La Redazione di Autodifesa Alimentare dice NO a ogni trattato di liberalizzazione commerciale che minacci la nostra salute, i diritti e l’ambiente.
Il JEFTA, trattato tra Giappone e Europa in votazione a Strasburgo l’11 e 12 Dicembre 2018, al pari dei precedenti TTIP e CETA, rischia di essere un orrido regalo di Natale che ci inonderà di merci scadenti.
Ovviamente queste cose le fanno sotto le feste contando sulla distrazione della gente! 🙁
Grazie al software predisposto qui: https://stop-ttip-italia.net/blocchiamo-il-jefta/ ci vuole un attimo per firmare questo appello che trovi in forma integrale qui sotto e che finirà nelle email degli Eurodeputati Italiani.
Leggi, firma anche tu e fa girare urgentemente… Grazie! 🙂
L’accordo UE-Giappone minaccia la nostra salute, i diritti e l’ambiente. Per evitare che entri in vigore, il Parlamento europeo deve votare NO alla ratifica. Scriviamo agli europarlamentari italiani di fare gli interessi dei cittadini e non delle lobby. Chiediamogli di bocciare il JEFTA!
Gentile Europarlamentare,
le scrivo per manifestarle la mia più profonda preoccupazione per la possibile approvazione dell’accordo commerciale UE-Giappone (JEFTA) da parte del Parlamento europeo. In questi ultimi anni ho chiesto più volte, insieme alla Campagna Stop TTIP Italia, che i trattati di libero scambio fossero resi trasparenti e il loro contenuto venisse discusso pubblicamente. Questo non è mai accaduto, anzi. Oggi un nuovo accordo – identico nell’impianto a TTIP e CETA – arriva alla vostra attenzione, senza che abbiate potuto conoscerne in anticipo i contenuti. Siete chiamati a dare un voto a scatola chiusa, senza poter emendare un trattato che pure andrà a toccare in profondità le vite di noi cittadini. Inoltre, se approverete il JEFTA, il testo potrà subire cambiamenti nei prossimi anni ad opera di una serie di comitati tecnici che operano fuori dal controllo pubblico.
Questo per me è inaccettabile, come è inaccettabile che sull’altare del libero commercio vengano sacrificati regolamenti e standard sociali e produttivi conquistati in anni di battaglie sociali. Il livellamento delle normative e l’abbattimento dei controlli previsto dal JEFTA mette a rischio anche la nostra sicurezza alimentare: per quanto riguarda gli OGM, i limiti di legge ai residui di pesticidi e altre sostanze pericolose, le differenze tra le regole europee e quelle giapponesi sono immense. Basti pensare che, per quanto riguarda gli organismi geneticamente modificati, la legge nipponica ammette un residuo fino al 5% mentre in Europa europa è consentito fino allo 0,9%. Al rischio di una ondata di importazioni di cibo insalubre, si somma la mancata protezione delle eccellenze del made in Italy: come per il CETA, tantissime tipicità enogastronomiche potranno essere copiate impunemente, con danni per le nostre piccole e medie imprese.
Il JEFTA non vincola gli scambi e le liberalizzazioni al principio di precauzione, svuotando di senso uno dei cardini della normativa europea. Nemmeno l’Accordo di Parigi e le sue previsioni vengono adeguatamente considerate, con il rischio concreto che il trattato provochi un aumento delle emissioni inquinanti, dovute sia ad una crescita della deforestazione, sia al lungo viaggio delle merci.
Con il trattato UE-Giappone, anche i servizi pubblici vengono spinti verso la privatizzazione, senza alcuna eccezione. Perfino l’acqua, contro la cui svendita si sono mobilitati 27 milioni di italiani, è inclusa nelle offerte agli investitori giapponesi.
Alla luce di queste e di tante altre ragioni, le chiedo di bocciare il JEFTA quando verrà portato in plenaria. Controllerò l’esito del voto e valuterò, in base ad esso, a chi dare il mio sostegno alle prossime elezioni europee di maggio.Distinti Saluti