Mamma mia… ho fatto un giro al supermercato e mi si sono accapponate le penne delle ali!!!
Tra salatini, dolcettini e spumantini, si sa che ogni anno i buoni propositi vanno a farsi benedire ma un conto è lo (ok, mi gioco il mio 0/7), un conto è quanto spendi il doppio per comprare un prodotto travestito da alimento sano e poi lo giri, leggi gli ingredienti e l’etichetta nutrizionale e ti accorgi che è una bufala (di quelle alla diossina!!!)
Intanto occorre precisare che in Italia non esiste una precisa normativa che regoli l’utilizzo di vocaboli quali “light”, “dietetico”, “leggero”, ecc. ecc. per cui le ditte di prodotti alimentari ovviamente ne abusano e, a mio avviso, non sempre in buona fede… 🙁
Specialmente in queste occasioni festaiole in cui tutti vorrebbero abbuffarsi senza pagarne le conseguenze, soprattutto in termini di kg e girovita più che di salute e benessere!
Quindi occhio a:
-“senza colesterolo”…
… non significa con pochi grassi (il colesterolo è un tipo di grasso, la sua esclusione non preclude la presenza di altri tipi)
-“senza zucchero”…
… non significa a basso I.G. (le farine bianche e di cereali maltati hanno un I.G. estremamente elevato, per cui una baguette ha un carico glicemico più alto di un croissant!)
-“senza glutine”…
… non significa ipocalorico (i prodotti per celiaci hanno spesso moltissimi zuccheri per migliorarne il sapore… e considerate che nell’elenco dei cibi consentiti ai celiaci c’è anche la “crema spalmabile al cioccolato”…)
-“senza grassi animali”…
… non significa senza grassi (magari ne contiene di vegetali idrogenati!!!)
La lista degli specchietti per allodole potrebbe continuare all’infinito!
L’unica soluzione è controllare le etichette nutrizionali e l’elenco degli ingredienti secondo le indicazioni del corso di Autodifesa Alimentare, infischiandosene dei messaggi promozionali.
Spesso il prodotto migliore è quello meno pubblicizzato.
Avete mai visto in prima serata la pubblicità di un’azienda biologica???
Una nota particolare merita poi il vino. 😕
Domenica ho guardato “Report” in tv, si parlava proprio di vini. Da un’analisi condotta su un vino di ottima qualità (non il vino in brik da pochi euro, per intenderci, ma una di quelle bottiglie da occasioni speciali!) è emersa la presenza di una miriade di antiparassitari, tutti in tracce, quindi entro i limiti di legge.
Peccato però che per legge non siano fissati anche i limiti per i mix di sostanze nocive!!! Quindi, se le singole sostanze tossiche sono presenti entro i limiti è tutto ok! Se la somma delle singole sostanze è alle stelle è tutto ok ugualmente!!!
E qui scatta un enorme paradosso: 😯
Da un lato Naturopati e Wellness coach devono muoversi come in un museo di cristalli, prestando mille attenzioni ai termini, nulla che possa lontanamente alludere a patologie, terapie, guarigioni…
… Dall’altro invece l’industria alimentare è libera di pubblicizzare in maniera ingannevole i propri prodotti e di avvelenarci nei limiti di legge! 😈
Elisa Pampolini
Naturopata & Wellness Angel di Staff 😀
Cara Elisa
hai perfettamente ragione, l’industria alimentare è libera di pubblicizzare in maniera ingannevole i propri prodotti e di avvelenarci nei limiti di legge… E LA GENTE CI CREDE ANCHE!! E’ quello il problema più grande.
Ciao Elisa, hai ragione! Le pubblicità che fanno, o meglio non fanno, sui prodotti biologici sono sempre di meno e poco interessanti… il marketing delle grandi ditte troppo spesso non tiene conto della qualità, ha come obiettivo il solo profitto. Tutti devono impegnarsi per cambiare tutto questo!! Evi
ciao evi! ma sei già diventata attiva!!!
per chi non lo sapesse questa fanciulla è la mia pupilla e ho fatto i buchi nella schiena al capo perchè la assumesse…e ho fatto bene, questa è una prova ulteriore! 😀
brava tesoro!
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