Un “corso online di Autodifesa Alimentare”… una doverosa perplessità e ci penso un po’. Dopo aver già deciso tra me e me che lo faccio, valuto il prezzo, gli orari, gli argomenti, gli insegnanti… e pago.
“Ma siiii”, mi dico, “è vero che cercavo un corso pratico di cucina vegana, però imparare o rispolverare qualche concetto teorico del mangiar e viver sano non mi farà di certo male.” 🙂
Entusiasta lo comunico a mio marito: “è live, gli dico, come un corso vero, come in aula, solo che stiamo comodi sul divano a sorseggiar tisane!”
Mio marito mi dice: “ma daiii hai pagato per un corso on-line??? Mah!! Sarai l’unica che ci è cascata!” 😕
Ore 20.50: sul divano io, mio marito ed il mio gatto.
Entro in aula, saremo quattro gatti mi dico. Invece prima 20, poi 40 … poi 57 persone! Caspita! Ed io che credevo non interessasse a nessuno. E posso interagire con gli altri: “ciao, buonasera, come va?” …
Prove di audio, di connessione, tipi simpatici … ok, dico a mio marito di non disturbarmi, lui intanto lavora al suo pc accanto a me sul divano. E ascolta!
Più attento di me scopro l’indomani, quando a colazione mi fa: “allora … chi è il nostro peggior nemico???”
“Mmmh .. aspè … sto ancora dormendo, non so, non ricordo, sono confusa…” “Ma NOI, SIAMO NOI” ribatte lui sornione.
Gli argomenti trattati sono più o meno conosciuti e tante cose le sapevo già per sentito dire. Altre cose proprio non le sapevo, tipo la differenza tra zucchero di canna grezzo ed integrale.
Ma una frase mi ha colpito più di tutto: “oltre all’informazione c’è bisogno di consapevolezza!” .
Quante cose sappiamo, quante regole d’oro di vita sana, felice, serena etc. sentiamo in giro, eppure quante di queste cose mettiamo veramente in pratica?
Quanto volte ho sentito dire: “ma io queste cose le sapevo già!”
Ebbene quella frase mi ha fatto riflettere molto.
Cosa intendo io per consapevolezza: metabolizzare, far tua l’informazione che hai ricevuto, farla tua nel senso che ti chiedi come hai fatto a vivere fino a quel momento senza applicare tale informazione.
Acquisire consapevolezza rispetto ad un concetto non è automatico, a volte occorre un po’ di tempo, c’è infatti un momento giusto (opinione personale) che varia di persona in persona.
Trovo fondamentale rispettare il momento giusto di ognuno, senza giudizio e, soprattutto, senza auto-giudizio: io non riesco e gli altri si, ma sto facendo tante cose perché non miglioro?, ma come si fa a cambiare, è impossibile cambiare.. etc.
Abbiamo un tale equilibrio innato dentro di noi! manca solo la consapevolezza di tale equilibrio per cambiare in meglio la nostra vita e dare un esempio pratico di cambiamento a chi ci sta accanto.
Il cambiamento non deve per forza essere drastico, può anche solo consistere in una frequenza maggiore della gioia rispetto alla tristezza, dell’armonia rispetto al disordine, della serenità rispetto all’ansia.
Finisco con una confessione: ho avuto qualche problema nel seguire, per un eccesso di stanchezza che mi faceva addormentare qualche minuto ogni tanto … e la domanda è: si riceverà anche un’email con un piccolo riassunto degli argomenti trattati? Spero di sì.
Intanto sto organizzando il tutto per essere più riposata e fresca mercoledì prossimo! 🙂
Ciao Giusi, benvenuta nel Blog! 🙂
Complimenti innanzitutto per il tuo stile “giornalistico”, mi ha fatto sorridere l’aneddoto di tuo marito…
Sono daccordo con te sui tempi delle persone, è inutile forzare la mano perché per definizione l’equilibrio non può nascere dalla violenza, neanche se a fin di bene.
Ci “sentiamo” in sala virtuale mercoledì sera, buoni preparativi! 😉