Navigando su internet ho trovato un interessante sito che spiega il sovrappeso sotto il profilo psicologico.
Secondo ricerche decennali l’ipotalamo, se sotto stress, tende ad accumulare grasso per difesa e questo spiega come mai alcuni facciano fatica a dimagrire nonostante notevoli sforzi.
In particolare nel sito si sostiene l’esistenza di 5 gruppi di individui che si trovano in questa situazione:”
1) chi ha vissuto la fine di un rapporto affettivo o, comunque, vive un rapporto sentimentale conflittuale;
2) quelli che sono in ansia per problemi economici o pratici;
3) chi ha avuto lutti importanti non ben “digeriti” o ha il timore delle malattie o la paura di altri lutti;
4) quelli che hanno paura della morte, perchè temono che tutto finisca e che la loro identità un giorno si dissolverà nel nulla;
5) le persone che, per vari motivi, hanno utilizzato una seria di farmaci che hanno bloccato l’ipotalamo e il metabolismo.”
Non essendo del settore mi limito a fornire queste informazioni, che possono essere un arricchimento, ad un altro livello, del rapporto che abbiamo col cibo che nel corso di Autodifesa Alimentare viene analizzato da un punto di vista nutrizionale/cellulare.
Per maggiori approfondimenti:
www.broussais.it/sezione-25-sottosezione-111-id-130-l-ipotalamo-e-la-mangiatrice-emotiva.htm
Cristian Milone
Wellness Angel di Staff
Ciao Cris,
sono assolutamente daccordo con il concetto di fondo di questo tuo post… come sai bene nel Corso AA parliamo anche molto di consapevolezza e di modificare il nostro rapporto mentale con il cibo, quindi, in linea di massima, è ovvio che la nostra psiche influenzi enormemente il nostro stato di benessere, e quindi anche eventuali squilibri legati al peso.
Basta pensare all’effetto placebo… 😉
Grazie per aver condiviso questa segnalazione con tutti i lettori del nostro Blog. 🙂
Tuttavia visto così questo schema mi sembra un po’ semplicistico. Come vediamo nella seconda lezione del “Corso da Wellness Coach Professionista” del Weco Club, il cervello umano è un sistema molto particolare che ci porta ad agire sulla base di interazioni complesse che coinvolgono molto più del solo ipotalamo. E lo stesso vale per il metabolismo cellulare.
Secondo me, ogni volta che qualcuno identifica in un solo organo o in un solo nutriente o in una sola azione la causa unica di una situazione tanto multifattoriale come il sovrappeso, siamo di fronte ad una versione più o meno arricchita e dissimulata di “Pillola Magica”, che come sai nasconde sempre la facile tentazione di rinunciare alle nostre responsabilità di benessere, magari affidandoci alla novità commerciale dell’ultima ora.
Ne riparliamo comunque nella prossima edizione di Autodifesa Alimentare del 14 ottobre!
Certo concordo Leo.
Effettivamente l’estratto che ho inserito potrebbe risultare semplicistico.
A onor del vero questo gruppo di medici, da quello che leggo, intersecano i principi della medicina classica a quella cinese nel settore della salute. Il sito è ricco di info, interessante è l’articolo sulla nutrizione superiore: www .broussais.it/sezione-7-sottosezione-63-id-72-nutrizione-superiore.htm
Ma un discorso del genere va approfondito con cura.
Baci
Cris
Hai ragione Cris, guardando bene ci sono molti dei consigli che diamo anche noi durante i corsi di Autodifesa Alimentare 😉
Ottima pesca!
Sai che amo particolarmente gli approcci multidisciplinari.
Un abbraccio 😀