Sappiamo che la diversificazione di un prodotto è fondamentale per aumentare vendite e profitti… Ma ci vorrebbe anche un po’ di etica!
Con la scusa delle feste, con la scusa che i “grandi” brindano a Champagne, cosa c’è di meglio che appiccicare su una bottiglia l’immagine di qualche cartone animato di successo, riempirla di coloranti, additivi, conservanti e gas creando una bevanda gasata al gusto di fragola? 😯
Il risultato?
Insegnamo ai bambini fin da piccoli una consuetudine limitante alimentata dal marketing alimentare: anche se sei astemio, anche se ti viene mal di pancia, anche se le bollicine non ti piacciono, in una festa è d’obbligo brindare altrimenti “sfiga ti coglierà“!!!
Allora precisiamo, sopratutto a vantaggio degli adulti consapevoli, che: una cosa è brindare con uno Champagne o uno Spumante degno di questo nome, una cosa è farlo con la prima bottiglia a buon prezzo che capita al supermercato, tanto per “metterci la bocca”, tanto per fare il gesto…
Così che a certe feste ti ritrovi in mano non si sa come una flute con dentro cose orripilanti il cui sapore oscilla tra detersivo per i piatti e shampoo per capelli… gasato! 🙁
A quel punto non è meglio un buon vino?
Brindare con i tappi di spumante che sbattono sul soffitto è un gesto che spesso non ha più niente del piacere originario, diventato un momento d’obbligo imposto dal marketing alimentare per scimmiottare divi del cinema o “famiglie felici” di celluloide che passano tra un programma e l’altro in TV…
Siamo ipnotizzati, costretti ad agire come robot… “non abbiamo neanche brindato” della serie… allora non è stata una festa. 😕
Leggo sul web un messaggio pubblicitario allucinante mascherato da commento friendly:
“Una festa non si può ritenere tale, se durante il taglio della torta non si brinda…” E chi lo dice?
Che razza di presupposizione faziosa è:
primo ti insinuano che non puoi fare una festa senza una torta (e anche qui ci sarebbe da dire), secondo, se non brindi non puoi considerarla una vera festa. 😈
Perchè limitare la festa della vita alle rare occasioni in cui hai una torta e qualcosa con cui brindare? Che tristezza!
Ma lo strisciante messaggio pubblicitario continua…
“…il vostro dilemma sarà usare lo champagne o lo spumante, noi vi consigliamo una bevanda analcolica e molto buona, il frizzetto delle Winx.”
Se fossero questi i “dilemmi” della vita… ma comunque un alcoolico ben fatto è molto meglio di una bibita rosa fosforescente – anche se analcoolica – “al gusto di” fragola con:
(ecco l’etichetta) “Bibita frizzante al gusto fragola, adatta a tutte le feste dei ragazzi. Ingredienti: acqua, zucchero, anidride carbonica, correttore di acidità: E330, aromi naturali, edulcoranti: E950, E952, E954, conservanti: E202 E211, coloranti: E122, E131. Contiene una fonte di fenilanalina. Servire freddo. Senz’alcol.”
Che motivo c’è di ingurgitare per divertimento zucchero e tutta questa chimica? Un prodotto inutile!
Si può brindare alla vita in qualsiasi momento e con qualsiasi cosa.
E’ un gesto di gioia, gratitudine, ringraziamento. Non abbiamo bisogno di finte bollicine, edulcoranti, coloranti e conservanti.
E meno che meno i nostri figli. 🙁
Anche perchè sappiamo che coloranti e overdose di zuccheri semplici sono alla base di molti disturbi del comportamento infantile che – lungi dall’essere malattie da trattare con psicofarmaci – sono spesso solo la conseguenza di cibi sofisticati, trattati, innaturali e… fosforescenti!
Evitiamo di programmarli fin da piccoli affinchè non diventino consumatori inconsapevoli e malati dell’industria del malessere!
Viviana Taccione
Wellness Angel Coach & Trainer
articolo da difondere adatto a tutte le feste e fasce di età ^_^