E’ successo su 3 prodotti a distanza di pochi giorni, li compriamo da anni, andiamo in determinati posti quasi solo per acquistarli (proprio perché sono biologici, di qualità, a buon costo), ma il logo “biologico” è sparito misteriosamente! 😯
E’ capitato con un dessert alla soia, un gelato alla soia (in vendita alla catena Todis) e diverse versioni di un latte di soia (in vendita da Eurospin).
Uno può essere un caso, due, magari è una coincidenza, ma tre… decisamente è ben altro!
Questo è bastato per mettermi in caccia…
Possibile che il marchio biologico venga tolto dai prodotti di nascosto? 😯
Del dessert e del gelato francamente posso farne a meno, ma la storia del latte di soia mi ha davvero infastidita, non solo mi piaceva molto (tanto che pensavo ad un acquisto da GAS), ma per giunta ne avevo parlato ai miei Allievi di Autodifesa Alimentare… 🙁
E ho deciso di far girare la notizia anche perché su diversi siti in rete si era sparsa la voce di questo latte di Soia, molto buono (la versione al cioccolato spettacolare! 😀 ), con ingredienti di qualità (l’unico neo era lo zucchero di canna grezzo e non integrale, ma nella versione all’agave per esempio l’etichetta era perfetta), ed economico (1,19 euro per 1 lt).
Alla faccia di tante marche altisonanti meno gustose e più costose… In fondo parliamo di soia e acqua, mica oro! 👿
Ma non finisce qui…
La cosa curiosa (a dir poco) è che il fattaccio pare premeditato: il marchio biologico infatti negli anni si è spostato perniciosamente dal fronte della confezione unitamente alla scritta bio ben in vista (2011), al lato (2013), e ora è sparito (2014)… 😕
Hai capito bene! Il logo biologico si sposta nel tempo (mentre il cliente si fidelizza) fino a sparire…
Non so da quanto tempo, essendo stata in Spagna per un po’… (ora rientro e non trovo più i miei “beni di conforto primari”, mi sa che mi conviene tornare a fare Downshifting alle Canarie! 😉 )
Ovviamente non è che io abbia fotografato la confezione del latte di soia nel tempo preparandomi ad uno scoop sensazionalistico, ma facendo delle ricerche…
1)
So per certo che nel 2008 (ne ho parlato nel Blog in un commento qui) il latte di Soia “Sole e Natura” era biologico con marchi e loghini ben in vista sul davanti della confezione…
2)
In rete ho trovato un sito con una foto del 2011 con il logo davanti (grazie a Cesi di magiedichicca66.wordpress.com/) quindi presumo che dal 2008 al 2011 la situazione sia rimasta immutata…
3)
poi ho trovato 2 recensioni del 2012 e 2013 con l’immagine della confezione intermedia con il logo biologico sul lato, (grazie all’articolo di Micmat di www.discountordie.org/2013/02/latte-soia-bioslym/ confermata da Blue74 su www.ciao.it/Soya_e_Natura_Latte_di_Soia_al_Gusto_Vaniglia__Opinione_1461180; inoltre su Youtube c’è una video-recensione di LuaNatura del 2013 (http://www.youtube.com/watch?v=gDCCMXR3HwM) che fa vedere chiaramente anche la lista degli ingredienti biologici.
4)
e infine (prova cogente!) nella Cucina da campo dell’Ecovillaggio di Wangeland dove siamo andati non appena rientrati dall’estero, c’erano ancora un paio di confezioni di latte comprate l’anno scorso con il logo bio laterale che – reduce dalla delusione all’Eurospin – ho questa volta prontamente fotografato. 😛
Che detective, eh? 😉
Ecco qui i risultati della mia “inchiesta amatoriale”:
E allora, dato che mi occupo di Autodifesa Alimentare ho deciso di contattare sia la Bioslym che la Eurospin per iscritto (e memore del detto “verba volant, scripta manent“), per conoscere la loro versione…
A entrambe le aziende ho inviato lo stesso messaggio.
Buongiorno,
vorrei sapere perché la linea “Soya e Natura” in vendita nei supermercati Eurospin che un tempo era biologica, adesso – misteriosamente – non lo è più. La confezione è identica, la foto della ragazza che degusta il latte anche, ma il logo bio si è spostato gradatamente dal fronte della confezione al lato e ora è spiacevolmente sparito…Così la maggior parte dei consumatori, fidelizzati da anni a un prodotto biologico, che ormai si fidano e non sono più abituati a controllare le etichette, continuano a comprare questo latte di soia allo stesso prezzo ignari che sia di minore qualità.
Lo trovo un po’ scorretto.
Attendo illuminanti spiegazioni.Grazie e cordiali saluti.
Una Cliente sconfortata e una Blogger dalla Redazione di Autodifesa Alimentare che vi sta dedicando un articolo.
La Bioslym mi ha risposto subito, l’Eurospin non ancora. 😕
Ecco la risposta.
Buongiorno,
le confermo che i prodotti a marchio “Soya e Natura” dal mese di gennaio gradualmente sono passati a uno standard non biologico.Siamo stati costretti a prendere questa decisione dal momento che il distributore – Eurospin – non è stato disponibile a un aumento dei prezzi di acquisto, e non era più sostenibile, per la nostra azienda, una vendita in perdita. Per salvaguardare comunque la qualità del prodotto fornito, e l’italianità della materia prima impiegata (sarebbe stato facile sistemare i conti utilizzando soia biologica di dubbia provenienza…) abbiamo optato per passare a prodotto non biologico. Quello che non è cambiato è l’elevata qualità che continua a caratterizzare i nostri prodotti.
Purtroppo non abbiamo potere di indirizzare le politiche commerciali dei nostri clienti e, come avrete certamente notato, nonostante i nostri sforzi per rimanere competitivi, dai punti vendita è sparita la bevanda di soia dolcificata con agave, la bevanda di soia naturale e la bevanda di riso; nel corso dell’anno probabilmente anche per gli altri prodotti verremo sostituiti a favore di altri fornitori… sono le regole del mercato e nostro malgrado le dobbiamo subire!
Cordialmente
Carlo Colletta – Wessanen.com
In effetti da quel che so il prezzo del prodotto è inchiodato dal 2008. Io sarei stata ben disposta ad un aumento… Anche perché non esiste latte di soia biologico a questo prezzo. Penso che sarebbe stato ancora ampiamente concorrenziale. 😕
Ad ogni modo, ciò non toglie che trovo scorretta questa transizione silenziosa… non tutti i consumatori si accorgeranno facilmente del cambio.
La lotta è dura…
Mentre alcuni Discount e Supermercati stanno aumentando la loro gamma Biologica (è il caso dell’INN’S e del Carrefour), pare ce ne siano altri che tolgono “di nascosto” il marchio bio ai loro prodotti.
Un altro inghippo della GDO portato alla luce dagli instancabili segugi di Autodifesa Alimentare? 😉
Non lo so, spero vivamente di sbagliarmi e che non ci sia malafede.
Chissà se riceverò una risposta dall’Eurospin?
In caso… prossimamente su questo Blog!
Nel frattempo vi invito a ricontrollare anche le etichette dei prodotti che comprate abitualmente…
Perché dubito che questo andazzo sia limitato ai prodotti a base di soia e ai prodotti in vendita nei discount.
Anzi, vi esorto a controllare e fotografare e mandarci le prove, così da poter fare un articolo su altri prodotti in cui il marchio bio sia misteriosamente andato in vacanza. 🙁
Credo che queste informazioni debbano circolare perché quando compriamo prodotti biologici stiamo dando fiducia al mercato… Non è giusto che oscuri motivi di marketing poco etico possano rendere vani i nostri sforzi.
Io amo comprare prodotti biologici, perché con il mio denaro desidero sostenere l’ambiente, la biodiversità e chi si comporta correttamente…
E certo non mi fa piacere comprare un prodotto che era bio e che invece non è più bio. 😯
Ma che facciamo, invece di evolvere… involviamo?
Invece di andare avanti, facciamo passi indietro?
Mi auguro che in un prossimo futuro TUTTI i prodotti in vendita siano sempre e solo BIO, con coltivazioni salutari e sostenibili per i consumatori e per la Natura.
Ma pare che no…
Come ovviare a questo mercato un po’ sordo?
Innanzitutto andiamo nei punti vendita e protestiamo.
Andiamo a dire a questi signori che siamo delusi del fatto che il prodotto tal di tali non sia più bio o non sia più disponibile…
Facciamoci sentire perché siamo noi che paghiamo, e scegliamo (e votiamo ogni volta che tiriamo fuori il portafoglio, ma questo l’ho già detto tante volte! 😉 )
E quando possibile Autoproduciamoci cibo sano, di qualità, a km zero!
Noi di AA cerchiamo sempre di promuovere l’Autoproduzione partendo da prodotti integrali e biologici (come i semi di soia, le mandorle, chicchi integrali di riso o avena per fare il latte vegetale) e scovando agevolazioni per i nostri lettori come la Soyabella, che trovi qui…)
In alternativa rivolgiamoci ai Coltivatori bio locali, ai Farmer’s Market, ai Gas, i Gruppi di Acquisto Solidali… Lasciamo la GDO come ultima spiaggia, ricordandoci di leggere sempre bene le etichette.
Che ne pensi?
Aspetto di conoscere la tua opinione e le tue scoperte per le quali ti ringrazio in anticipo.
E se ti piace questo articolo, aiutami a diffonderlo.
Un abbraccio dal cuore!
🙂
Viviana Taccione
Autrice, Coach & Trainer di Autodifesa Alimentare
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AGGIORNAMENTO del 1 Luglio 2014
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Ecco la seconda puntata dell’annosa vicenda, con l’illuminante risposta di Eurospin: https://www.autodifesalimentare.it/blog/eurospin-toglie-il-biologico-perche-crea-fondo-i-pesticidi-no
Sono solidale con il tuo commento a questo “fattaccio”. Posso comprendere le ciniche dinamiche di mercato che spesso, e anche più che spesso, ostacolano il progresso verso il salutare e l’ecosostenibile dei prodotti di consumo alimentare, ma non posso accettare la scorrettezza nei confronti dei consumatori. Come difenderci? Semplice, come abbiamo appreso durante i corsi di Autodifesalimentare dobbiamo sgranare gli occhi a dimensione extra-large quando andiamo ad approvvigionarci di prodotti commestibili al supermercato, e rigirare tra le mani le confezioni per verificare bene quello che compriamo!
Decisamente Michele, ogni giorno ce n’è una nuova… 🙁
In AA dicevamo che – senza stress – una volta trovata quella rosa di prodotti di cui potersi fidare, non è che si doveva stare ogni volta a controllare le etichette. Ma evidentemente NO. Meglio sempre “sgranare gli occhi”! 🙂
Credo sarebbe auspicabile una legge per cui se si fanno variazioni “importanti” nelle etichette di un prodotto, si dovrebbe innanzitutto fare una comunicazione al Ministero o chi per lui che controlla, e poi cambiare anche il Packaging per non rischiare di trarre in inganno il consumatore.
Insomma se una linea è bio non dovrebbe diventare non bio senza nessuna altra variazione.
Chiedo troppo? 😉
Grazie del tuo intervento e un caro saluto a tutti voi!
V. 🙂
Eccomi qua ti confermo che anche lo yogurt naturale della Sojasun, che se cerchi in rete vedi foto ancora con la scritta bio non lo è più; non ti so dire da quanto tempo sia sparito il marchietto bio, ma sta di fatto che è sparito.
Per quanto riguarda il latte sopra citato mi viene in mente un’altra cosa, la stessa ditta (ti confermerò la cosa) produce con altri marchi, nell’iper dove vado solitamente a far la spesa vengono venduti diversi latti vegetali a marchio iper prodotti dalla stessa ditta ed il prezzo è sopra i 2€. Mi viene solo da dire “CHE SCHIFO”!
Grazie ancora per il lavoro che fai!
Ciao Cesi, che mi dici? 🙁
Il fatto che anche la Sojasun non sia più bio mi colpisce molto!
Inizio a pensare che sia accaduto qualche cosa nel mercato della Soia, servirebbe un “infiltrato” per saperne di più…
Prezzi esorbitanti per qualche motivo? Magari campi contaminati da OGM che non si possono più dire bio? Non lo so, mi viene in mente di tutto… Ma lasciamo perdere le congetture e cerchiamo produttori ancora bio, certo ce ne sono ancora.
Per quanto riguarda l’azienda produttrice di “Soya e Natura” è normale che questo sia il loro prodotto di “primo prezzo” e che ne abbiano altri che costano un po’ di più. Praticamente tutte le grandi marche hanno prodotti che distribuiscono quasi a prezzo di costo ed altri su cui c’è maggiore ricarico con una differente distribuzione. D’altra parte è il mercato che lo richiede: fintanto che ci saranno persone che “per carità… non entrano nei Discount” (e altre che comprano le Ferrari 😉 ) l’offerta si adegua alla domanda… Nulla da dire su questo, ognuno è artefice del suo… portafoglio 😛 solo non mi piace che un prodotto diventi non bio senza cambiare completamente il packaging.
Un abbraccio e restiamo in contatto!
🙂
Cavolo, sono andata a guardare lo yogurt sojasun (che acquisto all’Esselunga) che avevo in frigo ed ho constatato che, in effetti, non ha più il marchio bio…..lo compro da anni……ma che nervoso essermi lasciata ingannare così… ora… fuori le antenne! Grazie Vivi!
Hai ragione, dalle “grandi marche” te lo aspetti ancora meno…
Grazie a te Lidia della condivisione e… passiamo parola!
:-*
A rieccomi l’altro giorno sono andata a fare la spesa e come promesso mi sono ricordata di controllare il latte…ma chissà come mai dal supermercato IPER dove vado quel latte di soia e di riso prodotto dalla ditta sudetta è sparito, nemmeno una confezione…mah! Riguarderò magari son solo finite le scorte!
Un abbraccio e a tutti dico occhi aperti 🙂
Per chi fosse interessato, alla Lidle io sto acquistando la bevanda di soya della Biotrend con marchio Bio al prezzo di € 0, 99. Maggiori informazioni al seguente link:
http://www.discountordie.org/2012/03/linea-biotrend-della-lidl/
Grazie della segnalazione Michele,
mi auguro di cuore che un marchio che si chiama “biotrend” rimanga Bio! 😉
Intanto la Sojasun mi ha confermato che il suo Bifidus bianco dal 2011 non è più bio!!!
Dal 2011… e siamo nel 2014! 🙁
Anche io Michele uso da sempre questo latte e….che Dio ce la mandi buona 😀
Pingback: La risposta di Eurospin: toglie il biologico perché crea il fondo (i pesticidi no!) | AutodifesAlimentare.it
Carissimi,
vi segnalo la seconda puntata dell’annosa vicenda, con l’illuminante risposta di Eurospin: https://www.autodifesalimentare.it/blog/eurospin-toglie-il-biologico-perche-crea-fondo-i-pesticidi-no
ottimo articolo
anche io compro da anni il latte di Eurospin, sapevo di questa vicenda ma ancora lo sto comprando perchè non ho avuto tempo e voglia di cercarne un altro
certo è stato molto deludente e credo che a breve farò un salto in qualche negozio bio – non facili da trovare nella mia zona – per cercare un altro marchio
tutto regolare, sono state scoperte truffe riguardo alla provenienza della materia prima, che è OGM quindi non certificabile come bio.
Grazie Ariella! 🙂
Ciao Diego, grazie del tuo intervento. Scusa ci puoi dire la fonte della tua notizia?
A quel che so la soia OGM non è consentita in Italia per alimentazione umana (è ammessa una contaminazione massima inferiore allo 0,9%) quindi forse ti riferisci a questo? Per altro faccio notare che ho scritto “per alimentazione umana”, infatti la maggior parte delle bestie di allevamento (o quasi) vengono alimentate con mangimi OGM, soprattutto mais e soia, anche per i prodotti DOP come ad esempio il parmigiano. 🙁 Un altro ottimo motivo per mangiare vegetale e scegliere solo alimenti bio.
Un caro saluto!
🙂
Amici Consumatori,
essendo stati qui menzionati, cogliamo l’occasione per poter parlare del nuovo assortimento di bevande vegetali a nostro marchio Sunny Nature, da poco più di un mese presente sugli scaffali dei punti vendita Eurospin.
1) Bevanda alla soia arricchita di calcio e vitamine
2) Bevanda di riso e soia BIO
3) Bevanda di riso BIO
4) Soia con orzo e malto
5) Soia a basso contenuto di grassi
6) Soia gusto Cacao
7) Soia gusto Vaniglia
Tutti sono arricchiti di plus che, a seconda del prodotto, vanno dal BIO, alla fonte di vitamine e proteine, calcio, fibre, ecc. La nostra scelta si è basata sull’ esigenza di molti clienti intolleranti al lattosio di avere un prodotto arricchito che sostituisca il latte vaccino e le relative proprietà.
Purtroppo talvolta questo tipo di ricetta può non essere compatibile con una materia prima biologica (es. una fonte di calcio di natura biologica può generare problemi di stabilità del prodotto). Ecco perchè in alcuni prodotti abbiamo abbandonato l’origine bio della materia prima!
Proprio in quest’ultimo aspetto è incappato il nostro precedente fornitore (che ha dato la risposta alquanto impropria, pubblicata su questo blog…) il quale, pur fornendoci prodotti tutti biologici, ha generato non poche anomalie qualitative che abbiamo dapprima ridotto – passando il prodotto dal bio al non bio- ed infine volutamente eliminato interrompendo definitivamente il rapporto di fornitura… Gli aspetti economici da esso sollevati sono pertanto chiaramente errati e fuorvianti: la nostra azienda infatti si sta facendo oggi carico di distribuire un prodotto più costoso di prima con una ricetta costruita seguendo quanto fatto dalle marche leader di mercato e cercando di offrire il miglior rapporto qualità/prezzo per i propri clienti. Vi invitiamo a provare tutta la nuova linea di bevande Sunny Nature che conferma il nostro impegno costante nel miglioramento qualitativo dei prodotti.
Eurospin Italia Spa
Gentile ufficio Marketing della Eurospin,
vi ringraziamo del vostro intervento in questo blog, e vi segnaliamo che abbiamo già risposto ad una vostra mail che ci avete mandato tempo fa in questo articolo qui:
https://www.autodifesalimentare.it/blog/eurospin-toglie-il-biologico-perche-crea-fondo-i-pesticidi-no
La tesi che i prodotti biologici non siano “stabili” o che creino problemi di fondo (mentre i pesticidi pare galleggino meglio!? 🙂 ) ci sembra tutt’ora alquanto arrampicata sugli specchi…
Il fatto che i prodotti biologici a marchio Bioslym che avete commercializzato dal 2008 al 2013 abbiano avute “anomalie qualitative” (e voi ce li avete venduti per 5 anni? mah! 🙁 ) ci sembra oltremodo strano, anche perché ci piacevano molto (non solo a noi!) sia a livello di etichetta che di sapore…
Resta comunque innegabile che:
La transizione dal bio al non bio è avvenuta in sordina e in modo a dir poco “equivoco” (questo certamente non solo per causa vostra ma per un accordo con la Bioslym che ha accettato di togliere il marchio bio dal prodotto… ma siete voi che li avete comprati e messi in vendita nella vostra catena di negozi creando confusione verso consumatori fidelizzati),
Resta comunque innegabile che:
Al momento non offriate più un latte di soia bio (nè soia bio aromatizzato al cioccolato, vaniglia o agave), e i vostri nuovi latti vegetali non hanno un’etichetta valida come prima, come ha fatto giustamente notare un altro lettore – Matteo – in fondo all’articolo già citato ( https://www.autodifesalimentare.it/blog/eurospin-toglie-il-biologico-perche-crea-fondo-i-pesticidi-no )
Personalmente sono del parere che i pesticidi che avvelenano i nostri cibi e l’ambiente non possano essere compensati da qualche vitamina… E comunque prima la vostra offerta comprendeva sia il biologico che le vitamine.
Infine la decisione di uniformarsi al mercato, avvalora solo il fatto che il mercato – ultimamente – tenda ad offrire prodotti sempre più scadenti… E purtroppo questo non può essere una valida giustificazione. Ne parlavo proprio ieri sera durante una conferenza con i nostri allievi: dobbiamo ritrovare la qualità.
Ma si può sempre migliorare, e invertire il trend!
Soprattutto perché i Consumatori – come vedete – sono sempre più preparati, attenti e sensibili. 😉
Certi che farete del vostro meglio, vi ringrazio ancora per la vostra nuova risposta, vi invio un “in bocca al lupo” e i miei più cordiali saluti.
🙂
Viviana Taccione
concordo con l’articolo.
Qualcuno sa dove poter ritrovare il latte soia e riso della soya e natura? (quello bio, confezione bianca con la ragazza davanti)
io fino a un mese fa lo trovavo ancora all’eurospin (biologico).
ora (e scoperto qua il “perchè”) non c’è +, ne ho provati tantissimi altri(praticamente tutti), bio e non, di soia, riso, malto ectect ma nessuno si avvicina neanche lontanamente all’ottimo sapore di quel latte soia e riso…
spero mi rispondiate perchè davvero è un mese che non so + cosa mangiare a colazione ogni giorno…
aggiungo, per rispondere all’utente eurospin, che io quelle bevande che elenca le ho provate TUTTE, ed hanno secondo me un sapore improponibile (non si riescono proprio a buttare giù insomma…)
mi sono chiesto tante volte come mai quel latte soia e riso della soya e natura fosse cosi tanto di buon sapore, e cosi diverso rispetto a tutti gli altri, dalla lista degli ingredienti, a parte forse una minore quantità di riso e soia (e/o forse migliore qualità) il buon sapore non so se si debba attribuire o all’olio di girasole (che in verità bene non fa, anche se cmq era in quantità <5%)o a quel'alga che dava il calcio, voi che dite?
Ciao Giacomo,
chiedi direttamente alla Bioslym, se in tanti lo chiediamo magari qualcosa accade…
In bocca al lupo e… Tienici informati! 😀
ho chiesto… e mi hanno risposto che dalla primavera 2014 il prodotto è passato da bio a convenzionale, che l’eurospin ha cambiato fornitore, e che posso optare per La linea “buon per te” all’auchan (che il + vicino è a + di 100km…) 🙁
Non ti disperare, Giacomo…
Che devo dire io che l’unico che non fanno più bio è proprio quello soia e cioccolato? 🙁
Invece ti devo dare una bella notizia: quando mi sono informata ai tempi di questo articolo ho scoperto che vendono a Gruppi di Acquisto e Privati con un minimo 5 cartoni. Direi che o ti fai una scorta, o passi la voce in famiglia… potresti aver risolto. 😉
Ciaoooo! 🙂
da anni bevevo il latte di soia al cioccolato per motivi di intolleranza e perchè mi piaceva. Ora chiedo ..qualcuno sa quale catena di supermercato ha acquistato Soya e Natura? O è stato ritirato dalla circolazione? Grazie
Ciao Lucia, grazie per al tua domanda. 🙂
Ti ricordo che la linea Soya e Natura comunque NON è più biologica.
La BioSlym mi conferma che non è più in vendita negli Eurospin e mi scrive “abbiamo deciso di continuare a vendere la linea Soya & Natura; ad oggi la trova in alcuni supermercati del veronese, nei Famila del Piemonte (Riso e soiavaniglia) e a breve in una nota catena nazionale di ipermercati (verifichi ai primi di novembre sul nostro sito, dove comunicheremo le info aggiornate). Inoltre stiamo approntando un listino privati/gruppi di acquisto con scaglioni di 5-10-20 cartoni per i consumatori che si rivolgono direttamente a noi per acquistare il prodotto.”
La Stessa azienda comunque ha una marca di prodotti biologici, praticamente la linea SOYA e NATURA bio di un tempo, ma con un altro nome. Controlla sul loro sito. Adesso fate voi… Direi che non sta a me mettermi a “promuovere” i loro prodotti visto lo scherzetto che comunque hanno fatto e visto che per di più ancora non hanno deciso di rifare il latte di soia al cioccolato biologico! 😉
Ciao e continua a seguirci (perché gli SCOOP sono tanti, milioni di milioni, che dire del “formaggio alla capra?” https://www.autodifesalimentare.it/blog/etichetta-del-formaggio-alla-capra)!!!
😀
Ho consumato quantità industriali di latte di soia con agave della “Soya e Natura” ed il latte di riso della marca in questione era per me l’unico accettabile sul mercato senza retrogusti di olio rancido o chissà cos’altro che puntualmente rovinavano il risultato dei miei desserts fatti in casa….compreso il latte di riso della linea “Sunny Nature” che trovo abbia un sapore improponibile (e l’opinione non è soggettiva,visto che nessuno,in famiglia,è riuscito a mandarlo giù!). A luglio,ormai rassegnata dopo le mille richieste di chiarimento disattese rivolte all’Eurospin, mi sono decisa anch’io a chiamare direttamente la Bioslym, la quale ha fornito le solite confuse spiegazioni giocando a scaricabarile con la catena suddetta….ed offrendomi la possibilità di acquistare dei colli….
Devo ammettere che sto valutando l’acquisto,poichè non sono per niente soddisfatta dalle bevande di riso di tutte le altre ditte provate…ma se penso che avrei volentieri continuato ad acquistare gli ottimi prodotti Bioslym anche a prezzo maggiorato presso l’Eurospin….mi viene una gran rabbia!!!
Pingback: Linea biologica del Discount IN's in aumento - AutodifesAlimentare | AutodifesAlimentare.it
Pingback: Tu quoque Galbusera, mi cadi sull’olio di palma… | AutodifesAlimentare.it
Buongiorno,
mi unisco in ritardo a questa conversazione per il fatto che ancora oggi non ho trovato un degno sostituto al quella meravigliosa bevanda di Soya e Vaniglia che acquistavo all’Eurospin che tanto mi piaceva e tanto leniva i disagi di una leggera intolleranza al lattosio in quanto lo consumavo sia riscaldato con un goccino di caffè al mattino, da solo, fresco sia solo che con un’aggiunta di succo di pera… insomma ancora oggi vivo questo piccolo disagio….
Scusate se sembrerò blasfemo, ma la questione del biologico per me era un valore aggiunto meno importante del gusto e del prezzo. E’ logico che la biologicità né faceva una prodotto perfetto.
Per l’utente Eurospin: ” Sarei stato disposto a spendere molto di più, almeno fino a € 1,70 a confezione per una bevanda del genere e penso che il mio sia pensiero condivisibile da molte persone. Penso che la vostra scelta commerciale non sia stata azzeccata in quanto i prodotti ora proposti hanno un sapore orrendo e per quanto mi riguarda avete perso un cliente sia per la bevanda che per altri prodotti acquistati solo perché ero lì per prendere la bevanda alla soya.
Per tutti gli altri utenti e i gestori di questo sito che ringrazio per l’attività che svolgono in merito ai prodotti alimentari, chiedo cortesemente se mi possono indicare una modalità di acquisto di questo prodotto…
Grazie
Gigi.
Ciao Gigi, sei il benvenuto nel blog di Autodifesa Alimentare! 😀
Nel mio commento precedente avevo risposto a questa tua domanda: se contatti l’azienda produttrice puoi farti dire dove si trovano in vendita al momento (vedi anche il loro sito) o puoi acquistare come gruppo di acquisto 5 cartoni di prodotto. Ti fai un po’ di scorta ma puoi dividere con amici e parenti.
Io personalmente mi sono tolta il vizio del latte al cacao… meglio così! E in effetti, come te, non ho più molta necessità di passare all’Eurospin.
E quando serve un po’ di latte vegetale sono passata al latte di avena bio che trovo al Carrefour sotto casa (quando non vado da Natura sì che però non è vicino), tutto sommato niente male! 😉
Ciao,
Ho trovato Soya e Natura alla Vaniglia ad Auchan, ma le composizioni sono diverse, circa il 2% di soia in meno, zucchero bianco invece di zucchero di canna etc. il sapore è simile ma punto ad avere il Bjorg che come composizione è uguale al precedente che vendevano ad eurospin, mi hanno detto loro stessi che lo posso trovare nei supermercati PAM o Sidis, devo verificare in zona.
Come funziona il gruppo d’acquisto?
Gentile Viviana, forse sarà un refuso…
parla a tratti di latte di soia della Sole e Natura…
Sono un consumatore di alimenti bio. Ho acquistato pochi giorni fa il latte di soia Sole e Natura (anche con succo d’agave) e continua ad avere il logo europeo del bio sul fronte della confezione.
Potrebbe chiarire la cosa per una corretta informazione? Grazie mille Anna
Gentile Anna,
scusi il ritardo ma il commento era finito nello spam. Non mi riferivo alla linea “Sole e natura”, ma a quella “Soya e natura” come vede nella vecchia etichetta pubblicata. Cosa confermata anche dalla stessa azienda, se legge con attenzione la risposta pubblicata nell’articolo.
Purtroppo anche avere due linee con marchi simili crea confusione nei consumatori.
Cordiali saluti!
🙂
hahaha e chissà quante cose simili e peggiori ci sono..
è sempre un bene saper una cosa specifica, nel dettaglio; d’altra parte per un altro punto di vista io rimango sempre fieramente pessimista sulla qualità di qualsiasi prodotto, sempre e comunque. I problemi posson esser infiniti, a partire dalla “semplice” (?) raccolta, nel caso fossero ortaggi. Di “cose schifose” insomma ce ne possono essere tranquillamente a migliaia, e finché si vive in una schifosocieteà del genere è inevitabile.
O hai una fattoria e controlli tutto tu (eccetto le piogge :D), altrimenti lo sterco del mondo da qualche parte ti finisce nel piatto
Buongiorno, grazie del feedback “A”…
Abbiamo approvato il tuo commento perché è comunque espressione di un’opinione e in questo blog diamo spazio a tutti, ma devo dirti che seppure comprensibile, non sono d’accordo con il tuo pessimismo che relega agli altri la responsabilità di quello che accade intorno a noi. Possiamo fare molto, sempre, innanzitutto prendendoci proprio la responsabilità di quello che come esseri umani abbiamo contribuito a creare. Oppure tu, “A”, non vai in macchina, non usi detersivi o detergenti o cosmetici che non siano 100% biodegradabili, non usi buste di plastica o contenitori inquinanti, non compri oggetti che non siano 100% compostabili, non hai un cellulare di nuova generazione o semplicemente abiti colorati con la chimica? Noi siamo il mondo intorno a noi. Come noi siamo il traffico e lo smog. Già fare l’orto, piantare alberi, evitare cibi confezionati e junk food, scegliere alimenti vegetali, biologici a km zero sarebbe una mano santa per l’ambiente e per la salute di tutti. Questo è lo scopo di Autodifesa Alimentare. Aiutare le persone a migliorare la nutrizione facendo scelte consapevoli salvaguardando l’ambiente e la vita. Basta mettersi in moto.
E in ogni caso… penso che tu non debba sentirti troppo a tuo agio con questo tuo pensare, altrimenti o non avresti scelto di restare anonimo, oppure non avresti scelto di mettere una email falsa. Che ne dici?
Auguri per tutto! 🙂
bevo il latte di riso sunny nature e, seppur un po’ troppo dolce, a me piace. La scritta bio campeggia ben in vista su ogni lato, non contiene zucchero aggiunto ed è fatto con olio di riso. Ho scattato le foto, non si sa mai! Al di là del gusto personale, come trovate questa bevanda, è “sana”?
Ciao Francesca, grazie del tuo commento. 🙂
C’è da vedere cosa c’è scritto in etichetta. Se ci scrivi tutti gli ingredienti così come li trovi scritti sulla confezione…
Certo è “sana” nei limiti di tutte le bevande preparate a livello industriale.
Niente a che vedere con un bel latte vegetale fatto in casa preparato o da semi biologici di soia, o da chicchi di avena, o da mandorle biologiche, o da riso integrale biologico… 😉 Preparare il latte bio in casa è più semplice di quanto si pensi, puoi vedere con i tuoi occhi la materia prima (anche nel bio c’è qualità e qualità) e costa molto meno, con il vantaggio di non inquinare con packaging inutili…
Un caro saluto,
🙂
Certo, ecco gli ingredienti: acqua, riso biologico (17%), olio di riso, sale. Mi piacerebbe provare un latte di riso integrale, ne esistono di già pronti? Non mi pare di averne mai visti
Gli ingredienti sembra vadano bene. Per altre marche di latte di riso integrale non ti saprei dire, il latte di riso lo trovo troppo dolce e quindi non ho grande esperienza, preferisco quello di avena, di soia o di sesamo (quest’ultimo raw fatto in casa). 😉
Immagino comunque che i latti vegetali di riso siano fatti per lo più con riso raffinato (magari non necessariamente con tutti e 5 i passaggi: sbramato, sbiancato, spazzolato, lucidato, e brillato come il riso bianco da portare in tavola 🙁 ) e come saprai, non solo nel processo di raffinazione dei nutrienti si perdono, ma si tratta di un passaggio di lavorazione meccanico in più!
Ancora meglio sarebbe un latte a base di riso integrale germogliato (un cereale raffinato non è più in grado di germogliare, un riso che germoglia è ancora “vivo”)… Guardando in Internet ho trovato un latte di riso del BAULE VOLANTE si chiama BEVOBÌ ed è a base di RISO INTEGRALE GERMOGLIATO BIO. Questi gli ingredienti: Acqua, Bio SuRice (riso integrale germogliato) 15%, olio di girasole bio, sale marino…
Mai assaggiato però! 🙂
Perché non ti scarichi gratis la prima lezione del corso di Autodifesa Alimentare? Si chiama: “I 4 Nemici e la temibile Sissite” e la trovi qui sia in Ebook che in mp3: https://www.autodifesalimentare.it/corso-nutrizione.php
Alla prossima!!!
🙂
Buon giorno,
sono un consumatore di latte di soya Sunny Nature dell’Eurospin da circa tre anni: per questioni dietetiche ho abbandonato il latte di mucche. Oltre al fatto che misteriosamente è sparita lla scritta bio, da quest’anno ho trovato una variante nelle confezioni. In pratica hanno messo un tappino sotto il tappo per sigillare il prodotto e la confezione è diventata misteriosamente trapezioidale subendo un lieve abbassamento verso il tappo. Ciò non so se è dovuto ad un problema di confezionamento o di produzione ma credo (non ho le prove) che la quantità di prodottosia lievemente calata di una decina di gr. o cl.. Inoltre da circa un mese è sparita dagli scaffali la bevanda alla soia con orzo e malto.di cui io e la mia famiglia siamo consumatori.
Alla richiesta di una spiegazione al personale Eurospin, questi non hanno saputo rispondere.
Devo dire che da qualche anno in Eurospin succedono strane cose: tempo fa hanno ritirato dagli scaffali un tipo di pesce surgelato, qualche mese fa hanno ritirato dei pomodori in scatola e qualcos’altro che ora non mi viene in mente. Tutto ciò contribuisce a farmi allontanare dal suddetto discount, tanto in zona ce ne sono altri come il Penny, il Lidl, ecc..
Buongiorno Angelo, grazie per il tuo messaggio.
E’ normale che le linee di prodotti e/o i packaging cambino in base alle richieste del mercato… Certo può non piacerci se siamo affezionati a certi prodotti, però succede e non necessariamente perché ci sia nulla di strano dietro.
Se ci sono cambiamenti nella confezione e nella quantità del prodotto, il contenuto viene sempre per legge indicato in etichetta. Invece di 1 kg, 750 gr etc… Se la confezione continua ad avere scritto 1 lt difficile che sia meno, comunque se hai questa sensazione, puoi controllare tu stesso misurando la quantità di latte tramite una brocca graduata.
La cosa grave – come nell’articolo qui sopra – accade quando si cambia la qualità di un ingrediente sostanziale (sostituendo l’olio di oliva con il grasso di palma, o un ingrediente bio con il non bio) in un prodotto cui i consumatori siano abituati senza modificare in alcun modo la confezione.
Ad ogni modo la cosa migliore sarebbe rivolgersi a fattorie biologiche della zona e fare la spesa di cibi freschi, non confezionati, a km zero, senza chimica, conservanti e packaging inutili. Il latte di soia ad esempio si prepara in casa in pochissimo tempo partendo da semi di soia biologici secchi: e con l’Okara – cioè i semi spremuti che avanzano – ci si preparano ottime polpette – e in questo modo, oltre ad essere sicuro di quello che mangi, spendi molto meno!
Un caro saluto!
🙂
Buonasera, io è da sabato che bevo la bevanda alla soia di Eurospin (perchè da poco ho scoperto che non digerisco il latte…) ed ho trovato, per ora, quello al cacao stupendo; ma bando alle ciance, mi dispiace sapere che facciano questi cambi così, in silenzio e senza avvertire il cliente, però ormai, secondo me, il prodotto biologico non esiste più.
Magari mi sbaglio, ma la coltivazione biologica non prevede l’uso di pesticidi ed in generale sostanze chimiche per la coltivazione delle piante, che poi verranno anche usate per l’alimentazione animale e bla bla bla, ma data l’elevatà “schifezza” che gira liberamente nell’aria (scarti di industrie, scarichi di auto, scarichi di aerei e così via…) purtroppo, sempre secondo la mia opinione, se non si usano pesticidi durante la coltivazione, i prodotti assorbono comunque le schifezze che posso anche essere nocive, perciò tanto biologiche non sono. Amenochè si coltivano in serre sigillate, cosa che purtroppo non avviene.
poi oh, opinione mia…
Condivido in parte le tue preoccupazioni Sara, ma da qualche parte si deve pur iniziare, ed è meglio prodotti senza pesticidi che quelli con i pesticidi. E ad ogni modo, noi dobbiamo premiare con il nostro denaro, chi cerca di migliorare questo mondo e si impegna a non inquinarlo oltre. “Comprare significa votare”, non mi stancherò mai di ripeterlo, e io voto per chi non usa veleni! 😉
Buongiorno a tutti,il post è vecchio ma visto che quando lo reperito consumavo volentieri il latte di soya in questione mi sento chiamata in chiamata in causa.
Non è vero che l’azienda ha tolto il simbolo della certificazione di nascosto. Lo ricordo perfettamente,quando presi la confezione trovai scritto che l’azienda si scusava ma non potendo sostenere più i costi che le certificazioni implicano,avrebbero tolto il bollino seppur mantenendo lo stesso standard qualitativo. Ho trovato la loro onestà ammirevole e infatti ho continuato a comprare i loro prodotti finché ho potuto. Non vorrei venir fraintesa ma è vero,c’è chi vuol fregarci ma altri rispettano il loro lavoro e i loro clienti in egual misura. Quest’azienda ne è l’esempio.
Ciao Cat, molto interessante il tuo commento! 🙂
Noi non abbiamo trovato nessuna dicitura, se mi dici che qualche giorno l’azienda ha scritto questo messaggio sulle confezioni, non posso che crederti, ma fatto sta che molti clienti affezionati invece l’hanno perso, come me, dunque non l’hanno saputo e hanno continuato a comprare per un po’ un prodotto diverso a livello di qualità, con la stessa identica confezione, salvo il logo biologico.
Correttezza sarebbe stata cambiare la confezione.
E poi scusami, ma che significa: “l’azienda si scusava ma non potendo sostenere più i costi che le certificazioni implicano, avrebbero tolto il bollino seppur mantenendo lo stesso standard qualitativo”?
Capisci bene che non si può mantenere lo stesso standard qualitativo “famo a fidasse” come si dice a Roma. Fosse l’azienda agricola sotto casa, uno conoscendo e andando di persona si potrebbe anche fidare, e magari non usano nessun tipo di prodotti chimici, neanche quelli consentiti in agricoltura bio, ma trattandosi di quantità ingenti di soia, o la compri da aziende con la certificazione bio o non la compri bio… Loro mica sono produttori di soia, loro producono latte dalla soia. E quindi dovremmo fidarci anche della buonafede dei loro fornitori non bio che comunque “coltivano bio”? Mi sembra difficile.
Resta il fatto che a me – che ho contattato direttamente l’azienda, e in via ufficiale, dato che gli ho anche mandato l’articolo – non hanno risposto nulla del genere. Hanno detto che il biologico “faceva il fondo”. E che quindi non avrebbero più usato prodotti biologici. Potevano mandarmi la foto del cartone con l’avviso, potevano provare a spiegare la situazione. Invece no.
Al giorno d’oggi fidarsi è bene, non fidarsi è meglio! 😉
Da tempo compro la soia “Isola bio” o “Vivi bio” e mi trovo molto bene. Tanto poi ci metto il cacao… 😉
Grazie per lo scambio di idee!
🙂