La lezione di ieri è stata molto interessante…e ha fatto sorgere diverse domandine nella mia “prugnetta” ormai reidratata ^_^
Mi è piaciuta molto la parte in cui si parlava delle diverse diete: macrobiotica, crudista, vegetariane, l'”emodieta”, ecc…
ci da la possibilità di allargare un pò i nostri punti di vista e considerare anche altre cose che magari non conoscevamo prima.
Quello che mi piace molto della dieta macrobiotica è il germoglio, bomba di vitamine e sali minerali;
per quello che riguarda la dieta vegetariana mi piace tutto ^_^ [ per forza… ma è un parere di parte] ma sopratutto il fatto che si tienga in considerazione non solo il problema etico ma anche quello ambientale : 100.000 litri di acqua necessari per produrre un kilo di carne, insomma… visto i tempi che corronno e le emergenze che ci sono in certi paesi … fa riflettere!
Senza parlare dell’effetto divastante che hanno gli allevamenti intensivi sulle foreste e quindi sull’effetto serra.
Per quello che riguarda l’emodieta di Peter D’Adamo, sarei svantaggiata dal mio gruppo sanguigno: il gruppo “o” sarebbe quello dei cacciatori e la dieta vegetariana non sarebbe quindi molto adatta a me visto che farei fatica a digerire cereali e sopratutto legumi… ma una cosa ho scoperto: l’intolleranza al grano!
Devo dire che quando ho iniziato a limitare il grano drasticamente, ho notato diversi effetti sul benessere del mio grande tubo e sul mio peso… stranamente, il solo mangiare grano mi facceva ingrassare… Viviana infatti ci ha chiarito il perché: le lectine di certi alimenti possono essere riconosciuti dall’organismo come tossine e quindi…Puf! tutto nel serbatoio delle cellule adipose 🙁
Per quanto riguarda i diversi sistemi di cottura, mi è piaciuto un sacco 🙂
Adoro cucinare al vapore ed al forno ma mi ponevo diverse domandine:
“la cottura a pressione non distrugge troppe vitamine visto che tante sono termolabili [ vit. C, B, ecc.]?”
E per la frittura, la cucina molecolare sta aprendo nuove porte. Pure Slow food ha riconosciuto per esempio la validità del gelato con l’azoto liquido introdotto dalla cucina molecolare [ usato pure in erboristeria per la conservazione dei principi attivi delle piante ], antagonista del gelato OGM di una nota casa produttrice [ Unilever per la cronaca] che voleva usare una proteine artificiale copiata con la bioingegneria dal Macrozoarces Americanus, merluzzo dell’Atlantico che vive in acqua fredde per fingere da “antigelo” per le nostre papille gustative [ vi consiglio caldamente il libro di Licia Granello: “Mai fragole a dicembre”] che ne parla più abbondantamente.
Nel campo della frittura, per evitare i danni salutistici che possono causare i grassi ad alta temperatura, la cucina molecolare ha ideato un sistema di frittura con i zuccheri: una miscela di zuccheri che non viene neanche a contatto con il cibo… è una frittura zuccherata al cartoccio praticamente che non “grassa” la bocca, intensifica l’aroma e non usa olio! Quindi la mia domanda: ”
“potrebbe questo sistema essere più salutare del “fritto in olio?”
Ne approfitto per ringraziare i coach Viviana e Leonardo per regalarci queste magnifiche serata istruttive e pure divertenti ^_^
A mercoledì prossimo!!!
Cara Sandra,
grazie innanzitutto per i tuoi complimenti, sempre graditi!
Riguardo alle tue domande sulla termolabilità delle vitamine, il fattore che incide maggiormente insieme al calore è l’acqua, non a caso parliamo di vitamine che sono anche idrosolubili. Per questo per esempio con la cottura a pressione se ne perdono meno che con la bollitura perché diminuiscono i tempi di immersione dell’alimento. Quindi forno e vapore meglio della pentola a pressione, pentola a pressione meglio della semplice bollitura (sempre nell’ottica di preservare le vitamine dei cibi).
Per quanto riguarda la cucina molecolare non ho mai avuto modo di sperimentarla, ma il glucosio che usano arriva a temperature simili a quelle dell’olio (170°C) e se ci si attrezza con un cartoccio vegetale carino (so che usano per esempio il porro, ma anche la verza dovrebbe andare) credo ne valga la pena… niente grassi trans, niente residui legati al punto di fumo!
Ovviamente serve uno zucchero particolare, il saccarosio non va bene neanche per cucinare!!! 😉
grazie per le risposte Leo ^_^
mmm…. mi viene in mente la ricetta del pollo caramellato …..che preferico non descrivere e che è una bomba di calorie al cubo.
Ultimamente cucino al cartoccio non nel forno, ma in padella: impiego meno tempo e non consumo energia elettrica.
La mia preferita comunque è la cucina creativa, semplice in cui vengono impegnati i cinque sensi…. me l’ha insegnato un corso fatto con Slow Food
grazie mille epr aver corretto il mio sbaglio di sezione ^_^
la cucina creativa? non ho presente? Margherita, ci puoi spiegare cos’è?
buona giornata a tutti ^_^
la cucina creativa è quella fatta con il cuore, la mente ed il buon senso , quel tanto che ci permette di raggiungere ben-essere e mantenere la salute. I consigli di Viviana e di Leo sono ottimi, ma poi sta a noi adattarli alle esigenze del proprio organismo, al momento della giornata, all’attività lavorativa ed alle risorse della dispensa…. a volte con poco si possono cucinare dei piatti squisiti e nutrienti…