Dopo il pre-allarme di Ottobre scorso sul focolaio dell’Ebola trovato nei Suini, si parla in questi giorni della peste suina (o influenza suina) che – sfortunatamente – si sta espandendo rapidamente dal Messico ad altri paesi.
Riportiamo l’appello dell’OMS e del Ministero della Salute.
PESTE SUINA: OMS, SITUAZIONE SERIA. RISCHIO PANDEMIA
(ASCA-AFP) – Ginevra, 25 aprile 2009
L’influenza suina che ha gia’ causato in Messico la morte di 60 persone rappresenta una ”situazione seria” con un ”rischio potenziale di pandemia”. Lo afferma il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanita’, Margaret Chan, durante una press-conference.I casi di infezione scoperti in Messico e negli Stati Uniti, ha detto la Chan, sono ”causati da un nuovo virus. La situazione e’ seria, dobbiamo seguire gli sviluppi molto attentamente”.
Come potra’ evolversi la situazione ”e’ imprevedibile”, ma, ha aggiunto la direttice generale dell’Oms, i paesi ”devono aumentare la vigilanza. Questo virus rappresenta un chiaro potenziale di pandemia”.
INFLUENZA SUINA: MINISTERO DELLA SANITA’: CONSIGLI AI VIAGGIATORI
(AGI) – Roma, 26 aprile 2009
Il ministero della Sanita’ ha stilato una serie di consigli per i viaggiatori in partenza o in arrivo dalle zone a rischio di influenza suina. Volantini con le raccomandazioni sono stati inviati agli Uffici di sanita’ marittima e frontaliera (USMAF). Ai viaggiatori provenienti dalle aree interessate dai focolai di influenza suina, in caso ritengano di essere stati esposti durante il viaggio a contatti con suini, o con persone affette da influenza suina, si consiglia di tenere sotto controllo il proprio stato di salute per almeno 7-10 giorni.Se durante questo periodo dovesse comparire febbre e sintomatologia simil-influenzale (come mal di gola, tosse secca, mal di testa, dolori muscolari, ecc), si raccomanda di consultare, telefonicamente, un medico o contattare i numeri telefonici che saranno indicati dal Ministero domani lunedi’ 27 aprile, segnalando il recente viaggio e l’eventuale contatto con suini o persone affette da influenza.
Ai viaggiatori diretti in aree interessate da focolai di influenza suina il ministero consiglia di evitare la visita di mercati o di fattorie in cui si puo’ venire a contatto con suini, che potrebbero essere infetti e di consumare cibi a base di carne suina solo dopo accurata cottura. E’ raccomandato anche di evitare di portare le mani a contatto con occhi, naso e bocca e di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con detergenti a base di alcool.
Il ministero precisa che la vaccinazione con i tradizionali vaccini antinfluenzali (vaccini stagionali), pur sollecitando le difese immunitarie, probabilmente non e’ efficace nei confronti di questa specifica infezione.
Come si prende il Virus?
Pare che i primi ad infettarsi siano stati proprio gli allevatori a contatto con animali malati, però oggi sfortunatamente questo virus influenzale si trasmetta da uomo ad uomo, quindi la situazione è leggermente più complessa.
Non basta “astenersi dall’insaccato” nelle zone in cui sta dilagando il virus.
Comunque notizie “tranquillizzanti” affermano che non si possa contrarre l’influenza suina mangiando maiali o prodotti a base di carne di maiale, basta maneggiare la carne cruda in “maniera appropriata“…
Le “notizie tranquillizzanti” dei Media mi fanno venire la pelle d’oca.
Non trovi strano che:
- c’è la Peste suina ma il salame puoi continuarlo a mangiare (e così facciamo felici gli allevatori) ???
- …. e comunque ci sarà presto un bel vaccino (e così facciamo felice anche BIG PHARMA) ??? 😯
La paura che si possa bloccare il mercato della carne suina così come accadde con quello avicolo tempo fa riguardo all’aviaria, mi rendo conto, è forte.
Mi scuseranno però gli amanti delle braciole o delle salsicce, ed anche gli allevatori nostrani di carne suina, ma il termine “maniera appropriata” mi mette un po’ a disagio.
Nel corso di Autodifesa Alimentare – al di là delle nostre personali preferenze alimentari – consigliamo comunque grande cautela nel maneggiare carne e derivati animali crudi… sempre, al di là delle epidemie.
Peraltro cuocere la carne a temperatura interna di 70-80° gradi (temperatura “interna” significa una cottura ben fatta, niente carne al sangue), ucciderebbe il virus dell’influenza suina, così come gli altri batteri e virus.
Non è una gran consolazione. Ovvio che in questo momento l’importazione di carne dal Messico è super controllata e tutti gli allevamenti Italiani anche (o almeno così dovrebbero) ma attenzione comunque.
Abbiamo già parlato di come ci siano prodotti alimentari “da passeggio” come il Kebab dove la carne non sempre è tracciata adeguatamente. E probabilmente neanche cotta sufficientemente.
Proteggiamo la nostra salute mangiando alimenti freschi, vitali, biologici. Stiamo all’aria aperta ed evitiamo situazioni “intasate” come centri commerciali e locali pubblici. Qui già si parla di “mascherine”… convinciamoci invece che siamo persone sane e vitali!
Dico questo perchè leggendo i giornali e le notizie sulla rete in questi giorni ho avuto una brutta impressione…
E’ come se l’opinione pubblica si aspetti da un momento all’altro una devastante epidemia da fonti alimentari… E si stia lì, inesorabilmente, ad aspettarla. Questa passività mi turba.
E’ come se questa corsa ai “rimedi” oltre che inevitabile, sia anche auspicabile e benvenuta.
Ormai siamo consumatori addestrati, pronti al primo allarme ad ingoiare veleni.
Ma se dietro ci fosse altro?
Ma se queste pandemie fossero causate appositamente, volute e tenute sotto controllo quel tanto per generare paura e panico e venderci nuovi vaccini?
Che ci importa delle persone che ci vanno di mezzo, per lo più in zone sottosviluppate? Che ci importa degli animali?
Non possiamo far finta di niente! Non possiamo sottostare a tutto questo.
Stiamo davvero rischiando grosso. Quando ci decideremo a dare una virata più salutare e sostenibile alla nostra economia?
Non sarebbe importante che come consumatori dessimo un segnale più chiaro?
L’argomento ci porterebbe lontano ed al momento sono un po’ preoccupata ed anche un po’ nauseata.
Quindi vado a farmi un bel thè e consiglio, nel dubbio, una dieta diversa ed una bella passeggiata in campagna…
Viviana Taccione
Wellness Angel Coach & Trainer
Corso di Nutrizione e Autodifesa Alimentare
effettivamente, è sempre la stessa storia che torna..il morbo della mucca pazza, la febre aviaria, ora la peste suina…la gente s’intimorisce, crolla il mercato, i prezzi si abbassano, conseguenze sull’economia..e poi si ricomincia da capo come niente fosse O_o
mah!
porto i biscotti salutistici per il tè?
^_^
Rileggendo questo messaggio continua prepotentemente a tornarmi in testa la stessa domanda: cosa deve accadere più di quello che stiamo vedendo e causando a livello ambientale, sociale, umano, politico, economico, umano, spirituale perché si riesca tutti insieme ad uscire dalla calda e comoda (!) zona di comfort?
ciao, ho notato che il farmaco per questa nuova peste, guarda caso, è lo stesso di quello che serviva per curare l’aviara , costoso ma già pronto in quantità, che coincidenza!
Beh, non ho parole… E che poca fantasia!
Grazie Carmen per questa conferma di cui tristemente dobbiamo prendere atto.
Ma ci sono tante persone in movimento per cambiare questo stato di cose. Io sono fiduciosa!
A presto! 🙂
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