Ci sono dei cibi speciali, magari neanche così cruciali a livello nutrizionale, ma che si fissano nei tuoi sensi e nel tuo cuore, ricordandoti momenti speciali dell’infanzia. Lo raccontava Proust ne “À la recherche du temps perdu” quando si sofferma a descrivere la sinestesia causatagli da una madeleine, (sequenza che – ne abbiamo credo già parlato – viene immortalata anche nel film di animazione “Ratatouille” quando il critico Ego ritrova i sentimenti perduti dell’infanzia)…
A me capitava quando mangiavo una pannocchia al burro.
Ho scritto “capitava”, perché sono anni che non mangio più burro. E dato che con il caro vecchio olio Evob non sarebbe stata la stessa cosa, avevo rinunciato al piacere della mia madeleine italiana…
Un ricordo lontano nel tempo…
Io e mio fratello che da poco ammessi alla “tavola dei grandi”, e attenti a non disturbare nostro padre tornato dal lavoro, quasi ci litighiamo i chicchi di mais insaporiti al burro che mia madre contenta ci offriva in un grande piatto bianco di ceramica di Vietri, decorato con un bordo blu.
Un momento illuminato dalla felicità che si staglia in una notte popolata da troppe persone che non sono più con me. Ma non per questo meno caro, anzi.
Bene, tutto questo per dire che dopo aver per anni cercato un’alternativa sana al burro vaccino, ed aver scartato orribili margherine vegetali, piene di grassi idrogenati e burro di palma, ho finalmente trovato un eccellente sostituto.
Sto parlando del Burro di Cocco che ordino direttamente dalla Germania in quantità industriali (tanto è molto stabile ed ha tempi di scadenza lunghissimi) e che uso non solo per cucinare, preparare dolci crudisti, ma anche come segreto di bellezza per pelle e capelli. 😉
E’ un burro di cocco biologico, raw e proveniente dal commercio equo e solidale di Dr. Goerg che ho scoperto durante le mie trasferte Canarie a Fuerteventura.
Il burro di Cocco bio extra vergine, lo trovi qui:
https://www.drgoerg.com/int/it
Si tratta di un ottimo prodotto che fa bene 2 volte (ma di questo semmai ne parliamo un’altra volta…)
Ovviamente anche sul mais ci sarebbe tanto da dire… Non è facile trovare un buon mais, e quello che si legge sugli OGM ti fa passare la voglia. 🙁
Gli Allievi di Autodifesa Alimentare tra l’altro sanno bene che non è bene abusare di questo cereale, perché non è neanche particolarmente nutriente (a proposito, esistono tante altre alternative per gli intolleranti al glutine, non c’è bisogno di mangiare solo mais, che non trovo neanche troppo piacevole al palato nelle sue declinazioni pseudo-salutistiche…)
Per questo evito gallette, biscotti e farine di mais e mi limito ogni tanto a godermi una pannocchia di stagione, rigorosamente cotta al vapore…
(A proposito, a breve poi farò il mio primo raccolto a km zero, dato che nell’Orto Permaculturale Sinergico di Wangeland stanno sonnecchiosamente crescendo le prime pannocchie... 🙂 )
In alternativa – d’inverno – mi accontento sporadicamente di chicchi di mais biologici conservati sotto vetro… (Poi una tantum c’è anche la polenta, è vero, possibilmente taragna mista alla più nutriente farina di grano saraceno, ma questa è un’altra storia! ;-))
In conclusione, quando hai voglia di pannocchie e devi fare contento il tuo bambino interiore, in mancanza di un orto, cerca sempre un mais garantito NO OGM, e che sia perlomeno biologico. E provalo con dell’eccellente burro di cocco bio e fair trade!
Riscoprire i sapori dell’infanzia, stando attenti alla salute, all’ambiente e all’etica… Si può!
Anzi… Si deve!
Buon appetito!
😀