In risposta a chi mi ha detto di saperne già abbastanza di alimentazione per partecipare al corso di Autodifesa Alimentare, posto qui le mie riflessioni notturne dopo il primo entusiasmante appuntamento che, come membro dello Staff, ho seguito per la terza volta! 😀
Ok, è vero, la teoria è quella, ma ogni volta i partecipanti sono nuovi (a parte noi affezionati!), ognuno con la sua personale energia, il suo apporto di consapevolezza e la voglia di condividere le proprie personali esperienze ma anche i propri dubbi, paure, necessità.
E poi ogni volta c’è un punto della lezione che mi fa riflettere più delle edizioni precedenti.
Ieri sera è toccato all’excursus sui diversi “tipi” di fame, in particolare quella definita da Leo “fame emotiva“.
Purtroppo nel nostro contesto sociale siamo perennemente bombardati da segnali contrastanti, di cibo spazzatura da un lato ed esibizioni di eccessiva magrezza dall’altro.
La nascita continua di nuove diete affamanti e comportamenti alimentari innaturali ledono il rapporto non solo con il cibo (che perde l’originale connotazione di nutrimento e diventa sempre più un “cibo-anestetico” di altri bisogni nascosti) ma anche con la “fame vera”, energetica e cellulare, che diventa il nemico da ignorare, respingere o combattere.
E se alimentarsi è un bisogno fisiologico, altrettanto lo è nutrirsi, cioè non soltanto mangiare, ma fornire al nostro organismo i nutrienti di cui ha bisogno.
Solo in questo modo soddisfiamo la “fame vera” e possiamo smettere di ingerire cibo, evitando così di sopperire con la quantità alla qualità.
Negare la fame e non riuscire a dire basta al cibo sono le due facce di una stessa medaglia!
La natura ci ha dotato di equilibri e meccanismi impeccabili, che oggi purtroppo soccombono di fronte alle mode alimentari (lanciate più spesso da top model e personaggi dello spettacolo che da attenti nutrizionisti!), alle abitudini sociali (se non vai all’happy hour e non ti ammazzi di alcool e patatine, magari accompagnati da qualche sigaretta, non sei trendy!), falsi valori (mangia tutto perchè i bambini in Africa muoiono di fame!)…
Approfitto di questo spazio per una proposta a Leo e Vivi nell’ambito del nuovo progetto del Wellness Coaching Club (“Weco Club“): che ne dite di un percorso immaginativo inerente il rapporto col cibo (le “immaginate” sono la grande novità di questa edizione di AA)? 😀
L’ho sperimentato in studio un paio di anni fa con alcune “cavie”, per il prossimo autunno sto organizzando un gruppo con una psicoterapeuta ma credo che anche un bel mp3 ci starebbe a pennello!!!
Elisa Pampolini
Naturopata & Wellness Angel di Staff 🙂
Carissima Elisa,
questa tua idea è ottima, nel Weco lavoreremo con chi vorrà anche su questo aspetto della nostra mente…
Sono contento che ti sia piaciuta la nuova visualizzazione che abbiamo introdotto ieri durante il corso… Questa edizione sarà più “immaginativa” del solito! 😉
Sono molto curioso di sapere cos’ha in mente, parliamone presto!!!
Un abbraccio,
Leonardo