Durante il corso di Autodifesalimentare, si è parlato anche dell’argomento “gli zuccheri: semplici e complessi”. Due paroline che spesso lasciano indifferenti i più all’ascolto. E’ una materia che mi incuriosisce molto e che voglio studiare e parlarne con cognizione di causa.
Anzi, tramite questo utilissimo Blog, invito tutti voi a parlarne spesso proprio per familiarizzare al massimo con termini, concetti e meccanismi metabolici. In effetti è molto importante per il benessere fisico riconoscere la differenza fra zuccheri o glucidi semplici e zuccheri o glucidi complessi.
L’abuso di zuccheri o glucidi semplici causa tantissimi disturbi al nostro organismo, eppure risultano ancora i più largamente consumati nell’alimentazione quotidiana, come è stato spiegato in diretta dai Coach durante il corso, 100 anni fa il consumo pro capite annuo di questo tipo di zuccheri ammontava a poco meno di 5 kg all’anno mentre già negli anni 70 era di 60 kg!!! Figuriamoci oggi!!! 😕
Tutti ignoranti perché inconsapevoli o tutti ignoranti perché incoscienti? 😕
Penso ci sia davvero ancora molto da fare per quanto riguarda l’informazione anzi, l’informazione dilaga, manca la volontà di assimilare l’informazione!
Nel mio piccolo indico alcune informazioni basilari utili per chi, come me, voglia cominciare a “conoscere” gli zuccheri, e per fare questo, visto che non ho titoli accademici specifici, attingo da libri di cui ho fatto provvista nella mia personale libreria.
Dal libro “Mangiare e guarire” del dottor Andrei Dracea:
“ i glucidi devono rappresentare dal 50 al 55% del totale calorico quotidiano, tenendo presente che l’apporto di glucidi semplici (rapidi) non deve superare del 10% il fabbisogno energetico quotidiano.”
Considerando che gli zuccheri rapidi, in parole povere sono quelli che arrecano danni, li troviamo molto a portata di mano, senza dimenticare lo zucchero nascosto nei biscotti o in altri prodotti industriali come i conservanti o il prosciutto oppure la maionese in tubetto, è bene rivolgere la nostra attenzione agli zuccheri complessi (lenti) che forniscono un’energia ripartita nell’arco dell’intera giornata, assicurandoci così il carburante giusto per fare funzionare bene la nostra “macchina organica”!
A questo punto mi piacerebbe mantenere vivo questo argomento e individuare, oltre all’elenco dell’indice glicemico illustrato durante la prima lezione di Autodifesa Alimentare, altri alimenti che contengono i due tipi di zuccheri: rapidi e lenti, relativi effetti sull’organismo umano ecc..
Cosa ne dite? Si può fare?
Ciao! Nuccia 🙂
Carisssimi,
trovo i vostri articoli molto interessanti e
utili al mio lavoro. Spero di trovare il tempo
per partecipare ad un vostro corso. Grazie
Cari saluti Carla Carlini
I corsi sono così ben programmati e organizzati, e avvincenti, che diventa davvero impossibile non avere quel po’ di tempo da dedicare…