Prorompente, la seconda lezione di Autodifesa alimentare.
Sì, magari l’aggettivo non si combina propriamente con una “lezione”, ma, se ci ripenso a freddo, la serata è stata come un fiume in piena. Un fiume di conferme potenzianti, un fiume di nuove informazioni capaci di spingere ulteriormente la volontà a muoversi verso la direzione più sana e più vitale delle scelte consapevoli e del cambio di tendenza.
Ero talmente frenetica nel prendere appunti, che varie cose mi sono sfuggite (sarebbero tanto utili le registrazioni audio…).
Infatti ho un dubbio al riguardo, anche se sono andata ad istinto e ho trovato una soluzione. Durante la serata mi pare che Leonardo abbia spiegato che ci vogliono circa 70-130g di proteine al giorno. Questo pensiero, anche se appunto non sicuro, mi ha fatto riflettere su quanto mangio durante la mia giornata superimpegnata.
Nel weekend ho avuto un forte mal di testa. Non prendo antidolorifici, in genere sopporto e cerco la causa possibile. Anche sabato mi sono chiesta perché e per la prima volta ho ipotizzato che forse non avevo mangiato abbastanza proteine.
Sono corsa ai ripari alla cena di sabato e il mal di testa mi è passato! Ho colto giusto, Leonardo?
Mi è piaciuto il fiore delle combinazioni alimentari. Diciamo che le combinazioni le conoscevo già, ma, messe in questa forma quasi poetica e artistica, hanno colpito la parte visiva di me: la frutta da sola e lontana dai pasti, i vegetali con tutti i tipi di carboidrati o con tutti i tipi di proteine o con i legumi, non mischiare le proteine tra loro ma sceglierne una alla volta.
Perché un fiore di loto? Perché il loto è un fiore che sta sull’acqua.
Acqua. Una magica parola.
In questi giorni ho letto l’e-book “Acqua: sai cosa bevi?” e l’ho trovato utilissimo, ha aggiunto moltissime informazioni al mio bagaglio di conoscenze al riguardo.
Ricordo il primo convegno di PNL (Programmazione Neuro-liguistica) a cui partecipai circa 10 anni fa: in fondo alla sala c’erano dei carrelli preparati con calici e molti secchielli.
Di primo acchito da lontano pensai che le bottiglie nei secchielli fossero di spumante. Invece, dopo circa due ore di lavoro, il relatore si fermò e disse che avremmo fatto pausa-idratazione. Infatti, nei secchielli c’erano bottiglie d’acqua!
Ci spiegò che l’attività cerebrale richiede molta acqua e dopo due ore ci si disidrata.
Infine, qualche anno fa una preside che ho amato molto offrì ai suoi insegnanti un corso di educazione vocale.
L’attore che allora tenne il corso ci spiegò che dobbiamo bere spesso mentre insegniamo, perché anche le corde vocali sono a rischio disidratazione e quindi sono più esposte alle malattie professionali.
Sai, Viviana? Ho raccontato molto volentieri a mia madre, esempio di disidratazione, lo sforzo che deve fare l’organismo per racimolare un po’ di acqua quando noi non gliene diamo a sufficienza.
Le ho anche detto che il fabbisogno giornaliero d’acqua in condizioni normali è il 3% del peso corporeo. E’ rimasta senza parole… chissà se ho fatto breccia…
Ho trovato infine chiarificanti le slide sul viaggio dei pasti nel grande tubo. Adesso non posso fare a meno di chiedermi: ”E ora? A che punto è la colazione? Ci sarà posto per la merenda?” 😀 …
Ciao Stefania, bella l’immagine del fior di loto!
Il fabbisogno proteicio oscilla (a seconda del peso e della costituzione) da 70 gr. al g. per una donna a 130 e più per un “omone”… Questo si traduce in un “secondo piatto”, ad esempio un bel piatto di pesce azzurro del peso di circa 200 gr. a pranzo, una bella colazione con apporto proteico (magari vegetale), una cena con una zuppa di cereali e legumi integrali…
E così, senza mangiare proteine che si accompagnano notoriamente a grassi “cattivi” e cibi inadatti per la nostra costituzione, si arriva a raggiungere il nostro fabbisogno (comunque te lo misuro bene al check up di fine corso!)…
Il mal di testa dipende da tanti fattori, però certo può darsi che ti mancasse qualche aminoacido, dato che nel corpo abbiamo migliaia di composti a base proteica.
Se il mal di testa è passato, ottimo! 😀
Sono contenta che l’effetto “shock” dell’acqua “strizzata” abbia colpito la mamma! Obiettivo raggiunto, tu ricordale spesso di questo fatto e soprattutto fate un “Piano” strategico spargendo bottiglie di vetro (riempite con acqua del rubinetto depurata), in giro per casa, in modo che ovunque vada possa ricordarsi che è il momento di bere 1 bicchiere di acqua (soprattutto al bagno! 😉 )