Che dire… come sempre sono molto contenta di studiare il materiale del Corso di Autodifesa Alimentare di Leonardo e Viviana, perché mi risulta di immediata comprensione e soprattutto lo trovo molto completo.
Da anni sono una cultrice del cibo sano, naturale e privo di chimica. Ho sperimentato molti “regimi alimentari” e lavoro anche come Naturopata oltre che Counselor. Aiuto le persone a ritrovare il loro equilibrio anche tramite la nutrizione.
Gli argomenti della prima lezione sono stati molto preziosi per me, perché mi hanno dato l’ennesima conferma in merito alla famigerata triade che ci vuole rendere vera e propria carne da macello, e cioè: industrie agro-alimentari, industrie farmaceutiche e TV! Inoltre, mi è stata molto molto utile la spiegazione chiara e concisa dei picchi glicemici e del meccanismo di “astinenza” che genera dipendenza da alimenti nocivi come le farine raffinate e lo zucchero.
Quindi, grazie per questa splendida avventura!
Mi fa piacere condividere una cosa che ho scoperto l’anno scorso in merito ai dolcificanti alternativi: l’azienda Panela produce il Gulamerah, uno zucchero estratto dai fiori della palma da cocco di Bali. Ecco un piccolo estratto dal loro sito (www.panela.it):
“Il nome è quello usato tradizionalmente nella lingua dell’Isola di Bali. Dai fiori della palma da cocco, la Pianta della Vita come la chiamano le popolazioni indigene (Cocos nucifera – nulla a che vedere con la palma da olio Elaeis guineensis), coltivata in maniera non intensiva nell’Isola di Bali, si ricava il prezioso nettare. Si incidono le grandi inflorescenze e si raccoglie a mano la secrezione zuccherina in piccole coppette. Questa è fatta evaporare sino ad ottenere una massa solida, poi modellata nei tipici panetti dal colore bruno e dalla forma di piccole “coppe”.
E’ un alimento completo e la sua natura integrale composta di differenti saccaridi (il saccarosio non supera il 63%), completata da minerali, proteine e fibre come l’inulina, ne favorisce un assorbimento graduale da parte dell’organismo.
A questo si deve presumibilmente ricondurre la motivazione per cui molteplici fonti internazionali classificano questo prodotto tra gli alimenti a basso indice glicemico (circa 35).
E’ un modo gustoso e completo per dolcificare con un occhio attento al benessere.
Solo con il “Metodo Panela” è possibile lavorare i panetti tradizionali di zucchero preservandone intatti i nutrienti e le caratteristiche uniche di gusto. Il suo sapore è avvolgente e delicato ma non ha sentori di cocco, in quanto è composto esclusivamente dal nettare secreto dalla pianta e non invece dalla polpa delle noci di cocco.”
Mi piacerebbe avere la vostra opinione in merito. Io lo uso, anche se in realtà lo tengo giusto per gli ospiti visto che non dolcifico praticamente niente!!
Grazie, a presto!!
🙂
Complimenti Annalisa per il tuo primo Report nel Blog di AA, lieta che il Corso ti piaccia, lo abbiamo fatto con tanto amore e perfezionato edizione dopo edizione…
Anche se “la triade” è sempre in agguato per trarre profitto dalle debolezze umane, fortunatamente anche il mondo della nutrizione sana si evolve continuamente! 🙂
Lo zucchero dei fiori di cocco è una recente scoperta, e anche io credo sia una alternativa ottima allo zucchero di canna integrale “normale” o alla stevia che comunque ha un retrogusto un po’ forte di liquorizia. Io l’ho preso da DR. Goerg che oltre ad essere bio in più viene dal commercio equo e solidale… https://www.drgoerg.com/it/prodotti-di-cocco/zucchero-di-fiori-di-cocco-bio Ma come te non lo uso mai, il barattolo è ancora quasi tutto lì che mi guarda soddisfatto dalla mensola della cucina in compagnia degli altri prodotti “buoni”, bio e fair trade.
Della pianta del cocco, sempre di Dr. Goerg uso invece in grande quantità l’olio di cocco extravergine bio, una grande scoperta! Fa bene perché ha un alto contenuto di acido laurico, fino al 59.42, è garantito lavorato a freddo entro 72 ore dalla raccolta, è buono perché il profumo di cocco è minimo. Lo uso al posto del burro per cucinare le pannocchie (https://www.autodifesalimentare.it/blog/il-tempo-ritrovato-delle-pannocchie) perché ha un ottimo punto di fumo e non irrancidisce, lo uso per fare dolcetti buoni e golosi (nel Forum del Weco Club trovi anche le ricette) e lo uso per la pelle del corpo, per struccarmi il viso e soprattutto – in grande quantità – per i capelli. Hai presente i miei capelli, no? 😉 https://www.drgoerg.com/it/bio-kokosoel-1000-ml
Presto scriverò un ulteriore approfondimento qui sul blog!
Un abbraccio, ancora complimenti e alla prossima!
🙂