Questo è il periodo dell’anno in cui imperano i kaki… chiamati anche Cachi, Diospyros kaki o Loti del giappone (che sarebbe anche un nome più carino! ;P )
This is the moment!
Anche se di origine orientale, il kaki è ampiamente coltivato in Italia e per la sua delicatezza, spesso è davvero locale…
Non propriamente “dietetico”, ha inoltre energia da vendere: 65 calorie per 100 grammi.
Ho calcolato che un kaki medio pesa all’incirca 240 grammi, quindi ogni kako apporta 150-160 calorie…
Una super merenda!
Con proprietà lassative e diuretiche, sconsigliato in caso di diabete e obesità…Contiene molta acqua legata, il 78% circa, ed è composto dal 18% di zuccheri, 0,80% di proteine, 0,40% di grassi ed una buona quantità di fibre 2,5 gr, vitamina C 23 mg, beta-carotene, calcio, potassio 170 mg e fosforo.
Se il Kako “allappa” cioè quella sensazione di bocca legata, vuol dire che purtroppo non è ancora ben maturo…
Ed è un vero peccato perchè sappiamo che per fare il pieno di nutrienti è bene che i frutti siano colti all’ultimo minuto…
Se si dispone di un piccolo giardino il Kaki è un albero facilissimo da coltivare, inattaccabile dai tarli, cresce su qualsiasi tipo di terreno… e sopporta diverse temperature. Questo ci fa ben sperare che anche i Kaki in comercio non siano stati eccessivamente trattati…
E poi vale la pena perchè in questo periodo dell’anno, ricarico di frutti arancioni e senza più foglie un albero di kaki è davvero spettacolare! 😀
Ma tornando al dessert, ecco allora l’idea – restando in tema di Pensiero Alimentare Positivo – per mangiare con gli occhi prima ancora che con il palato!
– 1 terrina (perchè anche l’occhio vuole la sua parte)
– 1/2 Kaki a testa (spellato e a pezzetti)
– 2 cucchiai di Yogurth di Soia naturale senza zucchero bio (al centro)
– 3 mandorle tritate grossolanamente (quelle con la pellicina, non pelate!)
– 1 pezzetto di cannella infilzato nello yogurth per guarnire
Fammi sapere!
Viviana 🙂