Tra i “Sollazzatori del gusto” Amici, segnaliamo i capperi, particolarmente gustosi e versatili.
Forse non tutti hanno presente la pianta del cappero, coraggiosa ed intrepida, arroccata sui muretti antichi con le sue foglie tondeggianti e carnose, ed i suoi splendidi fiori rosa! Basta guardare con attenzione le mura dei centri storici delle nostre città per vederli. Ad esempio, a Roma, in tarda primavera, le mura del foro romano sono piene di capperi!
Una manciata di capperi nel piatto (magari biologici, freschi, sotto sale ed adeguatamente sciacquati), può vivacizzare un pietanza un po’ spenta.
Consiglio di acquistarli freschi in sacchetti, sotto sale, direttamente dalla vostra azienda bio di fiducia, piuttosto che già confezionati in vetro. In ogni caso, sempre sottosale e non in acqua e aceto. Basterà tenere il sacchetto in frigo e all’occorrenza prendere i capperi che ti servono, sciacquarli un po’ nell’acqua fresca e lasciarli ammollo per qualche minuto in un bicchiere, per poterli usare subito!
Ricchissimi di quercetina, un flavonoide preziosissimo presente anche in altre piante amiche (ippocastano, calendula, biancospino, camomilla, iperico e gingko biloba), antiossidante naturale, anti infiammatorio e studiato per le sue proprietà antitumorali, i capperi sembrano anche essere salutari!
Da Wikipedia:
Il cappero (Capparis spinosa L., 1753) è un piccolo arbusto o suffrutice ramificato a portamento prostrato-ricadente. Della pianta si consumano i boccioli, detti capperi, e più raramente i frutti, noti come cucunci. Entrambi si conservano sott’olio, sotto aceto o sotto sale.
Le proprietà aromatiche sono contenute nei boccioli del fiore, comunemente chiamati capperi. Utilizzati in gastronomia da millenni, si raccolgono ancora chiusi e si conservano in macerazione sotto sale o sotto aceto. I capperi sono solitamente usati per aromatizzare le pietanze e si sposano bene con una grande varietà di cibi: dalla carne, al pesce, alla pasta.
Il frutto, di sapore simile ma più delicato del cappero, è detto cucuncio, cocuncio o capperone e si trova in commercio sotto sale, sott’olio o sotto aceto. È usato tradizionalmente nella cucina eoliana per condire piatti di pesce. Gli eoliani usano anche dissalare i cucunci o i capperi e consumarli al pari di una qualsiasi verdura, di solito in insalata.
In ambito culinario vengono utilizzate anche le giovani foglie come insalata, previa cottura per pochi minuti in acqua bollente.
I capperi contengono più quercetina in rapporto al peso che ogni altra pianta.
In erboristeria è utilizzata la corteccia della radice. I principi attivi hanno proprietà diuretiche e protettrici dei vasi sanguigni. Può essere utilizzata nella cura della gotta, delle emorroidi, delle varici. Un infuso preparato con radici di cappero e germogli giovani era utilizzato in medicina popolare per alleviare i reumatismi.
Personalmente uso i capperi nella scarola ripiena o saltata in padella (con pinoli, olive nere, un po’ di aglio), nelle padellacce di verdure con quello che mi capita… e – anche se la mangio raramente – nella pasta (spaghetti di farro integrale, capperi, olio evob e pomodorini freschi di stagione).
Ieri ho provato una ricetta nuova che ho trovato on line, molto gustosa!
Piatto tipico di Pantelleria: Sciakisciuka
Ingredienti: 1 cipolla; basilico; 50 gr. di capperi al sale di Pantelleria; 4 zucchine piccole; 4 pomodori ben maturi; un pizzico di origano; sale; pepe; 4 cucchiai abbondanti di olio d’oliva; 50 gr. di formaggio stagionato; 4 uova.Preparazione: Ungete con l’olio un tegame basso e largo, aggiungete la cipolla tagliata sottile e ponete sul fuoco. Unite i pomodori tagliati a pezzetti e senza semi, le zucchine tagliate a piccoli cubi e lasciate cuocere per 5 minuti. Mescolate e aggiungete il basilico, i capperi dissalati, mezzo bicchiere d’acqua, pepe, origano e sale q. b. Lasciate cuocere a fuoco lento mescolando ogni tanto. Quando le zucchine sono quasi cotte aggiungete il formaggio tagliato a piccoli dadi e le uova. Finite la cottura e servite.
Fonte: “A tavola con i capperi” di S. Cappadonna
Ovviamente uova rigorosamente bio, olio evob e tutto il possibile fresco e di stagione… 😉 Mentre ho evitato – come sempre – sia il pepe che il formaggio, decisamente ininfluenti in questo tripudio di sapori!!! 😀
Gnam gnam! 😀
V.
PS: se non conosci ancora i “Sollazzatori del gusto”, hai ancora per pochi giorni, una splendida opportunità: AUTODIFESA ALIMENTARE! 😀
Sono stato per 20 anni vegetariano “agguerrito”,dal 2001 ritornato in Calabria ho ricominciato a mangiare carne e insaccati,ma non ho perso l’abitudine di andare a raccogliere i capperi ,quelli selvatici nei campi.Nelle insalate uso molto le foglie e l’aceto balsamico,in modo particolare con le cicorie di campo o anche con la rughetta.
Bun appetito a tutti…….. salvatorecz
I capperi sono una scoperta per me! Li mangio da poco, li uso per dare quel tocco in più, ho scoperto che mi piaccionomolto! in alcuni piatti vegani, ricordano insieme ad altri ingredienti, il gusto del tonno. Non conoscevo tutte le loro proprietà.
La ricetta che consigliate ricorda una frittata? Posso farla con la farina di ceci?
🙂
Ah che bella domanda!
Non ho mai provato, ma sai la cosa stupenda? Puoi provare tu e farcelo sapere!!! 😀
Un abbraccio e complimenti per tutti i bei commenti che stai inserendo nel blog!
V. 🙂
A me i capperi sono sempre piaciuti 😀 di sicuro proverò la ricettina che Viviana ha postato….mi ispira proprio tanto!!! 😉 Ma anche la frittatina di Stefania può essere una bella idea!!!! ci provo 🙂
un abbraccio ad entrambe! 🙂
Ooops ooops, ho iniziato da poco ad aggiungere i capperi nei sughi per condire la pasta integrale o nlle insalate ma uso quelli piccoli in vasetto di vetro con acqua e aceto… la prossima volta prenderò quelli sotto sale. Mi posso fidare di quelli nei vasetti di vetro?
Anche la tua ricetta, Viviana, mi ispira. La proverò senz’altro.
Carissima Claudia,
complimenti per tutti i tuoi commenti, sono felice che AAFinal ti interessi così tanto! 🙂
Che dirti? Questa estate ho avuto la mia prima pianta di capperi in balcone… Ha fatto solo una dozzina di capperi quindi ho preferito lasciarla crescere e raccoglierò i capperi miei a km zero spero a partire dal prossimo anno… 😉 Insomma, la risposta è: se non hai nessuno di tua fiducia che ti dia il classico sacchetto di capperi fatto in casa sotto sale (da mettere in acqua e sciacquare un po’ per volta prima di usarli… altrimenti sono salatissimi), se non hai la tua pianta in balcone… fidati dei capperi in vetro! Che dici? Mi sembra comunque un frutto abbastanza invasivo, spontaneo, e non credo necessiti di grandi interventi di chimica. Unica cosa, controlla sempre che non ci sia anidride solforosa (da nessuna parte). Quindi: acqua-capperi-aceto OK… oppure acqua-capperi-sale OK!
Un abbraccio!!! 🙂
Questi capperi sono una scoperta! Non ne ho mai fatto grande uso ma mi piacciono e adesso mi avete incuriosito… Devo provare assolutamente la ricetta postata!!
Viviana, la ricetta che hai postato è veramente gnammy!!!
La proverò al più presto, tra l’altro a mio marito i capperi piacciono tantissimo.
In cucina a dir vero li uso poco. Questa ricetta mi darà modo di cimentarmi e riscoprirli.
A volte li uso per insaporite, assieme a olive e origano, il seitan.
Grazie Maribella! 🙂
Noi stiamo mangiando molto più spesso i capperi, e dato che cerchiamo di cucinare meno possibile… li usiamo molto anche nelle nostre mega insalatone crudiste… Un abbraccio e ci Wekiamo! 😉
buongiorno a tutti
scusatemi
il più delle volte, quando si parla di capperi vi riferite a quelli salati o sotto aceto…..
ecco io ho alcune piante di capperi che si sono insediate nel muro vicino casa che producono una gran quantità di boccioli, fiori e frutti, ma non ho idea di come utilizzarli freschi.
l’anno scorso ho preso un paio di chili di frutti verdi li ho bolliti per poi metterli sotto aceto……..la puzza fu tale che li buttai via immediatamente!
qualcuno mi sa dare qualche suggerimento?
Ciao Valerio, grazie della tua domanda. Non sono molto esperta in tal senso, ho avuto un’esperienza simile alla tua cercando di conservare le olive, però non dovrebbe essere difficile mettere i capperi sotto sale. Ho trovato un articolo esaustivo qui: http://www.ilfiordicappero.com/2014/07/capperi-boccioli-fiori-frutti-capperi.html spero che ti sia utile!
Un caro saluto!
🙂