Con l’arrivo della Primavera i nostri campi letteralmente traboccano di erbe spontanee, molte delle quali sono commestibili e sono una validissima alternativa alle verdure da acquistare.
Ce ne sono moltissime e, anche se non ho ancora imparato a riconoscerle tutte, mi dedico a quelle che conosco; ormai ho i miei appuntamenti fissi e ogni anno me ne faccio insegnare di nuove. 🙂
Di fiore in fiore, di campo in campo…
Raccogliere le erbette è un piacere: è entusiasmante portarsi a casa del cibo vero, che la natura ci offre, che è lì a disposizione di chiunque, pronto per essere colto e mangiato!
E poi ci si allontana dalla città e si trascorrono momenti piacevoli di passeggiate in mezzo al verde, ci si sposta verso la campagna, abbandonando lo smog cittadino e rendendosi immediatamente conto che l’aria si fa più respirabile e leggera.
Anche i bambini amano molto questo genere di attività, che per loro è un gioco…
E si divertono a cercare in mezzo a tante piante proprio quelle che fanno al caso nostro.
A tutti questi motivi, si aggiunge il fatto che:
- sono cibi di stagione,
- sono a kilometro zero, quindi super-ecologiche,
- hanno incredibili proprietà nutrizionali (e anche farmacologiche)
- (non da ultimo) sono molto buone!
Credo che le erbe spontanee si possano considerare a tutti gli effetti dei Superfood perché per crescere utilizzano solo le loro forze…
Così come per sconfiggere insetti ed eventuali malattie, e in questo modo conquistano il loro corredo di sostanze protettive, i cosiddetti princìpi fitobotanici, protettivi per loro ma anche un toccasana per noi! 🙂
Sostanze che gli altri vegetali coltivati, soprattutto quelli da agricoltura tradizionale, non hanno, perchè vengono “aiutati” e quindi impoveriti dall’abuso di sostegni esterni, sostanze o mezzi più o meno salubri.
(Apro una veloce parentesi…
ma quanto è avvilente sapere che il termine “tradizionale” sia associato ad un’agricoltura piena di veleni e così avversa all’ambiente? Non sarebbe più bello che tradizionale fosse sinonimo di qualcosa di sano o di buone abitudini? 🙁 )
Molte di queste erbe si trovano anche in zone ad alta presenza di traffico, per cui vorrei invitarvi, anche se so che sarà superfluo, a scegliere posti non inquinati per raccogliere le vostre erbe, che così saranno veramente biologiche e salutari!
Spesso queste erbe vengono riconosciute con nomi dialettali a seconda della zona di raccolta, mentre alcune erbe si trovano solo in determinate regioni.
Ci sono anche delle guide per imparare e riconoscerle e utilizzarle in cucina, tra queste: Erbe in Tavola di Silvia Strozzi, Cucinare con i fiori e con le erbe di campo di Giulia Landini, Andar per erbe di Marta Ferrero.
Io amo in particolar modo raccogliere portulaca, tarassaco, silene, luppolo, piantaggine, alliaria.
Ma oggi ci tengo particolarmente a parlarvi di una, che mi affascina per la sua tenacia, mi fa sognare e sperare che nonostante ciò che stiamo facendo all’ambiente, ce la possiamo fare! 🙂
La portulaca.
La Portulaca Oleracea (chiamata anche Porcellana, Porcacchia e tanti altri modi popolari), è un’erba spontanea con piccoli fiori gialli, da non confondere con le altre varietà a grandi fiori colorati che si vendono nei vivai.
Si può trovare molto facilmente perché cresce ovunque, anche in mezzo al cemento delle città, nelle fessure dell’asfalto dei marciapiedi.
Nonostante l’intervento dei diserbanti, lei ritorna, più forte e bella che mai.
È ricca di omega 3 (di acidi grassi essenziali e del loro valore si parla profusamente nel corso di Autodifesa Alimentare) e soprattutto i suoi semini ne contengono una buona quantità.
Ha proprietà diuretiche, rinfrescanti, depurative, è ricca in proteine e polisaccaridi idrosolubili.
Ha un gusto che ricorda il dolce acidulo delle mele, è ottima in insalata, ma si può consumare anche cotta (l’ho trovata persino conservata sottolio ed era gustosissima).
Cercatela nelle vostre città e poi, se potete, fatevi una gita in mezzo ai campi, per godere appieno di tutte queste meravigliose erbe!
Delle altre erbette magari vi parlerò una prossima volta! 😉
Buona raccolta…
🙂
Dott.ssa Stefania Broglia
Consulente Nutrizionale
Complimenti di vero cuore Stefania, per questo articolo sui Superfood naturali, mi è piaciuto molto! 🙂
L’idea che queste piantine, da molti considerate a torto inutili o infestanti, siano invece un vero tesoro della Natura perché forti e tenaci, è molto potenziante. E poi sono gratis, di stagione, a km zero…
Lo sai che anche io amo molto la Portulaca? Da noi si chiama Porcacchia e io le ho dedicato perfino una cassetta nel mio orto in balcone perché mi piace molto insalata.
Aspetto con interesse di scoprire insieme a te altre erbette spontanee!
Un abbraccio e grazie,
Viviana 🙂
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