E’ ricominciata la lotta all’ultima offerta natalizia affinché ogni famiglia italiana decida di spendere “bene” i soldi dedicati al panettone e pandoro natalizi.
Ieri in uno dei tanti giornalini del supermercato che ingombra la mia obsoleta cassetta della posta in ferro battuto, ho trovato un’offerta che mi ha sorpreso.
Ma di che devo sorprendermi? Beata innocenza! 😯
Un panettone da 1 kg (industriale nonostante le rassicuranti frasi sulla confezione non è che lo ha preparato mia nonna, nè, credo, tua nonna! 😉 ) a soli 1,99€
Cosaaaaa???
Ma che diavolo ci sarà dentro? Facciamo i conti insieme.
Prima di leggere questo post, ti consiglio di andare a rileggere la nostra GUIDA ALL’ACQUISTO dei dolci di NATALE che trovi cliccando qui.
Dunque, ho fatto una breve ricerca su Google (e mi sono fermata ai primi risultati senza stare troppo a sindacare), e questo è quello che è uscito fuori:
Ingredienti per un panettone da 1 kg
primo impasto
290 g farina forte
70 g zucchero
160 g lievito naturale attivo
3 tuorli
95 g acqua
75 g burro morbido
secondo impasto
145 g farina medio-forte
25 g zucchero
3 tuorli
45 g acqua
12 g latte in polvere
5 g sale
5 g miele
5 g malto d’orzo
75 g burro morbido
130 g uvetta
60 g scorza di cedro candita
60 g scorza d’arancia candita
1/2 bacca di vaniglia (i semini)
fonte: Kucinare.it
Ingredienti per tre panettoni di 1 kg:
farina bianca 1,350
kg 400 gr di burro
300 gr di zucchero semolato
200 gr di uvetta sultanina
250 gr di lievito di pasta di pane
50 gr di arancia o cedro candito a pezzettini
15 uova
sale
fonte: Milanometropoli.com
Ingredienti:
350g di farina
10g di lievito di birra
120g di zucchero
120g di burro
3 uova
1 limone
1 pizzico di sale
150g di uvetta
1 arancia candita
15g di cedro candito
fonte: ricette-tipiche.com
Adesso mi chiedo…
…. Ci saranno prodotti di prima scelta in un panettone a 1,99€ tipo uova biologiche non provenienti da galline in batteria alimentate con chimica e ormoni, farina appena macinata da agricoltura biologica, latte e burro freschi e possibilmente di animali non pasciuti a farine OGM, frutta secca di buona qualità e non irragiata nè piena di aflatossine?
… O piuttosto ci saranno uova di batteria marce o direttamente in polvere, farina vecchia di mesi, latte in polvere, burro di pessima qualità, frutta secca piena di muffe quando non ti rifilano il panettone dello scorso anno abilmente re-incartato etc… ?
“Ma che dici? E’ solo un prodotto “civetta” sottocosto per farti andare al supermercato e farti riempire il carrello di altri centinaia di dolciumi molto più costosi“, diranno gli esperti del marketing alimentare…
Sì, ma resta il fatto che può essere sottocosto quanto vuoi, ma io credo che ogni scambio commericiale debba essere onesto ed equo per permettere all’Energia di fluire…
E qui non stiamo parlando di Caritas…
Tra 1,99 del panettone industriale e i 15 euro del panettone di pasticceria ci sarà un po’ di differenza, o no???
E allora?
Le opzioni sono 2:
– Facciamoci in casa i dolci di Natale
– Compriamone di meno (ottimo anche per la salute) ma di vera qualità!
Possibilmente equo e solidale… ma in ogni caso, che sia equo e solidale almeno per noi e per le nostre cellule!!!
E tu, cosa scegli?
🙂
Viviana Taccione
Wellness Angel Coach & Trainer AutodifesAlimentare
sono pienamente d’accordo, se costa così poco di crto non possono esserci ingredienti biologici e di prima qualità.
Se proprio lo vogliamo mangiare o regalare spendiamo un pò di più ma cerchiamo di essere sicuri delle materie prime utilizzate.
Io 2 anni fa ho fatto il panettone in casa con il lievito madre fatto in casa con starter lo yogurt fatto in casa…. ovviamente, pure i canditi erano fatti in casa 😉
ci ho messo tanto di quel tempo [ 40 giorni pe ril lievito madre] ma era cosi tanto buono… che la zia di mio marito se l’è sbaffata senza lasciarne le bricciole a suo marito!
Ragazzi, farsi il panettone in casa è una di quelle cose che vi rendono speciale il cenone di Natale!!!!
provateci, ne vale la pena 😀
Ok Sandra, sei invitata al nostro cenone di Natale…porti il panettone? 😉
Credo comunque che quest’anno il panettone lo lascerò agli altri…
Se non viene Sandra! 🙂
anch’io nutro dei forti dubbi su queste offerte stracciate pre-natalizie…..
quest’anno ho comprato un panetoncino al farro in un negozio di alimenti naturali. Era buonissimo ed aveva un gusto ed un sapore diverso dai soliti panettoni in promozione. Se serve un confronto di prezzi: un hg costa € 3.05 (contro 1 kg di quelli citati ad 1,99 €)……
Anche se non mi faccio molto viva sul blog…non ho dimenticato le lezioni di AA.
Un caro Augurio a tutti!
fa molto piacere rileggerti , carissima Margherita ^_^
Anch’io diffido sale offerte troppo stracciate. E comunque condivido ciò che ha scritto Sandra: anche a me piace preparare cose in casa, e amo provare dolci tipici di altre culture. Avete mai provato il Christmas Cake? Una favola! L’ha mangiato pure mio fratello che è vegan!
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ormai per quest’anno è andata…ma l’anno prossimo voglio fare anch’io il panettone a casa! 🙂
Io sono l’avvocato del diavolo,
in una campagna del panettone, ci sono diversi fattori a costruire il prezzeo.
1) l’impianto in grado di sfornare 1 tonnellata di panettoni al giorno.
2)l’acquisto delle materie prime,farina, si può comprare un silos e fare arrivare un bilico al giorno,l’uvetta farla arrivare direttamente da Smirne 1° qualità.,tutto questo si abbatte il costo del 50%,
3)costo dell’affitto di un capannone,non riuscirà nessuno a vendere tutti i panettoni a €10 al KG per ammortizzare queste spese,
4)un impianto per panettoni va cambiato al MAX ogni 7 anni è per ammortizzarlo deve andare a pieno regime.
deve sfornare una tonnellata di panettoni al giorno.”produzione di massa”
Poi ci sono gli interessi della quota di mercato,ogni ditta cerca di conservare la propria quota,con l’obbiettivo di incrementarla del 3/4%,
Non di secondo piano è la visibilità che deve avere la dittà produttrice,il ciclo di solito è 1)Produzione Panettoni 2)Merendine3)Colombe,Uove di Pasqua 3)Merendine 4) Gelato, a questo punto si ricomincia ,
Il prezzo delle materie prime sulla produzione fra la peggiore qualità è la migliore, è di 25-30%
per questo sono sicuro che nessuno vuol perdere i clienti.parlo di ditte serie.
Dimenticavo una cosa importante il prezzo non è fisso €1,99
ma ha la stessa gestione dei biglietti aerei si parte da €10 per 15 giorni poi man man si diminuisce fino a vendere tutto il prodotto,
pertanto il prezzo finale può essere in un arco di €6 a € 4
scusate il mio sfogo a presto
Ciao Pasticciere, grazie per la tua risposta! 🙂
Noi siamo sempre aperti a confrontarci, soprattutto se con persone gentili che espongono il loro punto di vista come te! Grazie per aver trovato il tempo di scriverci.
Comprendiamo quello che scrivi, a parte l’idea agghiacciante per chi promuove come noi un’alimentazione fresca, casalinga, genuina, fatta in casa… di un “impianto in grado di sfornare 1 tonnellata di panettoni al giorno”. 🙁
Il fraintendimento è che secondo noi non ci sono in vendita nella GDO panettoni di qualità. Forse in pasticceria (e quindi questo andrebbe a favore dei Pasticcieri seri, no? ) 😉
Il punto critico è che la tua massima qualità – quando scrivi “il prezzo delle materie prime sulla produzione fra la peggiore qualità è la migliore, è di 25-30%” – non tiene conto di parametri che invece andrebbero inseriti anche in un panettone:
– farina biologica, magari di altri cereali che non sia il solito grano e magari integrale,
– cioccolato, zucchero integrale di canna o caffé, tutti bio equo e solidali,
– creme a base vegetale e non animale (o almeno uova fresche biologiche o latte fresco biologico e non entrambi in polvere e di dubbia provenienza),
– scorze di arancia candita biologica (perché quello che mettono sulle arance non le rende “edibili”)
– assenza di olio di palma, grassi idrogenati, conservanti, coloranti,
– ingredienti locali, tracciabili, biologici…
tanto per citarne alcuni.
Capisco gli “interessi della quota di mercato”, ma non si può subordinare la qualità e la salute delle persone alle quote di mercato. E’ così che va il mondo, con prodotti scadenti che “sollazzano il palato” ma che diventano colle tossiche all’interno del nostro apparato digerente, prodotti che compromettono la salute delle cellule e del cervello, pregiudicando la longevità sana e attiva delle persone.
E’ così che va il mondo, lo so… e va proprio male fintanto che non diciamo “Basta!” a un certo tipo di mercato. Perché con i nostri acquisti noi “votiamo” e possiamo indirizzarlo altrove. W la Pasticceria sana… (con moderazione)!
Un caro saluto e buone feste! 😀
Viviana
In questo periodo io cerco in tutti i modi di rifuggire dai supermercati. Già ci vado poco durante tutto l’anno, acquistando soprattutto nei negozi bio o in quelli del commercio equo-solidale, ma il mese di dicembre è davvero off limit per me. Vedere quelle stenderie di schifezze, ammassate lungo corridoi luccicanti e pieni di “sirene di Ulisse”, mi fa star male. E ancor più mi fa star male sbirciare nei carrelli della gente.
Ecco, faccio prima ad evitare!
Sono anni che acquisto panettoni e pandori di AltroMercato, nei negozi di commercio equo-solidale. Per Natale fanno anche cesti stupendi da regalare! In più, non ci sono solo panettoni, ma tanti tipi diversi di dolcetti e cioccolate, rigorosamente biologici e derivanti da materie prime prodotte in modo equo, principalmente da cooperative locali.
Questa è la vera soluzione!! Non occorre privarsi di una tradizione, occorre solo renderla più amorevole verso noi stessi, verso le persone a cui regaliamo questi prodotti, verso il nostro caro Pianeta e le sue risorse! Questa è la filosofia del Natale… bisogna essere tutti più buoni! E allora, perché dobbiamo essere buoni con il nostro collega regalandogli un panettone che lo intossica e che inquina e sfrutta il terzo mondo? Questo non è essere più buoni, questo è essere più ignoranti. E quindi, viva la consapevolezza, anche per Natale!!
Sono completamente d’accordo, brava! 😀