Visto che siamo in tema di latte e latticini, vi segnalo che è esploso il 6 settembre scorso lo scandalo del formaggio!
Un’ennesima truffa ai danni dei consumatori che vede coinvolte le principali grandi marche “Galbani”, “Ferrari”, “Biraghi” o “Prealpi”, tante per citarne alcune e anche molte sottomarche da discount.
Un giro enorme che valica i confini Italiani e arriva sulle tavole di mezza europa!
Che gran brutta figura!
Come suggeriamo sempre nel Corso di Nutrizione e Autodifesa Alimentare, è bene diffidare di tutto quello che è fuso ad alte temperature e che perde la sua forma originale…
Niente di più vero, purtroppo in questa vicenda dove formaggi riciclati e scaduti sono utilizzati come base per formaggio grattugiato e sottilette… 🙁
La Guardia di Finanza ha trovato a Piacenza, nello stabilimento DELIA a Monticelli D’ Ongina, celle frigorifere traboccanti di insetti, larve, escrementi e carcasse di topi, muffe e pezzi di plastica.
Il proprietario dovrà rispondere di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari con rischio di danno per la salute pubblica. Ma non finisce qui, falso e abuso di ufficio per il Veterinario della ASL di zona che doveva vigilare sul tutto…
Sono senza parole!
Ecco la citazione dell’articolo di Paolo Berizzi della Repubblica del 6 Settembre ultimo scorso:
“…il sistema della truffa del formaggio avariato ha continuato e continua a funzionare grazie alla connivenza-complicità di chi dovrebbe controllare e però si fa chiudere gli occhi.
Così la “pattumiera” funziona a pieni giri: ritira roba scaduta e marcita, e la ripulisce sotto forma di formaggio fuso che poi viene fatto raffreddare e venduto in panetti (delimix) alle grosse aziende. Il prodotto finisce nelle grattugie. Si ottiene il lavorato finale: il formaggio grattugiato.
Non deriva, ovvio, né da parmigiano né da grana padano o da altri formaggi duri fatti direttamente con il latte, ma da un “fuso” insaporito a seconda della percentuale di croste o scarti immessi nella fusione. Eccole, riempite con il prodotto delle due aziende-pirata, le classiche buste di grattugiato che finiscono sulle nostre tavole.
«Di aziende come queste c’ è pieno – dice un investigatore anti-frode – e i grandi marchi se ne servono abbondantemente. È un sistema di vasi cinesi che va combattuto e stroncato. I ministeri della Salute e dell’ Agricoltura, adesso, dovrebbero intervenire pesantemente».
Leonardo Di Paola
Wellness Coach & Trainer Autodifesa Alimentare
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Confesso che un tempo, quando cucinavo per gli amici e preparavo pure il pasticcio di radicchio rosso o di carne, se non avevo il tempo di grattugiare il grana, mi rifornivo di quello già pronto nella busta….da allora, vuoi che le compagnie sono cambiate, vuoi che se devo stare con gli amici non mi voglio sfinire di cucina elaborata ma propongo cose molto semplici da condividere, non lo voglio più nel mio frigorifero. Tantopiù che il naturopata mi ha fatto scoprire che senza latticini si rimane vivi lo stesso. E vegeti….. =)
carissimi amici di AA sono costernata nel leggere tali notizie. Ma in che mondo viviamo? Non pensavo fosse possibile un tale “schifo” (scusate il termine, ma è quello più indicato per esprimere il mio disgusto e la mia nausea)…per fortuna vi ho incontrati sul mio cammino. grazie di tutto! stefania esposito
In questi casi non si può parlare di attentato alla salute pubblica? Questa gente si meriterebbe l’ergastolo!
Concordo! Ci vorrebbe l’ergastolo in questi casi!!!! Ma come si fa?!
Per fortuna non ho mai fatto uso di queste buste. Però sorrido (tristemente) pensando a chi a volte mi spiega che compra solo i formaggi di grandi marche italiane perché è sicuro della qualità. Dimenticandosi completamente di questi e altri scandali che periodicamente investono le suddette marche.
Non c’è limite al peggio in questi casi e purtroppo bisogna sempre essere diffidenti…
In questi casi mi sento ancora più felice della mia decisione decennale di smettere di consumare latticini e loro derivati!
Questa è l’ennesima conferma di come si cerca sempre il profitto… di come l’avidità non conosca limiti… non importa il prezzo da pagare.. ovviamente la salute altrui, perchè non credo che questi signori mangino questa roba!