Arsenico, selenio, trialometani, vanadio, nichel, cloriti: questi i veleni che troviamo disciolti nell’acqua “potabile”.
Nella maggior parte dei casi sono tutti presenti entro i limiti di legge, quindi possiamo star tranquilli…
Siamo avvelenati “legalmente” e se tra qualche decennio un picco nelle incidenze di tumori verrà associato alle acque che sgorgano dai rubinetti delle case non ci sarà nessun colpevole!!!
In altri casi, però, questi limiti vengono superati.
Quindi? L’acqua viene dichiarata “non potabile”, direte voi…
Cari blognauti, vi svelo un segreto: siamo in Italia, patria di geni, artisti e truffatori!
E la creatività italiana, ancora una volta, si pone al servizio della legge! 🙁
Come? Con uno strabiliante strumento legislativo, la DEROGA!!! 😯
In pratica, il gestore che riscontra dati non conformi alla norma si rivolge alla Regione, che chiede la deroga al Ministero della Salute, che la inoltra all’Istituto Superiore di Sanità, che consulta il Consiglio Superiore della Sanità, che la ritorna ai Ministeri della Salute e dell’Ambiente che con firma congiunta la concedono (o rifiutano…?!?). Nel frattempo, i mesi passano e le acque scorrono…
Una volta concessa, la deroga ha durata di 3 anni!!!!
Durante i quali si continua a distribuire come potabile acqua che in realtà non lo è… 👿
Ma a cosa serve la deroga, oltre a continuare ad avvelenare i consumatori?
In teoria deve concedere il tempo ad acquedotti, Asl, laboratori, e altri enti competenti di ripristinare le condizioni di potabilità dell’acqua. Ma i lavori sono tanti. E costosi. In genere 3 anni non bastano.
Quindi? Beh, a questo punto l’acqua verrà dichiarata non potabile, direte voi! E invece no, perchè l’Italia è anche patria di superstiziosi, e siccome il 3 è il numero perfetto sono ammessi 3 cicli di deroghe di 3 anni ciascuno!!!
La matematica non è il mio forte, ma mi pare che 3 X 3 faccia 9… quindi, se ho ben capito, la legge consente di “dare a bere” ai cittadini per 9 anni che un’acqua sia potabile (e come tale venga pagata) mentre in realtà non lo è!
E come pensate possa reagire un organismo alla continua somministrazione di veleni?
E se si tratta di un bambino, di un organismo in fase di sviluppo, con limiti di tollerabilità inferiori all’adulto e un metabolismo più veloce?
Quello che non ammazza ingrassa, diceva mia nonna. Ma qui quello che non ingrassa ammazza, diciamo noi! 🙁
Già, perchè non esistono comunicazioni ufficiali, nessuna pubblicazione sui quotidiani locali, nessun sito internet del Ministero della Salute che riporti l’elenco dei comuni che hanno richiesto deroghe.
Eppure in 13 Regioni italiane dal 2001 ad oggi le deroghe ci sono eccome!
Ma quanti lombardi, piemontesi o toscani sanno che la loro Regione è ricorsa alla deroga per arsenico?
O che in certe zone del Lazio è stato sconsigliato il consumo di acqua sotto i 14 anni d’età?
In compenso la Calabria non ha mai chiesto deroghe. Che meraviglia, lì sì che l’acqua è pulita! Peccato che da una recente indagine di Altroconsumo l’acqua di Reggio Calabria sia risultata tra le peggiori d’Italia.
Perchè al problema della mancanza di trasparenza si unisce quello della mancanza di controlli.
Il Coviri (Comitato per la vigilanza sull’uso delle risorse idriche) si occupa dell’aspetto amministrativo, delle tasse, non della qualità.
E ancora una volta, dobbiamo imparare ad autodifenderci!
🙂 Elisa Pampolini
Naturopata e Wellness Angel
Autodifesalimentare Official Corner @ Ferrara
E’ davvero incredibile! E c’è chi pensa di vivere in un paese civile. 👿
Passiamo parola, consapevolizziamo le persone, difendiamoci con dei filtri al punto di uso, smettiamo di fare il gioco di chi smercia oro blu e per giunta inquinato!
Grazie Elisa per questo doloroso ma necessario articolo! 😀
Porcaccia…!!!
Quante parolacce si possono dire nel blog?
Ma quanto si può andare avanti in questo modo? Che rabbia!
Complimenti per questo articolo degno delle “iene” o di “striscia la notizia” o di “report” ecc.. Brava Eli!
Con questi articoli che uniscono informazioni tecniche, legislative e…dosi di buon senso, siamo all’avanguardia.
Speriamo siano sufficienti per difenderci bene da questi mascalzoni!
Grazie, Elisa, un altro squarcio nel buio, una nuova consapevolezza. Due domande:
1) come si può analizzare l’acqua del rubinetto in modo sicuro?
2) dove posso sapere se l’acqua della mia zona è sotto deroga? a chi mi posso rivolgere?
🙂
La nostra cara e tanto “preziosa” acqua… L’unica difesa è mettere un filtro in casa così siamo sicuri anche per quello che cuciniamo!
Noi siamo già passati al filtro per rendere bevibile (senza quell’odioso ‘odore’ di cloro) l’acqua del rubinetto. Prima bevevamo l’acqua in bottiglia di vetro ma poi i costi si sono fatti proibitivi per il consumo di acqua che ne facevamo in famiglia. Siamo passati all’acqua in bottiglie di plastica, ma certe notizie circa la ‘salubrità’ di quest’acqua ci hanno fatto decidere per il filtro e siamo molto contenti. Grazie Elisa per questa pillola di autodifesa alimentare.
Io e la mia famiglia usiamo il filtro per l’acqua già da anni e ci troviamo davvero bene! Niente più plastica, nè vetro, ma solo acqua filtrata dal rubinetto che mettiamo direttamente in un’ ampolla. All’inizio la spesa c’è stata e quasi non eravamo convinti, ma adesso posso dire che abbiamo fatto bene, già è un bel guadagno dal difendersi da queste truffe!!!
Interessante e preoccupante articolo! Questa storia delle deroghe fino a nove anni e’ piuttosto inquietante.
Sarebbe importante sapere dove e come si può scoprire se nel proprio comune sia stata richiesta deroga.
Acqua…. croce e delizia! In Italia ci sono giri d’affari impareggiabili … e pensare che a differenza di tanti stati in giro per il mondo non solo ne siamo ricchi ma abbiamo anche la fortuna di avere le montagne che gentilmente ce la “portano” a valle. Nell’ultimo anno il nostro Comune ha installato una casetta dell’acqua potabile. Bella iniziativa. Sopratttutto visto che l’impianto funziona con il fotovoltaico che il Comune ha fatto installare sul tetto della scuola. Peccato che gran parte dei proventi però non vadano al Comune ma piuttosto alla società che ha installato e controlla l’impianto 🙁
Noi l’acqua la prendiamo lì perchè quella che ci arriva dal rubinetto di casa purtroppo ha, in fase alterne, un sapore moooolto strano, come di gomma bruciata o giù di lì. …e pensare che il nostro gestore idrico su Altroconsumo ha un rank ottimo…. mi chiedo come possano essere le altre acque!? Mi dicono che forse dipende dal mio impianto di casa…..forse un giorno mi convertirò in idraulico e rifarò l’impianto ma per il momento….speriamo che l’acqua della “casetta” sia buona come il suo sapore!
E’ brutto dirlo… ma la storia è sempre la stessa.. gli interessi vengono prima di tutto e di tutti… non c’è tutela tantomeno rispetto per la salute.. per la nostra vita… Che brutta gente.. che brutta società!