Eccomi di ritorno da una mini-vacanza nella splendida isola di Fuerteventura (Canarie).
Bene, non ci crederete, o forse si, ma proprio in quel piccolo paradiso sono stata apostrofata come “maniacale” e “paranoica” da un nostro conterraneo (ormai Canario a tutti gli effetti!) solo perché, dopo aver gentilmente declinato l’invito ad assaggiare un paio di pietanze “pesantine” per il mio “Grande Tubo”, ho cercato invano di spiegarne i motivi.
E’ mai possibile che non si possa nemmeno scegliere i cibi in santa pace senza essere etichettati in modo assolutamente gratuito e fuori luogo? Mai come ora mi sovviene il famoso detto: “Diamo le perle ai porci”! 😕
Scusate lo sfogo, so benissimo che non è un blog di lamentele, ma a volte è davvero scoraggiante misurarsi con la realtà che ci circonda, avvolta da una pellicola trasparente (ma neanche tanto trasparente!) di pregiudizi e convinzioni (più o meno sbagliate), alimentate dal pensiero: “Non mi tocca, quindi non m’interessa”!
Ma entriamo nel vivo di questo terzo report.
Chi sono questi “4 Cavalieri dell’Apocalisse” che, ovviamente, non hanno niente a che fare con le quattro figure mitiche nominate nell’Apocalisse di Giovanni, ma che sono potenzialmente altrettanto pericolosi?
Classico esempio è lo zucchero bianco:
“Esso è peggio di niente, perché porta via al corpo vitamine e minerali preziosi e la sua digestione, detossificazione ed eliminazione impongono una grave richiesta all’intero organismo. L’equilibrio è così essenziale per il nostro corpo che disponiamo di diversi mezzi contro lo shock provocato dall’ingestione di una grossa quantità di zucchero. Minerali come il sodio (dal sale), il potassio e il magnesio (dalle verdure) e il calcio (dalle ossa) sono mobilitati e utilizzati nel processo chimico: vengono prodotti acidi neutri, che cercano di riportare l’equilibrio acido-alcalino del sangue a uno stato più normale. Lo zucchero consumato ogni giorno causa una condizione continua di iperacidità e occorrono sempre più minerali, da riserve sempre più profonde nel corpo nel tentativo di correggere lo squilibrio. Infine per proteggere il sangue, viene tolto così tanto calcio dalle ossa e dai denti che comincia un decadimento e un indebolimento generale” (tratto dal libro “Sugar Blues – Il Mal di Zucchero” di W. Dufty).
Ma non è tutto! Sapevate che la farina bianca è una delle principali cause della perdita dei capelli? Nooo? Bhè, nemmeno io (almeno fino a qualche giorno fa!). E da questo momento lo sapete anche voi! 😛
Altra “chicca” sono le tre, anzi le cinque, P: Pane, Pasta, Pista, Patate, Polenta, di cui si assiste ad un consumo continuo ed esagerato, fino a veri e propri sovradosaggi, che bene non fanno…
Ed ora è il turno del latte, bevanda, anzi alimento (perché di questo si tratta!) che dovrebbe essere utilizzato esclusivamente nei primi mesi di crescita, in quanto alimento accrescitivo… e che dovrebbere essere rigorosamente latte materno, perché in ogni tipo di latte ci sono i messaggi ormonali per ciascuna specie.
Vi siete mai chiesti perché nessun altro mammifero si cibi di latte di altri mammiferi? O perché nessun altro mammifero beva il latte una volta terminato lo svezzamento? Non sarà che tutti gli altri mammiferi sono più furbi (o intelligenti!) dell’uomo? 😉
Meditante gente, meditate! 😀
Curioso anche il fatto che quando stiamo digerendo la caseina del latte e il glutine del frumento, vengono create dal nostro organismo sostanze che rilasciano “esorfine” (endorfine introdotte dall’esterno), che provocano gli stessi effetti di quando si assumo sostanze oppiacee… euforizzanti, ma con una grande capacità di creare dipendenza!
Concludo con una piccola domanda, anzi un chiarimento sulla differenza tra olive verdi e olive nere: è corretto dire che le olive verdi non sono altro che quelle nere in fase di maturazione?
In trepidante attesa dell’ultima lezione (sigh, sigh!) di questa 10° edizione di Autodifesa Alimentare, vi saluto con una citazione tratta dal libro “Intestino libero” di B. Jensen:
“ Dobbiamo apprendere il metodo per diventare sani e per restarci. Dobbiamo accostarci ad ogni tipo di persona e al suo livello di comprensione. Taluni pagherebbero qualsiasi cifra per guarire quando sono malati, ma la salute non si compra, dovete guadagnarvela. Dovrete lavorare per ottenerla”.
Buona salute a tutti! 🙂
Monia