La riflessione sulle uova in riferimento alla domanda di valentina mi ha ricordato l’importanza dei germogli come fonte di vitamine, minerali e acidi grassi insaturi.
I più indicati da consumare crudi sono quelli di cereali (grano, segale, orzo), legumi (fagioli mung, lenticchie, erba medica) ma provate anche quelli di sesamo e girasole! quelli di piselli, soia e ceci sembrano invece contenere tracce di sostanze tossiche solo parzialmente eliminabili con la germinazione, quindi per sicurezza io li scotto un attimo…
Oltre ad essere buonissimi e a dare quel tocco esotico alle vostre insalate, questi simpatici “vermetti” (vegetariani on line passatemi il termine, mio figlio li chiama così!) sono ricchi di fibre e vitamine, in particolare C, B1, B2, niacina e vitamina E… insomma, intestino e pelle ringraziano!
Inoltre il processo di germinazione migliora le qualità nutritive di grassi e proteine e riduce l’apporto energetico, trasforma i carboidrati in zuccheri semplici evitando i fastidiosi gonfiori addominali post scorpacciata di legumi! A tutto questo aggiungiamo il contenuto in calcio, fosforo, magnesio, zinco e ferro.
In pratica i germogli sono uno straordinario esempio di come la natura riesca a concentrare una incredibile quantità di principi nutritivi (vitamine, minerali, enzimi) in uno spazio così piccolo (da qui il riferimento al tuorlo d’uovo… mi son fatta un bel viaggio, eh?)
Ma la cosa assolutamente più incredibile è che potete farveli in casa, e non occorre comprare un germogliatore, vi basta un qualunque recipiente! mi raccomando, acquistate semi nei negozi di prodotti biologici per esser certi che non siano trattati o modificati geneticamente. Lavateli, metteteli in un piattino coperti da una garza (qualcuno starà già pensando di averlo fatto alle elementari… proprio così!). Lasciateli in ammollo per una notte, poi il mattino dopo sciacquateli bene e rimetteteli nel piattino ma senza acqua e in un luogo luminoso. Ripetete l’operazione un paio di volte al giorno assicurandovi che non si formino ristagni d’acqua sul fondo del piattino, sennò l’esperimento si trasforma in un allevamento di muffe…
Dopo 3-4 giorni i germogli sono pronti, sciacquateli bene e godeteveli!
Buon appetito a tutti voi e alle vostre cellule! 🙂
Bene bene!!! Vivacissima questa edizione… grazie mille Elisa per questo interessante argomento. Hai pienemente ragione e ne riparleremo anche in aula durante la terza lezione… 🙂