Parto con il parlare dei “4 Veleni Bianchi”.
Già da un paio di mesi ho abolito completamente lo zucchero bianco e il sale; in cambio utilizzo zucchero di canna integrale e sale rosa dell’Himalaya.
Con la farina sono per ora ad un compromesso: uso la farina di kamut e farina di tipo 2.
Il latte non lo bevo da 10 anni e per quel che riguarda i formaggi mi limito di tanto in tanto a mangiare un pezzetto di formaggio stagionato (quello famoso).
Fin qui direi che sono sulla buona strada…
Non posso dire altrettanto per quel che riguarda il consumo di carne; 3 – 4 volte alla settimana la mangio (preferibilmente bianca e di cascina).
Altra cosa che vorrei modificare è il mio approccio con le verdure; mangio tanta insalata, carote, pomodori, asparagi … tuttavia ci sarebbe da allargare un po’ la scelta eh? In compenso mangio molta frutta.
Passando all’interessante argomento diete, ho imparato da questa lezione che…
E’ tassativo, per prima cosa aggiungere alimenti nuovi, prima di toglierne altri.
Ritengo sacrosanto, come voi insegnate, non etichettarsi o schierarsi come vegetariani o vegani o altro e nel mio caso poi non sarebbe giustificato per via che ho ancora una dieta mista.
Parliamo dell’incarico relativo alla lezione.
Qui a Carmagnola siamo a buon punto con i sacchetti per la spesa. Buona parte delle persone sono munite di borsette di tela oppure borse spesse di plastica da riutilizzare.
Alle casse dei supermercati aimè distribuiscono ancora sacchetti biodegradabili in mais (sempre meglio della plastica, tuttavia il mais sarebbe meglio mangiarlo).
Io nel mio piccolo sto convincendo le mie amiche ad acquistare al mercato bio, così si unisce l’utile al dilettevole: cibo di qualità e sacchetti di carta.
Aggiungo anche con felicità che un giorno, eravamo a tavola e ho fatto partire l’audio con la parte della lezione sui 4 veleni bianchi … dovevate vedere le facce di Gianni e Diego. Gianni ha detto: Leo e Viviana tutta la vita !!!! E io: “per questo motivo venite con me a Wangeland!”
Un grazie di cuore ai miei cari coach che adoro sempre di più.
Grazie per tutto quello che condividete.
🙂 Mirella Peano
Carisima Mirella, grazie per il tuo report, stai andando alla grande! :8
Occhio solo a “quello famoso” le cui povere mucche sono cresciute con soia OGM. 🙁 Prediligi formaggio di capra BIO e in piccole dosi… L’ottimale sarebbe la ricotta (vd. ebook: l’inganno del latte per i dettagli). So che cambiare un formaggio duro per uno morbido è un’altra cosa, però vedila come una metafora: la formazione ci rende più “malleabili” o no? 😉
Ci abbracciamo a Wangeland!
V. 🙂
sai quale è il problema? da piccola … e da grande, fino a 35 anni ho abusato di latte e formaggi, fino a diventarne intollerante … così ho tolto tutto tranne qualche pezzetto di quello là famoso; quando ho letto e sentito nella lezione degli ogm 🙁 mi è passata la voglia. Devo provare con i formaggi di capra (la ricotta proprio non la digerisco).
Grazie Vivi