Perché farla semplice quando la si può far difficile? 🙂
E’ questo che mi chiedo leggendo l’ultima “trovata” del Codex Alimentarius
[ di cui abbiamo già parlato in passato in un intervista che vi consiglio caldissimamente di ascoltare e scaricarvi!]. 😉
Come ben sapete, l’irradiamento degli alimenti è ormai parte della nostra quotidianità dal 1973 . Allora si pensava, ingenui che siamo, che l’irradiamento con raggi gamma avrebbe risolto notevoli problemi: sapete quegli “odiosi” germogli che crescono sulle patate? Oppure la cipolla e l’aglio che iniziano a far la piantina?
Bene, qualcuno ha pensato che se non avessero più germogliato come Madre Natura comandava sarebbe stato un bene per tutti. 🙁
Idem per il grano che è stato modificato con i raggi gamma perchè crescesse più basso e fosse più comodo da coltivare.
Peccato che da allora, si pensa che sia proprio l’irradiamento del grano con raggi gamma ad aver scatenato quell’esponenziale crescita di casi di celiachia ed intolleranze al grano!
– Eh sì, pare che facendo così si modificherebbe la struttura genetica delle cellule!
– Ma come “pare”? 😯
– Beh sì… non si sa ancora con certezza… servono anni per fare studi su queste cose.
– E ce le troviamo nel piatto senza sapere con sicurezza gli effetti che provocano?
– Heggià 🙁
Che strano, non mi giunge nuova questa storia!
Ma torniamo ai nostri cibi “radioattivi”!
Cosa rischia di cambiare?
“la Commissione del Codex Alimentarius (organismo tecnico della Fao e dell’Oms – Organizzazione Mondiale della Sanità – che definisce gli standard di ‘sicurezza’ degli alimenti), non contenta dei 60 cibi irradiati in oltre 41 Paesi, ha proposto ai 169 Stati aderenti dosi superiori di radiazioni rispetto agli attuali e contenuti 10 kiloGray, da applicare oltretutto su una più vasta gamma di prodotti”.
Mmh, più irradiazioni in più cibi detto in poche parole.
Esempi?
Tuberi che non germogliano MAI.
Funghi e fragole che durano 3 settimane
Carne che rimane rosea per… troppo tempo per essere naturale! 🙁
A breve termine… Ma a lungo termine? Chi lo sa…?
🙁
Pare che questo provvedimento sia stato scelto per garantire al consumatore una più grande igienità del prodotto…
Chi mi conosce sa che sono una fedele seguace della logica perciò mi chiedo… ma perché questi provvedimenti non vengono fatti all’inizio della “filiera”?
Se ci pensate sarebbe più logico… e più sano!
E’ un po’ come darci un colpo in testa e darci subito dopo un antidolorifico per il mal di testa!!!
Invece di aumentare processi che bene non fanno perché non si segue semplicemente poche ma INDISPENSABILI regole? Come:
– Agricoltura rispettosa della natura con conseguente attenzione al terreno che potrebbe essere paragonato al nostro intestino 😉 determinando la qualità di gran parte di ciò che cresce sopra [ farò a breve un articolo su questo soggetto troppo spesso dimenticato]
– rispettare la stagionalità del cibo: la Natura fa bene le cose… ci da quello di cui abbiamo bisogno quando ne abbiamo bisogno. Meglio di così
– Preferire le filiere corti : meno passaggi, meno tempo trascorso tra raccolto e consumo.
– Dare valore al tempo: se vuoi qualcosa di qualità, devi aspettare!
– Comprare ciò di cui abbiamo bisogno senza riempire il frigo fino all’orlo per poi dover buttare i ¾ perché “è troppo pieno, non riesco a mangiare tutta quella roba”.
I provvedimenti per la sicurezza alimentare devono essere presi nella fase di produzione del cibo, devono garantire standard di qualità e non spacciarci come sana una cotoletta proveniente da un allevamento intensivo stra colma di farmaci, ormoni, OGM, e chi più ne ha ne metta per poi “sterilizzarla”!
A volte mi dico che la crisi finanziaria ha toccato proprio tutti i settori… potrebbe essere che l’industria del malessere sia già in rosso? 😉
Bene, se proprio vogliono “giocare” con DNA e raggi , sono disposta a fornirgli una lista molto completa di piante sparite per opera dell’ uomo [ senza parlare degli animali]… se invece di “nuclearizzare” il nostro piatto si impegnassero a rimediare ai problemi che l’uomo nel tempo ha provocato penso che sarebbe meglio!
Detto tra me e voi, con le chicche che vi sto dando per fare l’orto sul terrazzo sarete al sicuro… nessuno verrà a “nuclearizzare” le vostre fragole sul balcone!!! 😀
Un “denuclearizzato” abbraccio 😀
🙂
Sandra Saporito
Wellness Angel
Ps: Più di 2000 anni fa, esisteva un ulivo che produceva un olio d’oliva rosso 😉 non sarebbe più produttivo riscoprire piante scomparse? 😉
Ps2: vi do un piccolo trucco per scoprire se i vostri cereali e/o legumi sono stati irradiati: provate a farli germogliare! Se germogliano è tutto ok, altrimenti…diffidate! [ Grazie Stefy 😉 ] Il germoglio è la prova del 9 😉
Ciao Sandra, hai pienamente ragione. 🙂