Tra un impegno e l’altro ho trovato finalmente il tempo per approfondire l’argomento “Latte e latticini”, che mi ha incuriosito tantissimo allorché ne sentii parlare per la prima volta durante i corsi di Autodifesa Alimentare a cui ho partecipato più volte.
In una sessione del corso dove si parlava dei quattro veleni bianchi, ci è stato segnalato che esso (il latte) può essere considerato per l’uomo l’antialimento per eccellenza e che non solo non sarebbe di alcuna utilità per il benessere del nostro organismo, ma il suo consumo abituale potrebbe avere addirittura conseguenze deleterie per la nostra salute.
Naturalmente questo argomento meritava qualche approfondimento in più, per cui ho voluto recarmi virtualmente in casa di alcuni addetti ai lavori, ricercatori esperti e assolutamente indipendenti, e ho scoperto delle cose veramente molto molto interessanti, di cui ho voluto rendervi partecipi in maniera breve.
Illuminante per me è stato innanzi tutto il resoconto di uno studio effettuato da Anne Laroche de Rosa, nutrizionista del CEHMN (Collège Europeenne d’Hygiène e de Médicine Naturelles), ex allevatrice di capre riconverita.
Che cosa ci dice questa ricercatrice in un suo volumetto titolato “Il latte un alimento da evitare”? Ella parte dalla qualificazione del latte materno quale alimento imprescindibile per il sano sviluppo del bambino, ricco di minerali ed altri micronutrienti essenziali utili alla crescita durante i primi anni vita, e di fatto fortificatore del sistema immunitario nella sua fase ancora incipiente, nella quale deve prepararsi ad affrontare le sfide dell’ambiente; e infinencon funzione di trasmettitore dell’informazione genetica propria del genere umano cui apparteniamo.
La studiosa mostra come sia effettivamente di grande vantaggio per il bambino potere disporre per almeno sei mesi e, comunque, non oltre i primi tre anni di vita, del latte materno. Ho voluto puntualizzare “non oltre i primi tre anni” perché dopo tale periodo la funzione che attiene a questo alimento si è ormai esaurita e non risulta pertanto di alcuna ulteriore utilità nutritiva. In natura possiamo osservare d’altra parte come nessun mammifero continui ancora a nutrire col latte materno i propri cuccioli ormai svezzati.
L’uomo, che, molto presuntuosamente, si arroga il titolo di animale pensante, ha voluto invece fare eccezione e, quando le scorte di lattematerno vengono meno, ha ritenuto opportuno e beneficioso approvvigionarsene da altri animali, sicuramente adatto a vitellini e capretti, ma inadatto alle necessità biologiche dell’uomo. Cosa accade allora? Beh, proprio di tutto!
Codice genetico inadatto
Gli ormoni contenuti nel latte di vacca, ad esempio, sono portatori di un’informazione genetica che viene trasmessa al cervello del vitello e relativa alla vita dello stesso, come quella circa la sua futura crescita in volume e nel tempo.
Calcio inaccessibile
Quello contenuto nel latte vaccino è dosato secondo i bisogni del vitello, le cui necessità sono differenti da quelle del bambino. Inoltre le proteine specifiche del latte animale trasmettono i dati per l’elaborazione dell’osseina, non adatta alla nostra specie, sicché il bambino e poi l’adulto tratterrà poco i minerali, con conseguente progressiva demineralizzazione.
Grassi saturi
Mentre il latte materno è ricco di acidi grassi polinsaturi, quello vaccino contiene molecole lipidiche di grosse dimensioni costituite da grassi saturi, che il nostro fegato fa molta fatica a digerire. E inoltre il nostro cervello, che cresce più velocemente di quello di altri animali, è ghiotto di grassi di buona qualità, ossia insaturi, di provenienza materna o vegetale.
Carenza di lattosio
Il latte umano contiene il 50% in più di lattosio rispetto al latte di vacca. Le sue proprietà non solamente sono energetiche e utili all’assimilazione dei minerali, ma hanno una funzione protettiva contro i germi patogeni dell’intestino.
Fattori tossici
I ricercatori hanno scoperto che il latte di vacca contiene un molecola altamente tossica per l’uomo. Con procedimenti industriali specifici (pastorizzazione, sterilizzazione UHT, omogeneizzazione, ecc.) è stata inibita l’azione di detta molecola, ma, a causa dei procedimenti cui è stato sottoposto (calore, irradiazione, ecc.) il latte ha subito un totale impoverimento nutritivo con la perdita dei propri enzimi. In più nella fabbricazione di molti formaggi, l’aggiunta di conservanti quali polifosfati e nitrati risulta essere molto dannosa per la salute dell’uomo. I polifosfati ad esempio hanno un’azione inibitrice sulla fissazione del calcio. Bisogna pertanto essere diffidenti della falsa informazione circa l’apporto di calcio dei latticini.
L’aggiunta di prodotti chimici
Le vacche oggigiorno sono nutrite con alimenti lavorati, manipolati, modificati, additivati con sostanze che servono ad aumentarne la lattazione in tempi sempre più brevi, e sono imbottite di penicillina, antibiotici e vaccini per ovviare o curare l’insorgenza di possibili malattie causate dallo sfruttamento intensivo. Tali sostanze permangono in gran parte nel latte che arriva nelle nostre tazze, con effetto di accumulo nel nostro organismo.
L’intossicazione da acido lattico
La perdita totale in età adulta delle lattasi, enzimi indispensabili per la digestione del latte e dei suoi derivati, causa l’accantonamento massivo di acido lattico nel nostro corpo, con la conseguenza che molte cellule non riusciranno a riprodursi correttamente, dando vita a cisti e ad alcune possibili forme tumorali.
Eccetera, eccetera!,
Parecchio altro ci sarebbe da dire sull’argomento, ma credo di essere andato oltre lo spazio lecito per cui mi riservo di farmi risentire più avanti quando in un prossimo articolo vi parlerò dei rischi per la nostra salute legati al consumo di latte vaccino.
Per intanto tanti saluti a tutti. 🙂
Grazie caro Michele! Non esistono spazi non leciti per te sul nostro blog, sei sempre il benvenuto…
PS. hai saputo dell’upgrade di AA che facciamo nel Weco? 😉 https://www.autodifesalimentare.it/blog/2010/05/03/finalmente-un-upgrade-di-2%C2%B0-livello-per-approfondire-autodifesa-alimentare-e-molto-altro
A presto!
Ciao papà,
fantastico il tuo articolo… Ti faccio i miei complimenti!!!
Smack
Voglio segnalare a chi fosse interessato ad approfondire il più possibile l’ argomento il sito http://www.notmilk.com
Purtroppo è in inglese, ma per chi ha una conoscenza anche solo scolastica della lingua vi si trova davvero una quantità di articoli che coprono tutto l’ universo “latte” che non mi sarei mai neppure immaginato.