Wao che ho imparato! Il riso

ciao,

la prima lezione del corso è finita da un paio d’ore e: “wow che ho imparato!”

è la prima volta che seguo un corso specifico sulla nutrizione (diverso dall’alimentazione), posso dire che facendo palestra alcune cose già le conoscevo, spesso se ne parla con istruttori ecc… ma la maggior parte mi risultano nuove.

Come mangiare, perchè si mangia, i “sollazzatori del gusto”, torna tutto, mangio per appetito, per gusto e per fame, il problema è che il gusto influenza molto le mie scelte alimentari quando mangio per fame o appetito .

Una domanda che non son riuscito a fare durante le 2 ore di corso è questa: si parlava del danno che può causare la raffinazione del cibo, “meno passaggi subiscono gli alimenti dal loro stato naturale (raccolta) alla tavola, più sono genuini”, che ruolo ha il riso in questo processo?

Per essere più chiari sintetizzo la storia del riso, presa da ricerche fatte su internet.

il risone, il nome del riso quando viene raccolto, è costituito da 3 elementi principali: il guscio, la gemma al suo interno ed una patina sottile interposta tra i due. una volta raccolto occorre depurare la gemma dalle 2 parti che lo rivestono, così prima viene sgusciato e poi “spellato” da quella patina opaca di modo da rendere il chicco bianco e brillante così come lo troviamo in commercio; anche se, ahimè, con questa seconda operazione si perde anche la maggior parte delle proteine proprie del riso.

il riso è effettivamente finemente lavorato e subisce diversi passaggi prima di poter essere pronto per la cottura, eppure è spesso consigliato nelle diete.

quale posizione adottate voi?

grazie e data l’ora buonanotte.

Cristian

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