In retorica si chiama “sineddoche“. Dietro questo nome buffo e inconsueto si nasconde la figura retorica tramite la quale si indica – tra l’altro – una cosa attraverso una sua parte, per es. “due braccia” per dire “essere umano in grado di lavorare”.
Personalmente amo studiare la comunicazione in tutte le sue forme, e la retorica classica non fa eccezione.
Ma quando la retorica viene massicciamente usata a livello mediatico per veicolare informazioni a dir poco critiche sugli effetti del cibo non riesco a resistere al desiderio di chiarirmi le idee.
E’ quello che è successo a mio parere in questi giorni, con la diffusione dei risultati di una ricerca di Oxford pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition.
Gli studi suggeriscono che le persone che assumono costantemente una buona dose di Vitamina B12 sono meno a rischio invecchiamento cellulare e che quindi, dato che quella contenuta nel latte è più assorbibile di quella contenuta (storicamente) nella carne, bere latte – si sostiene – previene il rischio di Alzheimer.
Dov’è la sineddoche? Nel fatto che il beneficio della B12 viene esteso indebitamente al latte vaccino.
E quindi il messaggio che passa è: NON che la B12 fa bene al cervello, ma che il latte fa bene al cervello. E che per restare giovane la cosa giusta da fare è bermi 2 bicchieri di latte al giorno! 😯
Forse bevo troppo latte di soia da troppo tempo perché il mio cervello possa capire… 😉 ma in sostanza è come dire che se ho bisogno di coccole la soluzione giusta è farsi stritolare da un boa constrictor…
Perchè dunque propagare disinformazione? Davvero ricercatori e giornalisti si sono “bevuti il cervello”?
Oppure qualcuno ha paura che – anche a causa di continui scandali alimentari nel settore latto-caseario ed una crescente coscienza salutista ed ambientalista – il trend del latte vegetale rubi quote di mercato al latte vaccino?
E inoltre non posso evitare di notare la faziosità (culturale e di mentalità, stavolta forse più che commerciale ed economica) di continuare a negare l’evidente conclusione logica che questo tipo di ricerche sottointende.
In un equilibrio così precario di alimenti impazziti e abitudini troppo consolidate per essere facilmente sostuite, la soluzione meno critica e più efficace per prendere B12 si chiama integrazione alimentare.
Cosa può esserci di più adatto per aumentare la quota di una vitamina? Perché mi devo far decalcificare le ossa, riempire bronchi e intestino di muco, inquinare le cellule con antibiotici e ormoni per prendermi una vitamina che posso trovare in una compressa senza controindicazioni? Senza parlare del costo morale della faccenda, che molto meglio di me qualcun altro ha evidenziato così bene…
Corsi e ricorsi storici… chi si ricorda di quell’assurda campagna pubblicitaria di qualche anno fa “il cervello ha bisogno di zucchero“?
Sarà un caso, ma oggi le cifre di insulino-resistenza, diabete ed obesità sono spaventose! 🙁
Il Cervello ha bisogno di latte? Sì, forse – come vediamo anche durante il corso di Autodifesa Alimentare – è vero, ma il latte specifico della propria specie. Quindi lasciamo il latte vaccino al cervello dei vitelli.
La capacità di veicolare con il linguaggio significati multipli è alla base della nostra capacità creativa, è vero. Senza retorica, senza la capacità di “dire e non dire”, senza il rischio di essere fraintesi non esisterebbe la letteratura e la poesia.
Ma andiamoci piano e cerchiamo sempre di analizzare i passaggi logici… se vogliamo imparare davvero a star bene.
Altrimenti ci sarà sempre un buon bicchiere di latte e zucchero pronto a prendersi cura di noi…
Leonardo Di Paola
Wellness Angel Coach & Trainer
Finalmente qualcuno che parla chiaro e senza mezzi termini!!!
Complimenti, splendido articolo!
Con simpatia
Mara
Leonardo troppo bello questo approfondimento, mamma mia la comunicazione ci prende proprio in giro
Penso anche che il problema non sia”solo” il messaggio che danno, ma il fatto che le persone spesso sono superficiali e credono addirittura che quello che viene detto durante le pubblicità sia vero…
insomma siamo anche “noi” che gli permettiamo di prenderci in giro, no? e questo e’ tremendo…
Grazie di cuore Mara, occupandoci di “comunicazione alimentare” ci sembra doveroso far luce su alcune notizie che vengono diffuse ad esclusivo beneficio del mercato…
TI aspettiamo nell’aula di Autodifesa Alimentare, ne scoprirai delle belle e ti divertirai un sacco! 😉
Grazie anche a te Francesca,
da Allieva Wellness Angel sai che ci teniamo moltissimo a questo argomento.
Sì forse gli esseri umani sono un po’ troppo “creduloni”, ma in fondo credere al buono e al bello, vedere il bene nelle persone resta un atteggiamento vincente… quindi innestare consapevolezza sul bene resta un’ottima strategia di Autodifesa Alimentare!
A presto!!! 😀
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Leonardo sicuramente non ha bisogno di commenti di lode, ma mi sento di esprimere comunque il mio compiacimento per il suo modo accattivante di veicolarci le corrette informazioni (d’altronde credo sia proprio questo lo scopo di Autodifesa Alimentare).
Certe sfumature spesso ci sfuggono, e una attenta analisi, supportata dalla professionalità di un vero esperto, ci da maggiore consapevolezza.
Grazie Leonardo.
Grazie a te Michele della tua partecipazione al nostro Blog… il tuo contributo è sempre graditissimo! 😀
Un abbraccio!
Bravo e grazie per aprirci gli occhi !! Altro che fette di salame, io a volte ho un intera forma di parmigiamo sugli occhi (e non quello della ricetta di Viviana…)
Sono felice di essermi iscritta al corso di autodifesa alimentare e di avervi conosciuti.
Baci
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