La terza lezione del Corso di Autodifesa Alimentare è stata forse quella che più mi è piaciuta finora. Perchè mi ha permesso di conoscere a fondo tutte le strategie nutrizionali di cui avevo già sentito parlare, pur non avendole approfondite, ma soprattutto perchè mi ha dato spunti di riflessione per migliorare il mio stile di vita, anche combinando le varie filosofie in materia.
E poi, come viene giustamente ribadito più volte, “tutto torna”: quando si arriva a prendere coscienza delle radici dei problemi e li si affronta, le soluzioni non possono che combaciare, o quantomeno avvicinarsi notevolmente. Questo a riconferma del fatto che la strada è quella giusta.
In diversi anni di approfondimenti avevo già avuto modo di conoscere e temere i cosiddetti veleni bianchi: primo tra tutti lo zucchero, che è stato probabilmente quello “grazie ” al quale ho iniziato a pormi seriamente domande e a cambiare la mia alimentazione.
Sugar Blues di W. Dufty è stata per molto tempo la mia guida in questo senso. Dopo anni che non utilizzo più zucchero bianco, preferendo l’uso di sostituti quali succo d’agave o zucchero grezzo (se non posso farne proprio a meno), ancora resto sbalordita quando, come mi è capitato pochi giorni fa, esamino alcune confezioni di zucchero al supermercato (sperando sempre di imbattermi in uno che sia veramente integrale e bio!) e me ne viene in mano una, di una nota marca, sulla quale è stampata a caratteri cubitali la frase “Lo zucchero è vita!“, che poi mi ricorda tanto quella “Lo zucchero fa bene al cervello” di tanti anni fa.
Ora, come ancora sia lecito e legale asserire che ci sia vita in qualcosa di totalmente morto e nocivo come lo zucchero bianco, proprio non lo so e non riesco a digerirlo (tanto per stare in tema 🙂 ).
Eliminato il bianco, che pur tanto mi piace come colore ma non in cucina, ammetto di fare largo uso di alimenti integrali, ma che avevo ancora diversi dubbi legati alla differenza tra “perlato“, “decorticato“, etc. In questo ho trovato estremamente utile la spiegazione relativa alle diverse tipologie di cereali e affini.
Ho imparato come sia importante attingere direttamente alla materia prima, fresca e viva per quanto possibile. Ho scoperto il mondo dei germogli, che ho già inziato a sperimentare con entusiasmo e soddisfazione 🙂
Ciò che trovo straordinario, comunque, resta proprio la comparazione delle principali filosofie nutrizionali, in una forma così pratica e comprensibile che non si può non appassionarsene.
Nel mio piccolo posso solo testimoniare come ho notato veramente una correlazione tra cibo compatibile e gruppi sanguigni, sia in me che nei familiari e conoscenti. Qualcosa di vero ci deve essere, no?!?
Ho capito che il costo del cibo di cui ci nutriamo ( in termini sia di salute personale che ecologici) è troppo elevato per non indurci a fermarci a riflettere. C’è chi lo fa prima, chi dopo, ognuno in base alla propria esperienza di vita, ma credo sia importante per tutti farlo, anche solo per una vera scelta consapevole.
La vita non è lo zucchero bianco e tutto il cibo spazzatura che viene spacciato per nutriente quando di nutritivo non ha nulla, ma la consapevolezza di quello che si fa ogni giorno per se stessi e il modo pratico in cui lo si fa.
Per finire un mea culpa: ok lo ammetto ho il microonde e l’ho sempre trovato utile per scongelare velocemente e riscaldare qualche piatto occasionalmente. Non ci ho mai cucinato seriamente, perchè non del tutto convinta, ma la sua praticità mi ha impedito di approfondire veramente la questione come avrei voluto. Prometto che porrò rimedio 🙂
Un abbraccio affettuoso
Brava Lara, stai facendo grandi progressi, si vede che stai sfruttando appieno la potenza di questo programma… E se ti è piaciuta la terza lezione, vedrai la quarta! 😉
Un abbraccio e continua così!
🙂