Alcuni mesi fa ho letto il libro del dr. Batmanghelidj sul potere di guarigione dell’acqua: “Il tuo corpo implora acqua”.
Tutti sappiamo che il corpo umano è composto principalmente d’acqua, ma raramente ci soffermiamo a pensare che essa è alla base di tutti i processi che si verificano nel nostro corpo.
Quindi non introdurre il fabbisogno giornaliero d’acqua può dare inizio a molti tipi di malattie.
Quando non assumiamo la quantità necessaria l’organismo comincia a dare segnali di disidratazione, questi segnali sono tanti ma sono spesso sottovalutati; da notare che la bocca secca è solo l’ultimo segno di un organismo disidratato.
La mancanza cronica di acqua attiva un meccanismo di razionamento interno che la toglie ai vari organi secondo un ordine prestabilito in base all’importanza dell’organo stesso per la sopravvivenza.
Di conseguenza l’organismo comincia ad accusare vari fastidi e dolori, che devono essere visti come segnali di disidratazione e dovrebbero essere trattati innanzitutto con una regolazione della quantità d’acqua che si beve ogni giorno.
Invece nella società moderna ai medici è stato insegnato a far tacere questi segnali con prodotti chimici commerciali, che non curano la patologia ma in breve tempo la rendono cronica e l’organismo si ammala.
Il dott. Batmanghelidj nel libro ha riportato molte testimonianze di persone afflitte da vari disturbi che sono regrediti e addirittura scompari con un adeguato programma di progressivo aumento della quantità d’acqua giornaliera assunta.
Da sottolineare anche il fatto che l’acqua non può essere sostituita da altre bevande tipo caffè, thé o bibite, in quanto queste contengono si una percentuale di acqua ma contengono anche elementi disidratanti che fanno espellere oltre all’acqua che contengono anche altra presa dalle riserve del corpo.
Al giorno d’oggi i bambini (e molti adulti) non sono educati a bere acqua e diventano dipendenti dalla bibite e dai succhi di frutta industriali.
Questo è molto negativo perché abituandosi a bere queste bibite si riduce progressivamente l’impulso di bere acqua conducendo l’organismo alla disidratazione.
Nel libro viene spiegato anche in quali momenti è meglio introdurre l’acqua: si dovrebbe iniziare al mattino con un bel bicchierone e poi continuare con una altro bicchiere circa mezz’ora prima dei pasti principali e un altro circa due ore dopo il pasto, l’ultimo bicchiere deve essere bevuto prima di coricarsi, gli altri due bicchieri a metà mattina e pomeriggio.
Questo perché la digestione ha bisogno di acqua per avvenire in modo adeguato, e se non ci si idrata prima dei pasti lo stomaco, il fegato e l’intestino prenderanno l’acqua necessaria dalle cellule del corpo.
Nel libro si dice anche che l’assunzione di acqua dovrebbe essere integrata dall’assunzione di una certa quantità di sale, per evitare di diluire troppo la sua presenza nel nostro corpo; ma credo che l’alimentazione moderna sia talmente ricca di prodotti già troppo salati che questo rischio è molto raro.
L’autore sottolinea il fatto che le sue indicazioni sono state completamente ignorate dall’Associazione Medica Americana.
Può sembrare strano, invece è piuttosto logico in quanto curando le persone con l’acqua nessuno ci può guadagnare se non il paziente.
Le industrie che dominano il sistema sanitario sono contro questa terapia: i pazienti non devono essere curati ma messi in grado di assumere per sempre i loro medicinali sopportando gli innumerevoli effetti collaterali.
Come già detto da altri miei colleghi la lettura di questo libro è stata illuminante e consiglio a tutti di leggere al più presto.
🙂
Michela Freddi
Wellness Angel di Staff
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Sapevo che la “semplice” acqua fosse sicuramente più salutare, ma non sapevo quello che hai spiegato:
… queste contengono sì una percentuale di acqua ma contengono anche elementi disidratanti che fanno espellere oltre all’acqua che contengono anche altra presa dalle riserve del corpo.
Molto importante da sapere e un ottimo argomento in più per avvalorare la tesi che l’acqua sia insostituibile!
Grazie 🙂