Salve, e grazie per la lezione densissima e dinamica!
Condivido il discorso su informazione e consapevolezza. Penso che di informazione corretta oggi un pochino ce ne sia. Quando mi capita divulgo anch’io le mie “scoperte alimentari”, ma noto che spesso.. non si vuole sapere! 🙁
E si viene etichettati più o meno come rompiscatole. Credo che una parte delle persone preferisca non porsi domande, perché dovrebbe cercare risposte e dunque cambiare, in altre parole assumersi la responsabilità della propria alimentazione! E della propria vita!
E così la società ha buon gioco nel distrarci con un bombardamento pubblicitario a base di cibo-spazzatura.
Come risvegliare le “coscienze alimentari”?
Forse creando gruppi come questo e sostenendoci nella Mission…
Malattie che si pensava fossero collegate all’eredità genetica, oggi, per la maggior parte, si è scoperto sono da attribuire alle influenze – nocive – di alimentazione e ambiente. E dunque possono essere combattute cambiando abitudini alimentari. Lo sostiene anche la Kousmine se non sbaglio. Conoscete la “Biologia delle credenze” del B. Lipton? (non c’entra col tè..)
Complimenti per la doppia spiegazione sui meccanismi dell’insulina; ogni volta che la leggo sudo e poi d’incanto la dimentico. Ora non è che proprio saprei ripeterla a memoria ma: Leonardo, sei stato sintetico e chiaro! e Viviana, con le tue montagne russe hai reso semplice un meccanismo diffuso e che tendiamo a voler tenere oscuro.
Non uso zucchero di nessun tipo nelle bevande da tanti anni perché ho scoperto che non mi piaceva quel gusto dolciastro che uniformava tutto…. E ho introdotto in casa lo zucchero di canna, ma usavo quello grezzo bio (che spero escluda il colorante!).
Passerò al canna integrale da subito; ho un negozio del commercio Equo dietro casa: è anche comodo!
Ho cominciato a sperimentare a casa dolci con dolcificanti alternativi. Il fruttosio bio subisce anch’esso processi chimici?
Che ne dite di una farina 2 sempre bio come compromesso tra bianca e integrale (per il gusto ..)?
Ho sperimentato che la farina di farro integrale non ha nessun retrogusto e si può usare al posto di quella di grano.
Avete ragione sui cibi vivi e le farine morte: dovremmo macinare i chicchi al momento. A proposito: qualcuno di voi conosce un tritatutto o macinino che polverizzi bene i chicchi dei cereali?
Mi ha interessato sapere finalmente cosa pensano le nostre cellule! E’un punto di vista che ci sfugge e che ignoriamo, come se non fossero noi!
Posso chiedervi quale tipo di integratori alimentari sono consigliabili? E cosa pensate delle bacche di Goji?
Per quanto riguarda il meccanismo della fame ho difficoltà a capire certe differenze. Capita, per esempio, sotto sforzo, anche mentale, di non sentire propriamente fame con lo stomaco ma di sentirsi come esauriti di cervello, che fare allora? Si potrebbe anche non mangiare, per aspettare la classica fame di stomaco, ma poi si decide per il pasto e c’è un pizzico di difficoltà a concluderlo..
Mi chiarite il meccanismo fisio-chimico-biologico (?) che c’è dietro queste 2 “fami”?
Un’idea: poichè stiamo tutti qui, condividiamo –non mi sembra vero essere in tanti!- lo stesso desiderio di raggiungere il benessere con una corretta alimentazione.
Ognuno di noi potrebbe fare, per la propria città, e per quelle che conosce, un elenco di negozi e ristoranti dove comprare bio e dove mangiare in modo salutare, nonchè di pasticcerie che fanno dolci al maltitolo o usano zucchero di canna serio?
Tutto rigorosamente sperimentato di persona, escludendo i sentito dire o letto… Per creare tutti insieme una mappa di orientamento alimentare. Che ne pensate Leonardo e Vivana?
Ciao e a presto, Liliana 🙂
Ciao Liliana!
Compliementi per l’articolo!!!
Non sai quanto ti capisco quando dici che la gente non vuole sapere e quando cerchiamo di spiegargli alcune cose appariamo come “rompiscatole”!
Io ci ho rinunciato… penso che non ci sia peggior sordo di chi non vuole sentire!
E quindi cerco io, nel mio piccolo, a casa mia, di avere una certa consapevolezza… e se qualcuno mi chiede qualcosa, ben venga!
Riguardo al discorso di negozi e ristoranti bio a me sembra un’ottima idea!
Sentiamo cosa ne pensano Leonardo e Viviana!
Un bacio
Manu
Ciao Liliana, benvenuta ufficialmente nel Blog di Autodifesa Alimentare!
In questo tuo bel post ci sono un sacco di spunti e di domande… complimenti anche da parte mia!
Per il risveglio delle coscienze, è semplicemente una questione di tempo. Prima o poi ci arriveranno tutti, si tratta di condividere e pazientare…
Per il fruttosio bio, chiaramente è meglio del non bio, viene da frutta biologica, ma il procedimento di estrazione resta in ogni caso poco naturale… Il punto è che prendere un alimento naturale, selezionare 1 nutriente, concentrarlo e farne un prodotto di uso quotidiano è tanto meno salutistico quanto più nutrienti dell’alimento integro escludiamo. Almeno per l’assunzione quotidiana… se poi ci facciamo le compressine omeopatiche allora va benissimo!
La farina integrale è molto buona, perchè dici che non ami il gusto? E’ molto più saporita, quando ci fai la bocca (!) ti accorgi che è la bianca ad essere completamente insipida (il che peraltro significa riempirla di condimenti!).
Di integratori parleremo nella 4a lezione, quindi pazienta un pochino!
Per quanto riguarda la fame, la prima cosa da capire è che il nostro corpo è una macchina molto evoluta con tantissimi procedimenti interni. L’unico meccanismo vitale della fame, se escludiamo l’acqua, è la fame energetica. Quando il corpo non ha più risorse da trasformare in glucosio, quando non ha più grassi da bruciare per creare energia cellulare, il cervello percepisce il pericolo e ci intima di andare a mangiare. Per il resto l’appetito (vuoto allo stomaco) è uno stimolo mediamente controllabile mentre la fame cellulare aihmé è uno stimolo difficilmente percepibile. Questo per dire che se non abbiamo fame dovremmo semplicemente non mangiare! Sempre che ci sentiamo in forma e a meno che non si debba ri-abituare il nostro organismo a recuperare uno stile alimentare più sano, stile di vita che comprende come abbiamo visto anche una giusta ripartizione dei pasti durante la giornata (come ad esempio fare sempre una buona colazione).
Come lo scopriamo? Facendo il check up insieme alla fine del corso!
Relativamente all’ultima domanda che ci fai, noi abbiamo già messo un articolo segnalando una guida che si chiama TUTTO BIO che si trova anche on line, ma la tua è un ottima proposta!
Perché non fai un bel post invitando chi vuole a mettere un commento con la segnalazione di un suo negozio o ristorante bio di fiducia (negozio o ristorante, NON mettiamo segnalazioni di prodotti, marchi o aziende!).
Alla prossima! 🙂
Grazie Leonardo! mi fa piacere!
Il sapore della farina integrale lo riconosce uno dei ragazzi nei dolci cotti e…li evita! Per questo cerco ogni tanto alternative penso accettabili…
Hai perfettamente ragione sul fruttosio e grazie di avermelo ricordato; credo sia lo stesso discorso che vale per gli estratti di pianta totale in erboristeria da preferire ai singoli componenti.
Ho letto attentamente quello che mi hai scritto sulla fame: forse bisogna avere il coraggio di provare a non mangiare se, come dici tu, non c’è languore o una particolare stanchezza. E’ così difficile distinguere tra le nostre sensazioni (ci mancava la fame cellulare…) e non confondersi!!!
Ok per la regoalrità, ma quantità e combinazioni sono da ritoccare!
Ho seguito il tuo consiglio sul post!
A proposito si potrebbero creare adesivi ben visibili col marchio Autodifesa Alimentare da dare ai suddetti negozi, etc della proposta, da gratificare magari con le faccine sorridenti!?!
Ciao, Liliana
Grazie Manuela!
Non ho pensato subito a risponderti qui, ma eccomi!
E’ bello poter condividere ciò in cui crediamo. Essere in tanti aiuta a “tener duro”.
Ti ringrazio per il sostegno all’ idea che mi è venuta.
Un abbraccio, Liliana