Cerchiamo di chiarire l’argomento TEFLON una volta per tutte…
Ogni tanto ne sento di sciocchezze, l’ultima un paio di giorni fa: “le padelle di teflon non fanno male, altrimenti non ci farebbero anche i taglieri“…
Come dire “le sigarette di tabacco non fanno male, altrimenti non ci farebbero anche i sigari” … 😯
Ma se il mondo è pieno di prodotti tossici che fanno male e che sono venduti impunemente nonostante questo?
E poi c’è un’altra considerazione da fare… Fanno male a chi? Fanno male a che cosa?
Cerchiamo di analizzare insieme la faccenda!
Il Teflon e tutte le cosiddette padelle antiaderenti a base di politetrafluoroetilene (PTFE) quando si rigano rilasciano acido perfluorottanoico PFOA (classe di cancerogenicità: 4), cioè un interferente endocrino, o meglio un “distruttore” endocrino presente insieme al PFOS nel DECALOGO del Ministero dell’Ambiente e dell’Istituto superiore di Sanità.
Per non parlare delle fabbriche di lavorazione del Teflon che hanno causato dei veri e propri disastri ambientali diffondendo nell’ambiente tali e tante quantità di PFOA (e a riprova di questo la DuPont è stata multata ferocemente…) da mettere a rischio la sopravvivenza di intere razze e della biodiversità.
Si possono mai premiare delle aziende che producono un prodotto cancerogeno che danneggia lavoratori, animali e ambiente?
Cos’è… non ci importa nulla di nulla? Della salute delle persone, dell’ambiente, degli animali, di quello che questi hanno scaricato nei mari e nei fiumi, e che oggi tu ed io finiamo per mangiarci, noi, cosiddetti “Principi in cima alla catena alimentare“?
Se io continuo a comprare le padella antiaderenti, questi signori continueranno ad inquinare. O no?
E’ così difficile fare un legame tra le due cose, o sono io che sto svalvolando?
Insomma… si potrebbe benissimo sostenere che c’è il Teflon Passivo, e dire:
“Chi usa il teflon avvelena anche te, digli di smettere.” 😕
E così il Ministero (che sarebbe anche Ministero dell’Ambiente !!?), ben lungi dal bloccare la vendita delle padelle antiaderenti in Italia, ha stilato il suo bel Decalogo, scritto in modo complicatissimo e ovviamente diretto agli esperti del settore, per fare in modo che “gli Italiani adottino comportamenti responsabili ed intelligenti“, …
E a leggerlo bene… finisce che di padelle antiaderenti ne compri anche di più, è pazzesco!!! 🙁
Ti dice infatti da una parte di evitare le padelle antiaderenti preferendo pentole di ceramica o di acciaio, e dall’altra di “eliminare le padelle graffiate” e usare “padelle antiaderenti integre” (ma se basta una forchetta per graffiarle che cacchio di consiglio è? Lanci il sasso e nascondi a mano? Prima mi dici di evitarle e poi mi dici di comprarne nuove??? 👿 )
Non ho parole…
In ogni caso è pieno il web dell’evidenza che le padelle antiaderenti (in un modo o nell’altro) fanno male, anche per il tipo di combustione cui sottometti il cibo nella padella in questione… Non per niente nel nostro Corso di Nutrizione e Autodifesa Alimentare ne parliamo da cinque anni…
Quindi non hai bisogno che il Ministero o il sapientone di turno te lo confermi.
O se ne hai bisogno… (come di dice a Roma) sei davvero di coccio! 😀
Allora, se posso darti un suggerimento, usa il coccio, altra alternativa salutistica e naturale che fa bene e rende gli alimenti ancora più gustosi e permette una cottura uniforme… (ma anche il vetro, magari e cuocendo a vapore con una bella vaporiera, così eliminiamo il problema combustione alla radice e preservi i nutrienti!)
Tornando agli “interferenti endocrini”, che cosa fanno?
Interferiscono, appunto, nel funzionamento degli ormoni importanti come ad esempio estrogeni e testosterone, e quindi “accendendo” o “spegnendo”, o anche “modificando” i segnali ormonali un po’ a casaccio… possono crear e delle vere e proprie catastrofi nel corpo. 🙁
Quindi immagina che tu ti cucini una cosa e delle microparticelle finiscono nel tuo piatto.
E tu te le mangi.
Ricordi cosa diciamo nel corso di Nutrizione AAFinal a proposito dell’Assimilazione?
Hai davvero bisogno di questi speciali “additivi” nel tuo piatto? 😕
Tra l’altro i livelli di guardia permessi non tengono conto del sovraccarico di contaminanti…
Mentre il danno si somma, come un bel cocktail tossico, con gli altri veleni presenti nell’ambiente.
E se i tuoi problemi di tiroide fossero causati dalla tua padella antiaderente?
E se i tuoi problemi di infertilità, abortività, endometriosi… derivassero proprio anche dalla produzione della tua preziosissima batteria di padelle in Teflon?
Ci hai mai pensato? Eppure di “crollo delle nascita”, “crescita zero”, “sterilità” se ne parla sempre di più!
“Sì sì, lo so che… ma è tanto comoda e costa così poco!”
Ma se costa così poco… ci sarà un motivo?
Non sarà che stanno cercando di spremere il mercato e finire le scorte?
E non finisce qui l’elenco dei disastri: anche il diabete è stato correlato agli “interferenti endocrini”…
E anche patologie al fegato e – come ben si sa – il cancro!
E, inutile dirlo, i bambini sono – ovviamente – tra i più esposti a questi veleni. 🙁
Allora, dico io, se non possiamo controllare più di tanto i pavimenti di plastica, gli antimacchia e gli idrorepellenti, le colle e le vernici presenti negli ambienti in cui viviamo (per quanto anche lì si può fare molto, come evitare gli impermeabili traspiranti come il Gore-Tex… vieni a trovare nel Blog di www.ifeelgood.it nella sezione di “Intelligenza Ecologica” 😉 )
Possiamo almeno prenderci la responsabilità delle padelle che compriamo NOI e ci portiamo a casa NOI e con cui CUCINIAMO NOI?
Tu che ne pensi?
🙂
Viviana Taccione
Wellness Angel Coach & Trainer Autodifesa Alimentare
[Sentiti libero di far circolare questa informazione purché nella citazione lasci inalterato il testo e metti un link a questo blog per ulteriori approfondimenti, grazie! :-D]
Ciao! a proposito di teflon per ormai ovvi motivi e mi sono messa alla ricerca di un altro tipo di materiale ma, per cuocere ciambelle e crostate che materiale consigli di usare?? ho letto che il vetro non è un buon conduttore di calore perché non avviene una cottura uniforme per i prodotti che devono lievitare. Quindi che usare???
Ciao Roberta,
questa cosa del vetro non la so, è anche vero che non sono una maestra pasticcera! 😉
Io i pochi dolci che faccio (castagnaccio, strudel, crostata o torte salate) li cuocio nella teglia di ceramica perché mi sembra il materiale più inerte e sicuro che ci sia e dovrebbe condurre bene. Li farei anche nel vetro, ma non ce l’ho, non ho mai provato!
Prova tu dai, e facci sapere qui sotto!
Qualche altro Allievo Wellness Angel può aiutare Roberta?
A presto,
V. 🙂