Vorrei richiamare l’attenzione di tutti quelli che sono sinceramente interessati a salute e prevenzione, ma soprattutto alla verità, che mai come in quest’ epoca è stata così disinvoltamente e impunemente calpestata, se si guarda come la disinformazione continua ad imperversare su tutti i mass media.
Sì certo, non è una novità, e non pretendo di aver scoperto l’ America.
Del resto, il Programma Autodifesalimentare è nato proprio in reazione a questo stato di cose.
Ma ciò che colpisce, per me che, da quando ho scoperto questo meraviglioso strumento che è internet, mi diverto nelle mie ricerche ed approfondimenti, sono le dimensioni del fenomeno e il fatto che per certe persone il tempo sembra non passare mai, a giudicare dall’ arretratezza culturale che quasi tutti i professionisti nel campo della salute rivelano, soprattutto quando pretendono di dare consigli su alimentazione e salute.
Tuttavia, sapendo come va il mondo (e non ci vuole molto ad immaginarlo), sono del tutto convinto che la risposta a certe incongruenze è da ricercare, almeno in parte, nel controllo dell’ informazione da parte delle lobby interessate a mantenere le cose come sono, nella nostra società. E medici ed esperti non sono che le pedine di questo invisibile potere che ci sovrasta.
A quanto pare, però, sembra che a nessuno interessi, visto che da nessuna parte si leva una voce di protesta, un commento, una critica.
Così, navigando di quà e di là, come dicevo poc’anzi, ho scoperto una realtà che supera l’immaginazione.
Questi che seguono sono stralci che ho trovato su alcuni dei numerosi siti che trattano di salute e benessere, con particolare riguardo all’ alimentazione. Qui si parla di Sua Maestà il latte, adorato ancora come una divinità, a quanto pare, assieme a tutti i suoi derivati.
Per chi frequenta il sito di Autodifesalimentare dovrebbe essere chiaro come la pensiamo a proposito dei latticini.
Dato però che il presente articolo non è una dissertazione su di essi, bensì una denuncia di un fenomeno mediatico molto taciuto e sottovalutato, chi volesse informarsi su pregi (niente che non si possa reperire altrove) e difetti (molti) di latte e compagnìa bella ha a disposizione una nutrita letteratura, oltre agli articoli pubblicati su questo sito (Il latte farebbe bene al cervello… – Lattisti anonimi – Latte se lo conosci lo eviti…), come pure sul mio blog, http://nardellamichele.blogspot.it/.
Se poi si conosce l’ inglese non c’è niente di meglio del sito www.notmilk.com.
Mi limiterò quindi a ricordare, data l’ importanza dell’ argomento e la diffusissima disinformazione in merito, che è scientificamente provata la mancanza di correlazione tra l’ osteoporosi e la presunta insufficiente assunzione di latticini, qualora non fosse sufficiente il buonsenso per capirlo dal semplice fatto che sono proprio i Paesi a più elevato consumo di prodotti lattiero-caseari a mostrare una maggiore incidenza di questo tipo di patologìa.
Inoltre essi sono i maggiori responsabili della formazione di muco, che è alla base di moltissimi problemi molto comuni, soprattutto allergìe, e che grassi saturi e colesterolo (nonchè lo stesso calcio in eccesso) sono in relazione con malattìe cardiocircolatorie, tumori e calcoli.
Chiusa la parentesi, ho riportato solo una parte degli articoli trovati su tre siti, per ovvi motivi, ma vi assicuro che non sono gli unici a perorare questa categorìa di alimenti.
Da “Tuttoperlei”:
Secondo un convegno internazionale che si è tenuto a Pollica e Palinuro, nel cuore del Cilento, dal 24 al 26 febbraio 2011, il latte e i suoi derivati sono fondamentali nella dieta mediterranea, la quale è la migliore in assoluto tanto da meritare la tutela dall’Unesco.
Nell’alimentazione mediterranea, troviamo nutrienti e composti protettivi, non mancano, infatti, i cereali, frutta, verdure e olio d’oliva, e non solo.
I prodotti sani, se presi nelle giuste quantità, donano benessere all’organismo. I latticini vengono collocati per questo dal CIISCAM (Centro interuniversitario internazionale di studi sulle culture alimentari mediterranee) ai primi posti tra gli alimenti di origine animale nella Piramide alimentare della dieta mediterranea moderna.
Da “Con i piedi per terra“:
“Latte e prodotti funzionali: la nuova generazione”, realizzata dall’ Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran).
Un volume prezioso, insomma, che raccoglie e aggiorna le informazioni scientifiche relative a questi prodotti lattiero caseari, sottolineandone il ruolo di alimenti naturalmente funzionali grazie ai loro componenti bio-attivi.“La collaborazione tra INRAN e Assolatte, coinvolgendo il mondo della ricerca scientifica e quello dell’industria lattiero-casearia, rappresenta un’iniziativa unica nel panorama alimentare italiano” spiega Carlo Cannella, presidente INRAN.”Con questo nuovo volume l’industria lattiero casearia e i rappresentanti del mondo della ricerca e della scienza confermano l’impegno a lavorare in sinergia nella comune volontà di offrire un’informazione corretta, trasparente, completa e aggiornata sui prodotti lattiero caseari”, sottolinea Adriano Hribal, consigliere delegato alla presidenza Assolatte. La presentazione si terrà il 12 ottobre alle ore 10 presso il Senato, a Roma.
Da “Dietaland“:
Il latte e i suoi derivati non dovrebbero mai mancare in una dieta bilanciata, perché forniscono sostanze nutritive indispensabili come il calcio, un minerale fondamentale per la salute dello scheletro e la contrazione dei muscoli, ed è presente in grande quantità in tutti i latticini; le proteine complete, che agiscono sulla formazione e sul mantenimenti delle ossa e facilitano l’assorbimento del calcio, tanto che un adeguato apporto di proteine riduce anche il rischio di fratture negli anziani; i grassi sono presenti nei latticini ma non in dosi eccessive, e se si segue una dieta ipocalorica basta scegliere quelli più magri.
Le linee guida elaborate dall’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran) consigliano tre porzioni al giorno di latte o yogurt (125 g.) , più tre alla settimana di formaggio (circa 100 g.), prediligendo le “versioni” parzialmente scremate e i formaggi meno calorici, in modo da limitare l’apporto di grassi e colesterolo.
Ma questo è niente in confronto ad una campagna “informativa” che ho scoperto imperversare in America da chissà quanti anni, contraddistinta dallo slogan “Got milk?” (“Preso il latte?”).
Nei numerosi spot pubblicitari ed immagini utilizzate per le reclàme, compaiono personaggi pubblici più o meno noti, tutti sorridenti nell’ esibire il labbro superiore imbrattato da una candida patina, a testimonianza di un’ avida bevuta di latte.
E fra questi testimonial c’è quella caricatura vivente di Mick Jagger che risponde al nome di Steven Tyler, leader del gruppo rock Aerosmith, che, fra una smorfia e l’ altra, spalanca quella sua monumentale boccaccia e, cacciato fuori un palmo di lingua, si ripulisce il labbrone incorniciato dalle tracce del prezioso liquido.
Di fronte a cotanto sfoggio di intelligenza si rimane senza parole, non c’è che dire…
E, visto che siamo in tema, vi voglio dare, come ciliegina sulla torta, una notizia da… leccarsi i baffi, appunto:
Dovete sapere infatti che, siccome tutti erano preoccupati per il basso consumo di latte in Italia (“appena” 52 litri a testa all’ anno), alcuni anni fa ha avuto inizio una campagna di “educazione alimentare” intitolata “Amico latte” (il cui nome è già un programma), indetta, pensate un pò, nientemeno che da Unalat, l’ unione produttori di latte italiani, in collaborazione con l’ Inran (Istituto Nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione), presieduto da Carlo Cannella, che consiste nell’indottrinare insegnanti di scuole medie inferiori di 11 regioni italiane con materiale didattico preparato ad hoc da “esperti”, ma anche con incontri diretti coi suddetti insegnanti, per educare alla corretta alimentazione gli oltre trentamila alunni destinatari di questa campagna.
Michele Nardella
Complimenti caro Michele,
come sempre un articolo eccellente! 😀
Grazie Viviana, anche i tuoi articoli sono di gran valore.
Ma Carlo Cannella è morto!?
Grazie per l’ informazione: nonostante sia di solito abbastanza aggiornato sui fatti di cronaca, non ricordo di aver mai appreso la notizia della sua scomparsa.
E dire che, appena prima di pubblicare l’ articolo, avevo censurato un mio commento poco lusinghiero su di lui per non rischiare una sua querela…