Io sinceramente non capisco e rimango sempre più stupefatta dell’ignoranza che c’è attorno al latte e ai latticini.
Io capisco il consumismo che ci può essere dietro…
Però quello che non capisco E NON ACCETTO è perché la maggior parte dei medici tradizionali di fronte ad un problema di osteoporosi consigliano latte e formaggi “magri”.
A parte che qualcuno mi deve spiegare cosa si intende per formaggio magro…
Allora, se lo chiediamo ad un produttore di latte o di formaggio io posso benissimo capire il motivo per cui sostengono l’importanza del latte… ma ad un medico, cosa gliene viene in tasca?
Ad un medico di base che consiglia ai pazienti di fare uso di latte e formaggi io vorrei chiedere PERCHE’.
A me personalmente non è ancora capitato… ma vi assicuro che non so come reagirò se qualcuno provasse a dirmelo!!!
Ormai sono risaputi tutti gli effetti negativi che derivano dall’uso del latte e dei formaggi… Esistono tanti libri che ne parlano…
E ne abbiamo parlato anche alla terza lezione del bellissimo ed interessantissimo corso di Autodifesa Alimentare dove il latte è stato giustamente definito uno dei quattro veleni bianchi.
Il latte e i latticini sono nocivi per l’uomo e responsabili di numerose patologie – fra cui demineralizzazione, decalcificazione, problemi digestivi, intestinali, ormonali – oltre che di formazioni cistiche e tumorali.
Qualche medico tradizionale ve lo hai mai detto??? PERCHE’ NO???
Io personalmente mi sono avvicinata a tutto quello che è alimentazione naturale e sana dopo una serie di visite da medici naturopati da cui andavo per un problema che i medici non vogliono riconoscere: l’intolleranza al lattosio.
Fra l’altro… sigh… sob… 🙁 io adoro i formaggi… o meglio… li adoravo… prima di stare sempre male tutte le volte che ne mangiavo!
Tutti i medici naturopati da cui sono stata la pensavano allo stesso modo su determinate cose: una di queste erano proprio il latte e i latticini.
Semplicemente, dovevo eliminarli.
Allora ho cominciato a cercare degli alimenti che non ne contenessero: che disastro!
Leggendo le etichette degli alimenti (cosa che proprio per questo motivo faccio da tanto tempo, ma che ora, grazie ad Autodifesa Alimentare posso fare con ancora più consapevolezza) era veramente difficile trovare alimenti che non contenessero latte. Soprattutto nella grande distribuzione.
Trovare un biscotto senza latte in un supermercato è quasi come trovare un ago in un pagliaio!!! POSSIBILE???
Finalmente ho cominciato a fare la spesa in supermercati bio. E lì finalmente ho trovato ogni genere di prodotto, proprio come lo volevo io.
E quindi ogni tanto (di solito nel fine settimana) adoro fare colazione con thè e biscotti. Però i biscotti sono senza latte di mucca, con zucchero di canna (e non lo zucchero industriale, altro veleno bianco!!!) e fatti con farina di kamut o di farro (e non con farina raffinata bianca, altro veleno bianco!). E sono buonissimi.
OK, costano un po’ di più… ma chi se ne frega!
Io penso che di fronte alla salute non ci sia niente.
E tutti i soldi spesi per una sana alimentazione siano spesi non bene, BENISSIMO!
Oltre tutto, che come ci è stato spiegato proprio durante l’ultima lezione, rispettando le stagioni e mangiando quello che in quel momento viene prodotto, SPENDIAMO PURE MENO!
Ma, dico io, è possibile cercare le ciliegie a Dicembre? 😕
Ma da dove vengono?
Ma come vengono prodotte?
MA QUANTO COSTANO???
E qualcuno osa lamentarsi se un prodotto biologico costa un po’ di più?
Concludendo… bellissima e interessantissima anche la terza lezione.
E bellissime e fantastiche le mail di riepilogo che seguono! Con tutti i link di approfondimento! 😀
Davvero COMPLIMENTI per il modo in cui è stato ideato questo corso… e per le informazioni preziosissime che stiamo imparando.
Manuela 🙂
Quindi… come sempre…
GRAZIE LEONARDO, GRAZIE VIVIANA e grazie a tutti gli altri allievi che in chat animano la lezione!
Sembra davvero di essere tutti insieme!!!
Anch’ io mi sono interrogato spesso su questo fenomeno che mina la già scarsa stima che nutrivo per la classe medica e ne ho parlato anche nei miei report.
Ho cercato di dare una mia interpretazione rispondendo ad un commento di una certa Antonietta in un post di Viviana sul latte, perciò ti rimando a quello.
Vorrei però aggiungere una considerazione di carattere più generale.
Quanto più una idea, una teoria o una scoperta è rivoluzionaria, tanta più resistenza incontra ad essere accettata.
A volte questo avviene per motivi di orgoglio o sentimentali, ma la ragione principale è che impone di cambiare schemi mentali consolidati ed abitudini.
Giusto un secolo fa la comunità scientifica fu sconvolta in seguito alla scoperta della realtà del mondo subatomico ( che poi portò alla formulazione delle due teorie della relatività ), per i concetti che emergevano, in assoluto contrasto col paradigma che era alla base della scienza come era stata intesa fino ad allora.
Ci volle moltissimo tempo per accettare di fatto quei concetti così rivoluzionari, perciò se questo è potuto accadere nell’ ambito di una scienza esatta quale è la fisica, non dovrebbe sorprendere che qualcosa di simile avvenga oggi nel campo della nutrizione, cioè di una scienza molto più aperta alle interpretazioni.
Grazie per il commento Michele…
Hai sicuramente ragione…
Però io penso che un medico di base dovrebbe avere il dovere di informarsi su queste cose.
Forse sono un’idealista…
Ma secondo dovrebbe avere l’obbligo morale di farlo, se davvero vuole fare una professione del genere.