Non frequento molto i super, perché perlopiù vado a rifornirmi da un’azienda agricola bio di fiducia, ma credo che la storia sia iniziata già da qualche settimana…
Siamo in piena frenesia pre-Natalizia, i supermercati sono pieni zeppi di imballi colorati, accattivanti, con scritte vintage, sbrilluccicanti, appariscenti, una vera goduria.
E in effetti anche io ieri sera, fermandomi al volo al supermercato per prendere il latte di soia e un altro paio di cosucce…
… Complice una giornata impegnativa nella smoggosa e trafficata metropoli che ha abbassato le mie difese immunitarie (e mentali)…
… Mi sono ritrovata imbambolata a guardare alcune scatole di dolci natalizi, di cartone, latta, legno, di varie fogge e misure, che occupavano praticamente ogni spazio utile del negozio.
E, lo confesso, lì tra le pericolanti torri di confezioni che arrivavano al soffitto, ho percepito una certa ipnosi all’acquisto.
Però poi ovviamente sono rinsavita e mi sono astenuta! 😉
Ma quando entriamo in questi negozi, ricordiamoci sempre una cosa.
Noi siamo lì per comprare cibo, possibilmente nutriente (senza veleni, conservanti, coloranti, grassi trans, olio di palma, ogm et similia…) e NON siamo lì per comprare scatole.
Quando parlo di scatole intendo imballi, cioè immondizia, confezioni che appena arrivano nelle case, poi vengono rotte e buttate.
Sì, forse restano qualche giorno sotto l’albero di Natale, ma ciò non toglie che questa loro avvenente appariscenza ci induca a comprarne di più del dovuto, a mangiarne più del dovuto (!), a pagare il doppio se non il triplo per l’involucro…
Con il risultato di riempire le discariche di plasticacce tossiche e cartoni troppo colorati e poliaccoppiati per essere riciclati. (E che la differenziata non sia un’attenuante: questi materiali non vengono riciclati, non conviene, di solito sono mandati all’estero e bruciati… 🙁 )
E anche l’ennesima deliziosa scatola di legno o di latta, che magari pensi di riutilizzare come contenitore, dopo qualche mese spunta fuori insieme a tutte le scatole accumulate degli anni scorsi, e rischia di fare la stessa fine: la discarica…
Allora non sarebbe meglio leggere le etichette e lasciare perdere le confezioni?
In fondo, noi mangiamo il dolce, non la scatola!
E non importa quanta magnificenza abbia avuto nel negozio con il suo regale involucro…
A tavola il pandoro o il panettone arrivano “nudi”! 😀
E quindi, meglio ancora…
Non sarebbe meglio comprare un bel panettone o pandoro artigianali di pasticceria?
Perché mangiare un dolce preparato (minimo) 2 mesi prima quando si può ordinarne uno in pasticceria e ritirarlo fresco e fragrante il giorno prima di Natale?
Meglio sostenere i piccoli artigiani che cadere come gazze ladre nel tranello di queste grandi aziende dolciarie, che sono sempre più focalizzate sull‘apparenza che sulla sostanza.
E se proprio vuoi una confezione inedita, creala tu! 😀
Ispirati a qualche tutorial on line, ricicla un bel contenitore, dipingilo, fai un découpage, rivestilo di stoffa, foglie, foto, decorazioni ritagliate da cartoncini di recupero, etc…
Certamente farai un regalo molto più apprezzato!
Infine (e questa è una provocazione…)
Si potrebbe anche provare a preparare in casa un dolce natalizio seguendo la ricetta originale, ma con ingredienti bio e vegan…
Troppo complicato?
Ok, allora… Chi l’ha detto che dobbiamo per forza mangiare per 2 settimane Panettoni e Pandori? Ci sono tanti altri dolci che non stonerebbero sulla tavola di Natale e che magari possiamo facilmente autoprodurre.
Certamente sarebbero più apprezzati di un dolce industriale preso al volo.
Concludendo…
Ricordiamoci sempre che quello che conta sono gli affetti, e non i regali, la sostanza, e non l’apparenza, il contenuto, e non le confezioni…
Contro la frenesia natalizia al supermercato, contro tutto quel packaging ridondante che ci chiama come Sirene ammaliatrici…
Chiediamoci sempre…
Sono qui per comprare cibo o per comprare immondizia?
Cerchiamo di pensare, come sempre, oltre alla nostra salute, anche alla giustizia e all’ambiente!
🙂
Ti auguro Pace, Amore (e un delizioso Pandoro nudo!)
Viviana