Ormai è passata una settimana da quando son tornato dal mio corso di digiuno.
Ebbene si, avete capito bene, si parla di digiuno.
Era oltre 1 anno che volevo sperimentare un resetaggio completo dell’organismo, depurarmi, disintossicarmi e ripartire più pulito.
Un anno in cui ogni tanto mi informavo su date e modalità dei vari centri in cui svolgevano, in modo monitorato, pratiche di digiuno.
Finalmente il 22 agosto 2010 ho preso il coraggio a due mani e mi sono recato in questa struttura in provincia di Ravenna (Riolo Terme), per iniziare la mia esperienza di digiunoterapia.
Perchè digiunare?
Ognuno aveva il suo obiettivo ed i suoi motivi, il mio era legato ad un desiderio di disintossicazione e rieducazione alimentare.
Il lavoro fatto dai Coach Leo e Vivi è fantastico, dà anche molta più consapevolezza rispetto a tanti altri professionisti della salute che ti offrono una dieta scritta su un pezzo di carta senza troppe spiegazioni (e se non la sai seguire sei colpevole).
Il fatto è che una volta che hai consapevolezza, hai uno strumento in più per operare una scelta, ma l’ultima parola spetta sempre… alle tue mani… ovvero a quello che decidi di mettere in tavola.
Se poi si sta in famiglia, e gli altri componenti non hanno seguito AA, 😉 appena apri il frigo trovi davanti: torte, creme, sformati vari; appena apri un cassetto senti il profumo del cioccolato che ti gratta il naso, o più semplicemente arrivi a casa e trovi invece dell’insalata che avevi intenzione di prepararti, il tuo piatto preferito, pronto e fumante che chiama il tuo nome. 😮
In questi casi è facile iniziare a dimenticarsi gli effetti nocivi della farina, zucchero, sale, latte, scordi il 5 su 7, 6 su 7… e diventa più un 7 x 1000 :D.
Insomma, in tutto questa perdita di memoria, ero ingrassato in 18 mesi di circa 15 kg!
Se vogliamo poi, si può aggiungere che il mio fiondarmi sul cibo era anche rinforzato da un discorso emotivo.
Ho notato infatti che quando non sono nel centro, è facile per me mangiare il cioccolatino in più dopo il pasto, o un doppio piatto di riso, per quanto integrale e biologico sia, come magari un gelato o una pizzetta a merenda ecc…
Insomma, sentivo che era arrivato il momento di ribaltare la situazione, anche in modo drastico.
Sentivo che era arrivato il momento di sperimentare alcuni giorni di digiuno, per riscoprire poi, un nuovo approccio al cibo.
L’idea era quella di ripulirmi da dentro, di far uscire tossine e resettare l’organismo, facendo riposare lo stomaco dai continui sforzi nello scomporre gli alimenti, cercando i nutrienti che faceva sempre più fatica a trovare dato quello che mangiavo.
Non mi sentivo più bene e non mi andava di continuare così. Forse avrei potuto battere strade più morbide prima di arrivare alla scelta del digiuno, ma è anche vero che era da tempo che avevo questo richiamo e la curiosità di sperimentare, affiancata ad un’aspettativa di riequilibrio fisico-energetico, era alta.
Ok, ho capito che hai digiunato per depurarti e riequilibrarti, ma perchè spendere soldi per affiancarti ad una struttura invece di fare da solo?
Da quando ho scelto di digiunare, a quando ho iniziato effettivamente il mio primo giorno di digiuno, sono passati circa 2 mesi.
Questo tempo è stato necessario per prepararmi sotto più aspetti.
Già il mese prima dell’iscrizione, quindi giugno, avevo ripreso a fare attività fisica, e questo mi faceva stare meglio.
Poi ho avuto un incontro con un kinesiologo che mi ha indicato un tipo di alimentazione adatta, in preparazione al digiuno. In pratica di base c’erano centrifugati a giorni alterni. Questo è stato un step importante.
Non pensare però che un tipo di dieta del genere sia adatta a tutti. Nel mio caso è venuta fuori perchè il mio corpo richiedeva proprio quel tipo di combinazione alimentare, ma mi ha anche spiegato che questo tipo di dieta esce poche volte.
Infatti abituarsi a nutrirsi bevendo non è stato facile, ed alla fine ho seguito per metà le indicazioni. Ma anche in queste condizioni, ho iniziato a sperimentare, già qualche settimana prima di arrivare a Riolo, il gusto di una cucina sobria.
Effetti? Dolci, gelati, mix di piatti che mi appesantivano, non mi andavano più. Il gusto di prodotti naturali, freschi e leggeri stava tornando e mi sentivo in armonia con esso.
In questo modo mi stavo avvicinando, senza saperlo, a quella filosofia espressa anche nel digiuno, di rieducazione alimentare.
Arrivato nella struttura, che poi è un albergo con tanto di percorso termale, l‘incontro col medico è stato fondamentale.
L’idea di digiunare per resettare l’organismo e riprendere a mangiare in modo corretto, non era un fondamento valido, perchè voleva dire bloccare il problema cibo-emotività, non risolverlo. Quello che serviva invece, era riavvicinarsi al cibo in modo diverso, riscoprendo il piacere del gusto anche in pasti semplici come per esempio un piatto di sole verdure.
Comunque, visto che c’ero, e sapendo che se non lo facevo lì non l’avrei fatto più, ho voluto comunque provare questa astensione volontaria dal cibo.
Ho mediato quindi col dottore una soluzione del tipo: 1 giorno di centrifugati, 3 gg di digiuno, e poi una dieta alimentare secondo i principi da lui consigliati.
Indovina un po’ quali erano i principi di una corretta alimentazione consigliata dal medico digiunoterapeuta?!
Gli stessi proposti dai Coach nel corso di Autodifesa Alimentare: dieta dissociata, frutta lontano dai pasti, meglio biologico ed integrale…
Della serie: giri il mondo per cercare l’oro quando ce l’avevi sotto il prato del tuo giardino. 🙂
Detto questo, non ti ho ancora spegato perchè la necessità di essere assistito per non mangiare? Te lo dico subito.
La presenza del medico in quella settimana è stata fondamentale. Ogni mattina c’era la visita alla stessa ora. La visita serviva per monitorare la reazione del tuo organismo. Nel concreto dicevi come ti sentivi, ti veniva misurata quotidianamente la pressione, il peso e battito cardiaco.
Il mio caso è stato semplice. Non ho avuto problemi, pressione sempre nei valori e battito regolare.
Ad un signore sulla quarantina in forte sovrappeso invece, (eravamo un gruppo di 20 persone), ha sconsigliato di continuare il digiuno per via del battito accellerato. Si vede che il suo corpo non tollerava quel tipo di stress. Gli ha fatto quindi assumere centrifugati per poi tornare ad una dieta solida. In tutto questo comunque, tale Piero (nome di fantasia), ha perso 4 kg in 7 giorni.
Per la cronaca, io ho perso 5 kg. in 7 giorni, pur con 3 giorni di digiuno. 🙂
Se lo fai solo per un discorso di peso, infatti, non è detto che il digiuno ti faccia ottenere i risultati migliori, anche perchè se non mangi, non esce niente. Nel caso dei centrifugati, invece, non mangi comunque, dato che bevi, ma in compenso la peristalsi viene stimolata e l’intestino mantiene il suo movimento.
Dalla mia esperienza è fondamentale la presenza quotidiana di un medico per quanto riguarda la salute, ed in generale di una struttura adibita a questi tipi di terapie che far passare piacevolmente il soggiorno.
La domanda che in tanti mi hanno fatto infatti è stata: che facevi tutto il giorno?
Francamente è la stessa domanda che mi ponevo io prima di partire.
Mi avevano spiegato che erano previste 3 ore di gruppo in cui si faceva: yoga, visualizzazioni, eft, riflessologia, mantra…, ogni giorno il programma variava, rimaneva comunque sempre la domanda su cosa avrei fatto nelle altre 14 ore.
Poi una volta li l’ho scoperto. 🙂
Una settimana all’insegna del relax, in cui si facevano passeggiate nel bosco dietro l’albergo, oppure in paese, si prendeva il sole, bagno in piscina, partite a carte e cinema in streaming! 🙂 La sera invece, piacevoli chiacchere, divertimenti e balli (per chi ce la faceva :D)
Pensare di passare una settimana a casa senza sapere cosa fare mi avrebbe annoiato tantissimo.
E chi ti costringe a casa, avresti potuto uscire?!
Mi sono accorto che quando a digiuno, il corpo richiede una serie di attività distensive e che non lo affatichino.
Nel mio caso l’idea di uscire a digiuno, e fare le cose che faccio di solito, con la calura d’agosto della grande città in cui vivo (Milano), non era proprio indicato.
Non dico che un’esperienza del genere non si possa fare da soli, solo vedo più prudente, almeno le prime volte, farsi assistere da chi è esperto e ti può seguire con competenza per il periodo indicato, e soprattutto capire se ne vale la pena.
Alla fine quali sono stati gli effetti? Come sono uscito da questa esperienza?
Oltre ad aver perso 5 kg, ed aver quasi raggiunto il mio peso forma, chi mi ha visto appena rientrato, ha notato una pelle più morbida, occhi più bianchi, una viso più radioso.
E’ passata appena 1 settimana, quindi non so dirti gli effetti nel lungo periodo. So dire invece come sto oggi, e cioè sento di avere un nuovo legame col cibo, mi viene da dire di maggiore rispetto. Mi fermo ad assapore le pietanze, mastico con calma e godo di ciò che sto mangiando.
Insomma un’esperienza positiva, che non ho intenzione di ripetere tanto presto, ma se ne sentirò nuovamente la necessità perchè no.
Inoltre le persone del gruppo erano piacevoli, ci siamo divertiti ed abbiamo aperto anche un gruppo su facebook dove abbiamo iniziato a mettere le nostre impressioni sul durante e sul post digiuno. 😀
Buona giornata
Cristian
Grazie per la tua condivisione, Cristian!
Sono ormai diversi anni che aiuto le persone a recuperare un buon rapporto con il cibo, sia tramite il Corso di Autodifesa Alimentare che come Wellness Coach, e non cessa mai di stupirmi l’eccezionale potere della mente umana.
Capita infatti talvolta nella vita che – come giustamente dici – riusciamo a capire esattamente cosa dovremmo fare per migliorare la nostra situazione…
Magari sappiamo benissimo come te che il cibo colorato, fresco, ricco di vitamine e minerali e pieno di acqua legata è indispensabile per fare una buona disintossicazione antiossidante.
Sappiamo benissimo che bere tanta acqua e fare moto, svagandoci la mente all’aria aperta, supporta il messaggio di amore che stiamo inviando al nostro organismo.
Sappiamo che abbiamo verificato di persona come l’uso di un’alimentazione liquida, ipocalorica, ma ipernutriente sostiene il corpo limitandone l’invecchiamento cellulare…
Eppure, come ci racconti, il potere dell’evento speciale in una struttura dedicata, con tanto di assistenza da parte di specialisti (sei stato bravissimo ad evidenziare questo dettaglio, mai fare un digiuno senza supporto!), ha fatto la differenza anche per una persona come te, che ci segue da anni.
E’ questo – aldilà delle diverse strategie alimentari sperimentabili a supporto del nostro benessere (ne parliamo diffusamente nella terza lezione!) – che mi colpisce profondamente…
Il potere di un rituale è in grado di farci ricordare cose che già sapevamo, di ripescarle dalla memoria, di rimetterle in azione affermando con entusiasmo di aver recuperato “un nuovo legame con il cibo”, di “maggiore rispetto”, come scrivi tu.
Ecco perché nel Corso di Autodifesa Alimentare facciamo uso di tutti gli strumenti ed i canali di comunicazione e coinvolgimento possibili in un Corso On line. E’ in questo modo che il potere del rituale, soprattutto quando è associato ad un’informazione corretta ed equilibrata, porta magia vera sulle nostre tavole.
Grazie ancora e complimenti! 🙂
Ciao Cristian sono Sergio del Weco Club.
Mi fa piacere sapere che sei stato a Riolo Terme dove io sono già stato due volte e quindi hai conosciuto il Dott. S. M. che è sicuramente il maggior esperto italiano di digiunoterapia e con il quale, nel 1987, ho iniziato i miei percorsi. Oltre che a Riolo Terme, sono stato con lui altre 5 o 6 volte per digiuni o corsi di iridologia. Ho fatto diversi digiuni brevi e ne ho visti tanti anche lunghi ( fini a 30 giorni ) ed ho iniziato diverse persone alla pratica del digiuno. Mi sento anch’ io un piccolo esperto.
Posso dirti che il digiuno è un’ esperienza ( non solo fisica ) che tutti dovrebbero sperimentare almeno una volta ed io, tra tutti quelli che ho fatto ed ho visto di persona, non ho mai sentito uno che avesse avuto riscontri negativi. Purtroppo è una specie di tabù, osteggiato proprio dalla classe medica ovviamente ( così si elimenerebbero i farmaci ). Complimenti quindi per aver voluto fare questa esperienza.
Ciao Leo, grazie per il tuo bel commento.
E’ proprio vero, il fascino di un rituale può affascinare e darti più forza nel serguirlo, finchè poi noti come i concetti usati siano gli stessi che già conoscevi.
In questo tu e Viviana state facendo un grande lavoro di consapevolezza.
A me il digiuno è servito per squotermi, anche perchè la mia personalità richiede qualcosa di drastico dal lato opposto della bilancia per tornare in equilibrio.
Questa è la mia esperienza che io ho ricercato proprio per questo mio lato della personalità.
E’ un’esperienza che si può fare ma non è indispensabile, soprattutto per chi preferisce un approccio più soft.
Un abbraccio
Cristian
Ciao Sergio è un piacere ritrovarsi nei vari blog e forum. 🙂
Effettivamente il digiuno è qualcosa di cui non si parla e la medicina lo bandisce come pericoloso, dannoso, schifoso… 😀
Eppure se ci si fa seguire, reputo sia un’esperienza positiva. Poi non ho tutta questa esperienza per tracciare una statistica, ognuno è libero di provarla o meno. 🙂
Mi fa piacere sapere che anche tu ha sviluppato questa esperienza, magari apriamo un topic nel wecoclub per approfondimenti?! 😉
Cristian
ciao, ma non è per caso possibile sapere il nome della struttura per guardare su internet costi, camere ecc..?
Grazie mille
Ciao Maria Angela,
io ho seguito la terapia a Riolo Terme (RA).
So che ci sono anche altri dottori che si occupano di digiuno.
Se sei interessata all’argomento, basta inserire su google la parola chiave: digiuno o digiunoterapia e trovi tutto. 🙂
Ciao
Cristian
Fantastico Cris! 🙂
Mi piace quando si provano percorsi alternativi di crescita personale, perchè per la tua nuova esperienza anche di questo si tratta.
Grazie per la condivisione.
Il digiuno è una questione che da tempo mi interessa anche per aspetti psicologici e spirituali correlati, ma non ho mai approfondito più di tanto.
saluti! 🙂
Bella storia 🙂