Mi è piaciuta la semplicità con cui spiegate concetti abbastanza difficili: a partire dalla descrizione dei nutrienti, non è facile riassumere in modo esaustivo tutti i concetti di chimica e nutrizione che racchiudono; la fisiologia dell’insulina… mi ha dato un modo semplice per spiegarlo ai non “addetti al lavoro”.
Una cosa che mi era sfuggita nelle mie conoscenze è la funzione delle fibre solubili sul ripristino della flora batterica intestinale.
Concordo che più passaggi fa un alimento maggiori sono le perdite a livello nutrizionale.
Ho una domanda a proposito della pasta integrale: si trova oggi in commercio quella della Barilla che è fatta di semola integrale (anche se non bio), gli ingredienti sono validi, l’aspetto peò è diverso dalla pasta integrale che di solito si trova in negozio: non si notano tanto le fibre, forse è solo questione di macinazione della farina, ma mi lascia qualche dubbio.
Voi cosa ne pensate? Se gli ingredienti sono solo semola integrale ci si può fidare a consigliarla a chi sta facendo il passaggio raffinato-integrale e si deve abituare al gusto e alla differente consistenza della pasta integrale?
Grazie e a Mercoledì
Sonia
Grazie Sonia! 🙂
Ho dei clienti che ci mettono oltre 1 anno solo a decidersi di comprare un kg di pasta integrale… Tanto che molte volte prendo un sacco di pasta e glielo regalo io!!!
La pasta integrale Barilla è molto buona di gusto, sono d’accordo con te. Ed è un buon modo per fare un passaggio dal bianco all’integrale…
Io ho scoperto la pasta della Fiorentini (Fiorentini BIO Integrella) che è anche biologica… E quando vedo il marchietto Blu del bio mi sento decisamente meglio!!! 🙂
In realtà preferisco ancora di più la pasta di farro…
Grazie per l’interessante domanda!