Ho appena finito di leggere “Intestino libero” del Dott. Bernard Jensen
Anche la nostra “Regina del grande tubo” 🙂 , oltre al dottor Jensen, insegna durante il corso di Autodifesa Alimentare che una scarsa funzionalità intestinale è alla radice della maggior parte dei problemi di salute dell’uomo.
Mantenere l’intestino attivo ed in buona salute è il miglior modo per allontanare infermità e malanni.
La persona che se ne cura pratica scelte nelle sue abitudini alimentari e percorre il sentiero del benessere! Essa potrà godersi i suoi giorni in salute, con vitalità, ottimismo e gioia di vivere. Questa persona è un dono del cielo, una risorsa di ispirazione per famigliari e colleghi.
La grande forza guaritrice esce da dentro di noi.
L’uso di carboidrati raffinati ed una carenza di fibre aumentano il tempo di transito dei materiali di rifiuto e stimolano la produzione di batteri putrefattivi nell’intestino.
Da evitare anche il caffè e lo zucchero ( e quì non solo troviamo le linee guida coincidenti con Autodifesalimentare, ma anche con il dott “Batman” autore del libro “Il tuo corpo implora acqua”
Le voci si uniscono. Ormai tanti medici la vedono in questo modo, escono dal coro e dalle idee stantie e marmorizzate della ormai vecchia medicina occidentale, orientata anch’essa, come tutti i settori, al consumismo… ma quì, aimè, di medicinali!
Il dottor Jensen infatti continua dicendo che l’attuale sistema sanitario non previene.
I medici dovrebbero dedicare metà del loro tempo a consigliare i pazienti a mantenere integra la salute. I distretti sanitari in realtà vigilano sulle malattie: sono distretti della malattia.
Invece non si dovrebbe lasciare andare a casa i pazienti dall’ospedale senza prima aver insegnato loro ad arrivare al benessere. Sennò poi ritorneranno in ospedale.
Si deve fare qualcosa sulle cause originali del problema. Tonsillectomia? Appendicite? Si toglie ma non si risolve la causa! La chirurgia e i farmaci non fanno che ritardare e contrastare i problemi. Non vanno alla sorgente delle nostre malattie.
Un corpo ammalato è un corpo intossicato: gli accumuli tossici dell’organismo creano le condizioni per la malattia.
Le persone malate sono sempre stanche: calo energetico a causa di mancata ossigenazione che deriva a sua volta da intossicazione.
Quindi le condizioni del tessuto intestinale sono spessissimo causa di malattia e salute dell’individuo.
Ma alla base dei disturbi c’è anche una componente mentale: se credete ad una bugia, la vivrete. Se credete nella felicità, la desiderate e sapete come raggiungerla, allora potrete essere felici.
Le persone che si vedono ammalate o angosciate, devono essere rieducate. Nutriamo la mente e impariamo a crescere interiormente, al di fuori dei problemi. Dobbiamo imparare a percorrere il sentiero più alto nei pensieri, parole ed azioni. Capitano persone che vogliono star bene ma non credono di riuscirci!!!
Quale medico avete mai sentito parlare a questo modo! Sembra più un filosofo. Eppure io vorrei un medico tale a questo, che vede il complesso e non solo la parte malata. Un medico che vede in maniera olistica.
C’è ovviamente anche una parte tecnica nel libro.
Il percorso del cibo è: bocca, esofago, intestino tenue; quest’ultimo è un lungo tubo in cui avviene il 90% dell’assorbimento dei nutrienti da parte del sangue.
Il liquido del tenue è chiamato chimo. La peristalsi è un movimento propulsivo provocato dalla contrazione dei muscoli per far arrivare il chimo nel tenue. Questa parte di intestino è suddivisa in duodeno, digiuno e ileo.
Dopo 8-10 ore dal pasto, il cibo ha attraversato tutto l’intestino tenue ed è finita la digestione; passa ora nel colon per il processo finale ed eliminazione.
Il colon è detto anche intestino crasso. Il tenue è composto di villi per l’assorbimento dei nutrienti, il colon è liscio e mucoso, la sua parte finale è il retto, e l’ano è l’apertura all’esterno.
Ricordarsi che l’acqua fredda si ferma nello stomaco mentre l’acqua calda va direttamente nell’intestino.
Ribadisce spesso di limitare (almeno) il consumo di cioccolato, caffè, tè e zucchero bianco perchè dannosi.
Trascurare lo stimolo evacuativo, come alimentarsi con carenza di fibre, conduce alla costipazione. La costipazione è una ostruzione progressiva dell’intestino crasso.
L’autointossicazione è il risultato di un difetto funzionale dell’intestino ed è all’origine di molti disturbi e malattie odierne.
Evacuazioni ogni 2/3 giorni vengono considerate normali ed accettabili, ma noi sappiamo ora che le carenti condizioni intestinali sono sorgenti di innumerevoli disordini organici.
L’aumento di tantissime malattie odierne in occidente è provocato dal tipo di alimentazione che arriva al colon. In passato il cibo era integrale e più ricco di fibre; i metodi attuali di lavorazione rendono gli alimenti simili a poltiglie, privi di massa.
La soluzione? Una nutrizione corretta! Educazione alimentare e consapevolezza.
Da un esperimento medico le cellule, in particolari condizioni, possono vivere molto a lungo, forse indefinitamente.
Ma con nutrienti ed una eliminazione delle scorie da metabolismo, costanti.
A queste condizioni la cellula sembra essere immortale.
Incredibile lo stralcio del racconto tratto da “Il vaso di pandora, cosa mangiare e perchè”, che parla di un uomo vissuto 152 anni come contadino!
Le abitudini di vita sbagliate contribuiscono ad una scadente funzionalità intestinale. E’ appurato che c’è una relazione tra l’intossicazione intestinale e il funzionamento di molti organi.
La causa? La mancanza di vita in semplicità e in sintonia con la natura. E’ questo che ci impedisce di vivere felici ed in buona salute.
Io svolgo un lavoro che non mi da regolarità biologica, ma sto cercando di invertire le condizioni accennate ora per una vita il più naturale possibile. Le ricompense in salute e immunità alle malattie saranno il valido premio agli sforzi che sto facendo.
Bisogna dare ascolto agli stimoli di evacuazione, si deve evacuare almeno due volte al giorno.
Alcuni tratti dell’intestino (specie il sigmoide, prima del retto) devono sostenere movimenti pesanti per l’eliminazione del bolo fecale. Inoltre la forma attuale del WC non aiuta, ci si dovrebbe accovacciare come sarebbe nella nostra natura.
Dobbiamo educare i bimbi a comprendere e soddisfare gli stimoli evacuativi. Mangiare integrale: frutta e ortaggi con la buccia. Insomma: quando seguiamo la natura, non sbagliamo.
Il dottor Jensen, come già detto, vede le cose in maniera olistica: nell’insieme.
Sì , certo, curando l’intestino possiamo evitare molte malattie, bisogna però risolvere i problemi matrimoniali o finanziari per stare veramente bene.
I problemi ci portano più acidi nello stomaco con tutte le conseguenze negative.
E’ questo che mi colpisce di questo medico, oltre alla questione tecnica. Non è accademico, lo sento progressista.
Oltre a consigli specificamente medici ed alimentari da consigli di vita: vivere in armonia, imparare a perdonare, riflettere 10 minuti al giorno su come diventare una persona migliore, sostituire i pensieri negativi con quelli positivi, fare profondi respiri, e tante altre cose…
Sentite cosa dice:
Con tutte le terapie disponibili oggigiorno dovremo prendere in considerazione una pulizia completa a livello fisico, mentale e spirituale!
Mangiamo naturale e in equilibrio con la natura.
Si dice spesso: “sei ciò che mangi“. Jensen dice: “sei ciò che assorbi“. Si possono mangiare i cibi migliori, ma se i processi di digestione non funzionano correttamente….
L’energia che fluisce attraverso il nostro corpo dipende dalla sua pulizia interna.
La conclusione di 50 anni di esperienze nel mondo da parte dottor Jensen è che il sintomo più diffuso, che supera in modo considerevole tutti gli altri, è il disturbo intestinale.
Una bella frase:
“disintossica e purifica te stesso ed io ti eleverò al trono del potere“.
Le pastiglie di Alfalfa sono un toccasana. Ma ci sono numerose tecniche per migliorare l’intestino: il dott Jensen parla ampliamente nel libro di una sua procedura brevettata chiamata colema ( da colon ed enema che in inglese significa clistere), seguita da diete mirate, ricette particolari e periodi di digiuno.
Spero di non essere stato troppo prolisso in questo articolo, ma mi sembra tutto importante.
In genere le persone non vogliono parlare di intestino perchè pensano che sia la parte più sporca dell’organismo.
Io ne sono l’esempio vivente: per educazione sociale è sempre stato un argomento tabù, e sicuramente da qui ho avuto qualche problema evitabile a livello di costipazione.
Questo libro mi ha confermato che vergognarsi del proprio intestino non può farci bene, e non c’è nulla di cui vergognarsi!
E’ semplicemente una parte del nostro corpo e bisogna averne cura.
Difficilmente ne ho parlato in precedenza… ora non mi freno, nemmeno in questo report 😉
La nostra scelta ci chiama a rinunciare alle vecchie, facili, tossiche abitudini, prendendone di nuove, sconosciute, apparentemente difficili e strane.
Cambiarle è il compito più duro al mondo da realizzare. Rinunciare ad una vecchia abitudine comporta un senso di paura. Ci conforta mantenerla, anche se riteniamo che ciò sia sbagliato. Siete pronti a cambiare le vecchie abitudini?
Noi viviamo con cattivo cibo, inquinamento, eccesso di lavoro, debilitazioni, stili di vita scorretti.
Nella società moderna queste cose stanno lentamente minando la salute e la vitalità dell’intera popolazione.
Abbiamo deviato dalla strada maestra e siamo diretti verso una fine prematura ma ancora evitabile: riprendendo la retta via potremo ancora apprezzare la meravigliosa fortuna di una vita sana e vitale. Occorre però la nostra disponibilità ad eliminare ciò che è radicato in noi.
Non so quanto possa essere attinente, ma a me è piaciuto tanto anche il libro di Tiziano Terzani “Un altro giro di giostra”, mi viene in mente proprio ora…
La degna frase finale del dott. Jensen è:
il vostro cambiamento è la chiave della cura!
State calmi, consapevoli, prendetevi un pò di tempo, cercate in voi stessi chi siete e attaccatevi un cartello sulle spalle con scritto “nuova gestione”! 🙂
PS: tre domandine brevi.
– Cosa ne pensate del fatto che il latte fermentato fa bene perchè contiene acido lattico e quindi i batteri buoni del nostro intestino, e che faciliterebbe la longevità? E l’elemento sottrattivo?!
-Ma davvero credete che il corpo umano in condizioni favorevoli potrebbe durare almeno 150 anni? Ma le possiamo trovare nel nostro attuale mondo le condizioni ideali?
-Il colema voi lo consigliate? :-/
Grazie, soprattutto per avermi fatto conoscere anche questo libro. Baci.
🙂
Riccardo Beltrami
Wellness Angel di Staff
Complimenti carissimo! Il “Reame” del Grande Tubo è lieto di nominarti “Ancillotto del Grande Tubo” dopo un articolo così dettagliato!
PS. a proposito di Alfa Alfa, io uso una bevanda all’Aloe con Alfa Alfa e Camomilla che è un vero toccasana per l’intestino!!! 😉
PS.2 Inoltre i germogli di Alfa Alfa sono semplicissimi da far crescere e stanno benissimo nell’insalata!!! 😀
Rikyyyyy, bellissimo il tuo riassunto del libro di Jensen; mi hai rispolverato tutto il libro in 10 minuti… Grazie molte.
Io utilizzo il bio fluff (biofluff.com) per tenere pulito il colon. E’ un attrezzo semplicissimo da usare e mi ci trovo benissimo.
Un beso
Ciao, mi è piaciuto molto questo articolo,
vorrei sapere che cosa è Alfa Alfa? dove si trova? E i germogli si trovano nei negozi biologici? Grazie ciao a presto.
“L’alfa alfa o erba medica è una pianta erbacea perenne. Essa è stata per millenni il segreto della longevità di alcuni animali per l’alto contenuto in minerali, vitamine, proteine ed enzimi…”
Se vai in un negozio biologico, puoi chiedere i semi di Alfa Alfa e farli germogliare a casa. Lì sapranno spiegarti come fare (lo spieghiamo al corso di Autodifesa Alimentare nella 3a lezione!!! Comunque è facilissimo!)
Ed io che credevo che Alfa Alfa fosse quello delle “simpatiche canaglie”…quello col ciuffo dritto 😀
Ve lo ricordtate?
Comunque anche io uso la tua stessa bevanda a base di aloe, cara Viviana, tutte le mattine, ed è fantastica! 😉
Per il bio fluff mi informo, grazie Lidia 🙂
Un bacione e… libero intestino a tutti!