Tra le diverse Filosofie Nutrizionali che spieghiamo al Corso di Nutrizione e Autodifesa Alimentare, parliamo ovviamente di impatto ambientale e di cucina Vegetariana e Vegana.
La cucina vegetale, se ben bilanciata, assicura tutti i micro e macro nutrienti che servono per vivere una vita sana e previene molte patologie causate da una sconsiderata dieta onnivora.
Lo asseriscono ormai tutti i medici informati (quelli non pagati dalle Lobby della salsiccia e del provolone, ovviamente 😉 ) anche perché dopo l’immensa mole di studi presentati del Dr. Colin T. Campbell c’è davvero poco da aggiungere…
E – novità – ora lo sostiene anche la Nasa Americana, da sempre in prima fila per fornire ai propri astronauti dei cibi che non solo siano super sani, ma che permettano anche la produzione di una ottimale energia cellulare.
Non per niente i migliori shake liofilizzati e integratori nutrizionali sono utilizzati dalla Nasa per le loro missioni spaziali…
E adesso la Nasa sta studiando dei Menù Vegan e un orto idroponico per la prossima spedizione di 2 anni e mezzo su Marte!
Ecco la notizia divulgata dalla SSNV:
13/11/12 – Mentre ci sono ancora medici (sempre meno) che discettano se sia possibile o no essere vegani… su questa Terra, gli scienziati della Nasa preparano un menu vegan per gli astronauti che andranno…. su Marte nel 2030. (…)
Un team coordinato dalla scienziata Maya Cooper (ricercatrice presso la Lockheed Martin e capo del progetto per il nuovo menu vegan) dovrà definire un menu che andrà ad alimentare 6-8 astronauti i quali rimarranno in missione per due anni e mezzo (sei mesi di viaggio verso Marte, 18 mesi di permanenza sul pianeta rosso, e altri sei mesi di viaggio di ritorno verso la Terra)
Circa 100 ricette vegane sono state selezionate, in base alla loro adattabilità alla realizzazione nello spazio, dopo la consultazione di numerosi libri di cucina vegan.
Verranno poi preparate e successivamente liofilizzate, garantendo così alle porzioni una durata minima stimata in 2 anni.
La squadra di Cooper ha perciò scaricato carne, uova e latte considerando che sono troppo difficili da utilizzare in un viaggio così lungo.Il menu deve non solo essere sano e nutriente, ma fornire abbastanza varietà e sapore.
Comprende cibo come tofu e noci, la classica pizza al pomodoro e la ‘thai pizza’ una pizza thailandese che non ha il formaggio, ma è farcita con carote, peperoni rossi, funghi, scalogno, arachidi e una salsa piccante fatta in casa.
I ricercatori stanno anche lavorando sul concetto di una “serra marziana “, che permetterebbe agli astronauti di coltivare le verdure per preparare i pasti essi stessi cucinare.
Grazie alla sostituzione del normale terriccio con una soluzione di acqua unita a sali minerali gli astronauti potranno dare vita ad un “giardino idroponico”, così da garantirsi l’approvvigionamento di frutta e verdura con cui integrare i cibi preconfezionati e variare il loro menu.
“Questo menu è vantaggioso in quanto permette agli astronauti di avere effettivamente le piante vive che stanno crescendo“, dice Maya Cooper. “Ha un ottimale apporto di nutrienti a base di frutta e verdura fresca”.
Fonte: http://www.societavegetariana.org/site/modules/news/article.php?storyid=351
Davvero molto interessante….mi incuriosisce molto ‘sta cosa, specie il giardino idroponico 🙂 e se lo fanno alla Nasa, si può stare tranquilli, no?! 🙂
….comunque vorrei provare a fare la pizza thai!!! 🙂 🙂
baci:-)