Ciao a tutti!
ecco il mio Report sulla terza lezione di Autodifesa Alimentare.
L’argomento che più mi ha interessato è stato quello riguardante la dannosità dei cosidetti 4 veleni bianchi (sale, zucchero, farina, latte e suoi derivati).
Sapevo già che questi nutrienti venivano definiti così, ma mi ha colpito il fatto che vengono anche sottoposti ad imbiancamento chimico (come, ad esempio, talvolta la farina).
Non sapevo che anche nelle confezioni di zuppe, minestroni già pronti o similari fossero contenuti a volte più di 5 grammi di sale sotto forma di glutammato di sodio!
Il nostro fabbisogno quotidiano va da 0,5 g a 2,5!
Inoltre, ignoravo che ormoni della crescita, antibiotici ed il “pus” delle mucche si depositano in modo rilevante nel latte, anche dopo la lavorazione;
Nuove strategie che cercherò di tener presente per una sana alimentazione sono quelle di cui è stato ampiamente illustrato nella lezione, ossia:
a) evitare i 4 veleni bianchi, preferendo i cibi più colorati;
b) tenere presente la macrobiotica che conduce ad un equilibrio interiore e si basa sul principio di Yin (cibo freddo, espanso, umido – come, ad esempio, zucchero frutta e legumi), e Yang (cibo caldo, contratto, secco – come, ad esempio, sale, uova, carne e pesce) e che comunque preferisce il pesce alla carne ed i cibi meno elaborati rispetto a quelli più lavorati;
c) che se la cellula non mantiene un basico equilibrio dell’acido, muore. Infatti il rapporto PH da 0 a 7 = liquido acido (es. potassio); PH pari a 7 = liquido neutro (es. acqua distillata) e PH da 7 a 14 = liquido basico o alcalino (es. sodio);
d) approfondire i vantaggi della dieta a zona di Berry Sears (40% carboidrati – 30% proteine – 30% grassi) anche se rivolta più agli sportivi e molto complessa da seguire;
e) tenere presente che esistono cibi che si adattano meglio al nostro gruppo sanguigno ed alcuni che con lo stesso sono INCOMPATIBILI;
f) orientarsi verso le diete vegane o vegetariane che, alla prova dei fatti, risultano “appropriate” per ogni stadio del ciclo vitale, inclusi gravidanza, infanzia e adolescenza. Buona soluzione potrebbe anche essere mangiare 5 giorni su 7 vegetariano e 2 con ammissione di uova, carne e pesce;
g) praticare e diffondere l’ecologia della nutrizione, ricordare a me stessa ed agli altri che “se tutto il mondo smettesse di mangiare carne basterebbe il 30% dell’attuale produzione a sfamare tutto il mondo”!
Generare un cambiamento nelle persone non è facile; argomenti come i reali contenuti del latte lavorato ed il significato delle sigle sulle uova (0, 1, 2 e 3) potrebbero indurre a riflettere.
Questa per me sarà la direzione!