La seconda lezione del corso di Autodifesa Alimentare è stata particolarmente ricca di informazioni, comunicate, come sempre, con simpatia, immediatezza e fruibilità. 😀
Nel mio primo report avevo parlato di “consapevolezza” e di “responsabilità di scelta” e in questa seconda lezione abbiamo potuto valutare meglio quali ruoli esse possano avere sulla qualità della nostra alimentazione.
E’ infatti molto importante la distinzione funzionale tra “mangiare” ed “assimilare” vista nel corso perché, una volta di più, rende evidente che scegliere se essere soggetti passivi di fronte alla forza di tutte le “pressioni esterne” e delle nostre stesse “irresistibili abitudini” o i protagonisti delle nostre scelte dipende prima di tutto da noi.
Abbiamo seguito quasi l’intero viaggio che porta un cibo dallo scaffale del negozio fino al nostro … ehm ….. gabinetto 🙂 …. E lungo il viaggio, ad ogni tappa, abbiamo anche visto l’importanza dell’esserne consapevoli.
La lettura delle etichette (dopo la “scelta del fornitore”) è un passo importante nell’esercizio della nostra libertà; molte informazioni utili sono infatti scritte là, nero su bianco, e conoscerne il linguaggio permette di conoscere meglio quello che stiamo acquistando: gli ingredienti e la relativa quantità, l’ eventuale presenza di “chimica da evitare”, in molti casi anche la storia dell’alimento e le condizioni di vita degli animali che le hanno prodotte, tutti elementi utili per fare le nostre opportune riflessioni sulla “qualità globale” del prodotto che ci stiamo portando a tavola … magari riflettendo un minuto di più su quanto ogni scelta estenda i suoi effetti anche su tematiche assai ampie.
Durante il nostro viaggio lungo il “grande tubo” abbiamo conosciuto meglio le diverse fasi della digestione, restituendo attenzione ai singoli organi e alle rispettive azioni a cominciare dalla masticazione che contribuisce non poco alla qualità della digestione stessa: masticare bene significa, infatti, anche mangiare meno e alleggerire il carico di lavoro sugli altri organi digestivi.
Ma, per restare fedele al titolo di questo mio intervento, non dimentichiamo che “masticare bene” è ancora una volta una scelta, e quindi un atto consapevole !
Molto interessante anche l’analogia tra la “cottura a fuoco lento” e la digestione nello stomaco; evidente, a questo punto, quanto l’ingestione di liquidi freddi non sia una cosa particolarmente coerente con questa logica.
Le parole d’ordine della digeribilità ci ricordano, d’altra parte, come “mangiare” non sia cosa da sottovalutare nemmeno dal punto di vista “psicologico” e come dipenda in gran misura proprio da noi costruire condizioni ambientali favorevoli ad una buona nutrizione.
In ultimo una menzione d’onore va certamente all’ acqua, tanto importante quanto sottovalutata: è il “solvente” che permette l’ eliminazione di moltissime sostante tossiche, rappresenta oltre il 50% del nostro peso corporeo e interviene quasi ovunque nella fisiologia del nostro corpo e proprio per questo abbiamo bisogno prima di tutto di acqua “di qualità”: un occhio di riguardo, quindi , alle tabelle delle analisi …… e anche al rubinetto!
Cosa portare a casa quindi questa volta ?
Forse che anche questo tratto di viaggio ci ha ricordato che la “libertà di scegliere” è un’opportunità che merita di essere esercitata consapevolmente e responsabilmente anche e soprattutto quando si tratta di mangiare. 🙂