Una piccola riflessione che desidero condividere con i miei Allievi e Lettori di Autodifesa Alimentare…
Sono contenta che il mercato vegetariano e vegan stia arrivando anche nella GDO, con prodotti che sono più rispettosi dell’ambiente, degli animali e della salute delle persone…
Però io i wurstel vegetali da chi ha sempre prodotto (e ancora produce) wurstel con la carne di maiale, non me li compro. 🙁
E’ vero che dovrei essere grata di questi chiari sintomi evolutivi del mercato, però se comprare equivale a votare, io questi signori non li voto.
Perché loro non hanno “visto la luce”, decidendo di eliminare la loro vecchia produzione a base di Babe & Company e di dedicarsi da ora in poi a fare cibo più sano, cruelty free e sostenibile, decisamente NO…
Se hanno visto la luce è stata solo quella di un proiettore durante una riunione sul posizionamento con i loro esperti di marketing alimentare, hanno solo visto un’opportunità di diversificare il mercato e ci sono buttati dentro.
Tra l’altro, almeno la famosa marca di wurstel che ho visto oggi al super e che per non fare pubblicità non nomino neanche, mica produce wurstel vegetali biologici…
E neanche wurstel vegani, perché dentro c’è l’uovo…
Quindi vegetali con pesticidi da agricoltura intensiva e uova da galline in gabbia…
Macchecavolo, che ti ci voleva a fare una preparazione davvero sana che accontentasse ambientalisti e vegani?
Insomma un’altra bella campagna di Greenwashing da chi ha evidentemente le orecchie foderate di prosciutto... 🙁
Sono certa che saranno comunque un successo di vendite, magari coadiuvati da una “bella” pubblicità martellante (certo se risparmi in materie prime e hai una distribuzione così capillare, puoi tranquillamente investire in Junk TV) e forse faranno anche da apri-pista per un certo tipo di mercato…
Però, ricordiamolo…
I wurstel – di qualsiasi tipo – sono preferibilmente da evitare.
Perché come tutti i cibi in poltiglia, è difficile che siano fatti con pezzi di prima categoria (anzi, solitamente sono davvero fatti con scarti e ci “cade dentro” di tutto) e comunque non è facile risalire alla qualità degli ingredienti.
Certo è più semplice fidarsi di un prodotto a base di lenticchie e tofu che di un prodotto a base di carne animale… La filiera è più corta e c’è meno possibilità che ci siano frodi.
Quindi un paio di volte l’anno anche io compro i wurstel vegan, rigorosamente biologici e controllando con attenzione gli ingredienti (e fortunatamente con queste caratteristiche ce ne sono molti), e me li mangio insieme ad una bella spadellata di peperoni freschi del mio orto… Ma niente di più.
Per il resto preferisco cucinare partendo da legumi freschi o secchi, biologici, possibilmente a km zero.
Tu che ne pensi?
Un abbraccio dal cuore e tanta consapevolezza alimentare.
🙂
Viviana Taccione