Certe volte siamo così ossessionati dalla pulizia che non ci rendiamo conto che usiamo detersivi per pulire più tossici della sporcizia stessa. Perché, diciamocelo, un po’ di polvere non uccide, ma magari sul detersivo che stai usando ci sono controindicazioni pazzesche in caso di ingestione.
E allora?
Non è un controsenso cercare di mangiare sano e poi avvelenarsi pulendo casa?
Non è un controsenso comprare cibi biologici e poi contribuire a devastare l’ambiente?
Non è un controsenso cercare di cambiare il mondo e finire per “premiare” aziende che tirano fuori – solo per fare soldi – detergenti sempre più nocivi?
Considerando la spesa, l’ingombro di flaconi di plastica inquinanti e l’inutilità di avere un detersivo diverso per ogni minima cosa, per avere la sensazione di avere il prodotto adatto per il lavello, quello per la doccia, quello per i piatti, quello per i vetri, quello per il forno, ecc…
Per una nutrizione davvero consapevole, è importante capire che non possiamo pretendere di mangiare sano se siamo i primi ad inquinare la nostra catena alimentare. Se usiamo prodotti inquinanti che finiscono nella terra, nei fiumi, nei mari.
Per fortuna il mondo sta cambiando…
E ho trovato molto carina la paradossale vignetta di Groucho Marx che illustra questo articolo (ma lo so che gli Allievi di Autodifesa Alimentare leggono molto attentamente le etichette dei cibi che comprano, vero?!) 😀
Basta cercare un po’…
On line trovi migliaia di ricette, siti, video tutorial per autoprodurre detersivi ecocompatibili che fanno bene sia a te, sia alla tua casa che all’ambiente.
Marsiglia vegetale, aceto, bicarbonato, alcool alimentare, acqua ossigenata, limone, sale grosso, cenere di legna (quando servono le maniere forti anche il percarbonato), costano pochissimo, sono naturali e 100% biodegradabili.
E se ci metti un po’ di gocce del tuo olio essenziale preferito, pulire diventa anche un’esperienza sensoriale piacevole! 🙂
Noi ne parliamo spesso nella sezione “Bioedilizia, Casa ecologica, Energie sottili e Feng Shui” nel forum del Weco Club in un topic che si chiama: Veleni in casa: impariamo a farne a meno? La mia ricetta segreta per te!
E la scorsa estate al nostro EcoVillaggio abbiamo anche messo in pratica queste dritte ecologiche facendo un traning dal vivo di lavaggio piatti con cenere di legna, alcool alimentare, acqua ossigenata e sapone di marsiglia! 😉
Ti racconto una cosa…
Sono da 3 mesi a svernare in un’isola della Spagna Atlantica, e sto lavando tutto solo con un sapone di marsiglia 100% vegetale. Così come a casa mia uso tutto biodegradabile e naturale, non mi andava di venire in una bella isola a godermi il mare e poi inquinarla correndo al supermercato a fare il pieno di chimica… 🙁
Così, a scanso di equivoci, non sapendo cosa avrei trovato (e se il sapone di marsiglia che vendevano qui fosse stato privo di grassi animali), ho buttato in valigia una bella saponettona di Marsiglia. E ci stiamo lavando facilmente i piatti da mesi (non finisce mai!!), con l’aiuto di una semplice spugnetta.
E quella vecchia pubblicità dei “mariti” che lavano i piatti solo se gli compri il detersivo preferito? Una cavolata!!! 😀
E non succede niente di strano sai, ad arrangiarsi senza l’ultimo prodotto da casalinga perfetta pubblicizzato in TV! 🙂
Poi al supermercato, tra vagonate di flaconi fosforescenti con etichette spaventose, ho trovato un sapone di marsiglia in scaglie all’interno di una leggera bustina di plastica. E con quello stiamo facendo le lavatrici e laviamo in terra.
E salvo una piccola incursione di percarbonato (100% biodegradabile) ottimo per sbiancare ceramiche e sanitari, qui con limone e marsiglia “i temibili nemici dell’igiene” sono sotto controllo! 😛
Al mercatino dell’artigianato locale ho anche incontrato una signora Italiana che ha avuto una splendida idea!
Ha iniziato ad autoprodurre detersivi 100% biodegradabili (anche lei con sapone di marsiglia, limone e aceto) e li vende in bottiglie e flaconi in plastica riciclati di varie misure con un gadget intagliato nel feltro. Intorno alla bancarella cartelli multilingue che invitano i turisti e gli abitanti a proteggere l’isola e preservare intatta la bellezza del luogo.
Idea deliziosa, ecologica e molto decrescitosa! 😀
Tutto ciò per condividere questa idea.
Autodifesa Alimentare è anche non inquinare!
Pace e Amore!
🙂
Viviana