Fra le interessantissime notizie e disquisizioni che i nostri Trainers, Viviana e Leonardo, ci hanno “copiosamente” trasmesso nel corso della seconda lezione di Autodifesa Alimentare, quelle che sicuramente mi hanno colpito di più sono state le informazioni relative all’elemento ACQUA.
Ciò è dovuto in parte (e qui casca l’asino 😉 ) al fatto che in epoche passate – neanche da troppo (sob 🙁 ) – ho sofferto di una perniciosa configurazione di “Sissite da H2O”.
Ho lungamente lottato per uscire dal “tunnel della bocca asciutta”, perché sapevo di sbagliare. Attualmente va meglio e continuo a migliorare … certo dopo quello che ho sentito nel corso della lezione, ho molte ancore a cui appigliarmi per scongiurare eventuali ricadute 🙂 !
Infatti, si potrebbe dare un sottotitolo alla parte della conferenza dedicata a questa “liquida Amica”, ovvero:
“Tutto ciò che avresti voluto sapere sull’acqua
e non avevi mai osato CREDERE !”
Ma andiamo per ordine.
Innanzitutto perché bere?
Per una miriade di motivi, uno più valido dell’altro.
Siamo fatti in vasta percentuale di acqua (circa 75% un bimbo, 65% un uomo adulto e 50% un anziano) che però non rimane lì cristallina e pura vita natural durante. Se non ci diamo “una mossa” a ripristinarla, rischiamo di restare a secco perché durante la giornata possiamo arrivare a perderne fino anche a 2 litri.
Come? Urina, feci, sudore, alito (a questo di solito non si pensa, eppure d’inverno sono piuttosto visibili i respiri congelati dal freddo 😀 ).
Altra ragione di importanza primaria riguarda la sfera nutrizionale.
L’organismo si serve dell’acqua come solvente per scomporre i macronutrienti (proteine, carboidrati, grassi) in parti più minute e quindi più facilmente assimilabili.
Poi l’acqua si fa anche vettore per il trasporto dei vari nutrienti alle cellule, le quali – commosse – ringraziano e, con l’occasione, rilasciano tossine che vengono veicolate verso le relative “uscite di sicurezza”.
E se non beviamo a sufficienza?
Ahia! È proprio qui che cominciamo ad inguaiarci e talvolta di brutto 😯 !
Uno degli organi più importanti a pagarne lo scotto è il cervello. Fatto in gran parte d’acqua, rischia di finire metaforicamente come una “prugna secca” se non si corre subito ai ripari, con ovvie ripercussioni negative riguardo la memoria e la capacità di concentrazione.
Altri indesiderabili effetti collaterali – oltre ad un diffuso senso di stanchezza di cui non riusciamo a capacitarci – sono il trattenimento di liquidi e l’accelerazione dell’invecchiamento cellulare.
Non sottovalutiamo inoltre l’effetto purificante dell’acqua che ci da una mano a prevenire gravi malattie al seno, vescica e colon.
E se abbiamo la “capa tosta” e continuiamo a bere poco?
Beh, a questo punto, se non siete sufficientemente indomiti, raccogliete le forze prima di leggere la notizia che segue perché rischiate seriamente che vi tremino i polsi …
Ebbene, il corpo non può stare a guardare tanto per il sottile, se non ha a disposizione acqua a sufficienza, se la va a carreggiare sottraendola dal… le feci nel colon! aaaaargh 😯 !!!
Quindi, dopo la secchezza delle fauci (alias bocca asciutta, uno dei più allarmanti sintomi di sete profonda, una sorta di “ultima spiaggia” alla quale non dobbiamo MAI arrivare, nel senso che è fortemente consigliabile bere prima di arrivare a questo punto!!), dopo la secchezza delle fauci, dicevo, anche la secchezza delle feci!
L’argomento “stitichezza” – già di per sé scabroso – si ammanta così di sfumature ancor più cupe! doppio aaaaargh 😯 !!!
Certo, alla luce di questa informazione, possiamo spiegarci più facilmente taluni aliti e traspirazioni particolarmente “olezzanti” che arrivano alle narici …
Dunque la parola d’ordine è ACQUA, che va assicurata all’organismo in base a circa il 3% del peso corporeo (esempio: kg 65 = lt. 2 arrotondati) fra quella bevuta e quella assorbita da frutta e verdura.
Se acquistata al supermercato – preferibilmente liscia perché la gassata gonfia e induce paradossalmente a bere di meno – occhio all’etichetta… meglio sceglierla con la minima quantità di residuo fisso e nitrati.
Per ora chiudo con un brindisi, alzando ideologicamente (e anche realmente, molto mooolto meglio 🙂 ) un calice di buona acqua … alla Salute !!!
Mara