buongiorno ragazzi.
ho appena ascoltato alla radio una notizia relativa alle mense italiane, vi enuncio solamente 4 punti, che credo siano comunque più che sufficienti per decidere di non mettere mai più piede in una mensa aziendale:
1) le aziende che gestiscono le mense vincono gli appalti giocando al ribasso:
le mense vengono cioè affidate alle aziende che propongono prezzi di gestione minori, il che si traduce in minore qualità degli alimenti e peggiori condizioni di lavoro
2) il numero dei lavoratori è sproporzionato al numero dei pasti preparati:
o la maggior parte dei lavoratori è “in nero” o i presenti sono sottoposti a ritmi di lavoro snervanti o entrambe le cose. in ogni caso, quanto amore pensate ci sia in quel cibo?
Personalmente sono convinta che ogni alimento abbia la sua energia e che anche lo stato d’animo di chi lo prepara faccia la differenza…
3) il costo di un pasto completo in mensa è inferiore a quello di un buon pasto preparato a casa:
sappiamo quanto costa oggi fare la spesa, se già noi facciam fatica a risparmiare cercando un compromesso con la qualità, come pensate possa fare un’azienda che ha fatto del cibo il proprio business a risparmiare? ovviamente tagliando la qualità!
come abbiamo già detto al corso di Autodifesa Alimentare, risparmiare sul cibo è un’idiozia perchè prima o poi il nostro organismo ci presenta un conto ben più salato!
4) queste aziende si rivolgono per lo più a scuole, case di riposo, ospedali:
questo è il dato più allarmante! questi pasti di scarsa qualità e pessima energia si rivolgono alle fasce più deboli, quelle che avrebbero bisogno di un’integrazione maggiore di nutrienti!
non dubito che sulla piazza ci siano anche aziende serie che controllano la qualità degli alimenti, ma a scanso di equivoci evito la mensa per la pausa pranzo!
non si tratta solo di un attentato alla salute ma di una scorrettezza morale nei confronti dei lavoratori sfruttati… vado a farmi uno shake! 😉
Cara Elisa , è proprio la realtà, vedi per fortuna dove io lavoro non c’è la mensa ospedaliera pertanto il cibo ce lo portiamo da noi , ma quando devo fare dei corsi di aggiornamento devo andare in ospedale e prima di fare il corso di autodifesa alimentare andavo anche io alla mensa visto che i nostri corsi sono full time e con 1 euro e 3 centesimi il personale sanitario mangiava primo, secondo e frutta, per il personale esterno il prezzo è di 8 euro e per fortuna non è aperta ai degenti anche se sono convinta che sia il solito cibo “scadente” che arriva nei reparti!! ma adesso c’è lo shake che mi porto dietro ogni volta che vado a fare un corso così mai più cibo triste all’interno del mio corpo.
Grazie Alessia
Ciao,
anche io ho notato una cosa curiosa.
In università la mensa ha dei prezzi per nulla competitivi per essere una mensa.
Per ovviare a questa situazione l’ISU (Istituto per il diritto allo studio) permette di ottenere menù fisso a dei prezzi molto più contenuti.
Quello che ho notato è che all’interno del menù non si menziona frutta, verdura, insalata ecc… è abbondante invece pane, pasta, pizza, secondi dalla forma equivoca ecc…
Ovvio a loro costa meno…ma a noi costa caro se dovessimo alimentarci tutti i giorni in quel modo.
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