Sperando che nessuno degli Allievi Wellness Angels del nostro Corso di Nutrizione e Autodifesa Alimentare abbia ancora in dispensa un prodotto così, praticamente… zucchero al cioccolato…
Segnalo una notizia che sta girando vorticosamente nel web sul ritiro di alcuni lotti per contaminazione di salmonella!
Notizia che merita un posto di onore nella sezione “Frodi, allarmi e allarmismi” oltre che (vedremo perché) nella sezione “Etichette, additivi, OGM…“! 🙂
E’ un ALLARMISMO, almeno qui in Italia…
(Anche se posso comprendere perché la notizia stia girando tradotta su tutti i Social del mondo), dal momento che si tratta del ritiro di un prodotto in vendita nel mercato americano. Infatti l’ingrediente incriminato per rischio salmonella è il “carbonato di calcio” presente nell’etichetta statunitense ma non qui da noi.
Ma prima di lasciarvi alla citazione allarmistica…
L’occasione è troppo ghiotta per non leggere insieme a voi l’etichetta di questo prodotto…
Consideratela un’aggiunta al corso di Autodifesa Alimentare – The Final.
Allora… Ingredienti:
zucchero, cacao magro 19,5%, destrosio, emulsionante lecitine -di soia-, vitamine (tiamina, niacina, acido pantotenico, B6, folacina, C, D), minerali (magnesio carbonato, ferro pirofosfato), sale, cannella, aromi.
Sorvolando sulla dicitura “aromi” dietro cui può esserci di tutto…
Sorvolando sulla “codona di paglia” che porta a indicare solo la percentuale del secondo ingrediente – il cacao magro – che comunque di per sé non è che sia “una mano santa“… 😕
Lo zucchero è il primo ingrediente 🙁 – su questo c’è poco da aggiungere – ma il destrosio, al terzo posto, è peggio che “zucchero” dal punto di vista della glicemia, anche se in un certo senso più naturale del saccarosio.
In ogni caso se il vostro bambino schizza come una pallina da ping pong dopo questa “salutare” merenda a base di latte (e sul latte non credo di dover aggiungere nulla a quanto già pubblicato nell’Ebook “L’INGANNO DEL LATTE. Dal Biberon all’Osteoporosi, una storia di Amore e Sofferenza..“), è perché…
Dei 3 ingredienti forti dell’etichetta (tutto il resto sono eccipienti e micronutrienti messi lì anche per darti il contentino…), la maggior parte è zucchero.
Diciamo a spanne che i primi 3 ingredienti – in questo caso – corrispondono all’85% del prodotto.
Consideriamo che il cacao magro è segnalato come 19,5%.
Ergo, il 60% del prodotto è zucchero + destrosio! 😯
Anche se fosse solo il 50%… (voglio essere buona!), è un’etichetta che verrebbe subito bocciata dagli Allievi nel nostro Corso.
Infatti tra i trucchi no stress per distinguere tra “sostanza” e “apparenza”, che riveliamo per identificare al volo se un prodotto è acquistabile o no, c’è anche… (mica ti posso dire tutto, trovi qui il corso! 😉 )
Con l’aggravante che questo è un prodotto:
1) che si rivolge ai bambini…
che invece dovrebbero ricevere alimenti nutrienti per alzare le loro difese immunitarie e non ricchi di zuccheri per cariarsi i denti, diventare intrattabili e rischiare di diventare obesi da adulti…
2) che si mangia tutti i giorni…
Non parliamo dello sporadico sgarro, che una tantum non crea problemi (mica vogliamo diventare ortoressici! 🙂 ), ma questo è un prodotto che si usa per colazione e/o merenda.
Ed è quello che si usa tutti i giorni (e che si sceglie di “VOTARE” comprando tutti i giorni) che fa la differenza.
Quindi quando tu metti in casa questo prodotto stai facendo una standing ovation alla azienda produttrice.
Basta saperlo! 😕
Ma bando alle ciance pseudo-noglobal, ecco la notizia che sta girando!
La multinazionale dell’alimentazione Nestlè, direttamente dalla filiale americana, ha dichiarato non sicuro uno dei suoi prodotti, le tre confezioni di cacao solubile Nesquik,da 255 grammi, 618 grammi e un chilo e 100 grammi in commercio da circa un mese, a causa di rischio salmonella.
Secondo quanto riferiscono le fonti di stampa nonostante non si sia verificato nessun caso di infezione da salmonella, associato al Nesquik, la Nestlè ha deciso di ritirare il prodotto cacao solubile Nesquik, commercializzato nelle tre differenti confezioni, a seguito della decisione della Omaya Inc, azienda che fornisce l’ ingrediente di cacao solubile Nesquik, il carbonato di calcio, utilizzato per la preparazione del Nesquik , che sarebbe a rischio contaminazione da salmonella.
I codici di produzione (che si trova sul fondo del contenitore, a fianco della data di scadenza) e le confezioni interessati dall’anomalia sono: 40,7 once (72 persone) con UPC 0 28000 68230 9 e codici di produzione 2282574810, 2282574820.21,8 once (38 persone) con UPC 0 28000 68090 9 e codici di produzione 2278574810, 2278574820, 2279574810, 2279574820, 2284574820, 2284574830, 2285574810, 2285574820, 2287574820, 2289574810, 2289574820. 10,9 once (19 persone) con UPC 0 28000 67990 3 e codice di produzione 2278574810.
I consumatori che dovessero trovare queste diciture, sono pregati di non consumare il prodotto e restituirlo alla cassa per un rimborso completo, oppure di contattare il Servizio Constumatori al numero (800) 628-7679. I sintomi più comuni della Salmonella sono diarrea, crampi addominali e febbre, che si manifestano entro 72 ore dopo aver ingerito cibo contaminato. La malattia dura solitamente 4-7 giorni, e la maggior parte delle persone guarisce senza alcun trattamento specifico. Tuttavia, la salmonellosi può essere grave per bambini, donne incinte, anziani e persone immunodepresse. Gli individui che manifestano questi sintomi (e hanno recentemente consumato Nesquik) dovrebbe contattare immediatamente il proprio medico.
Gli additivi sono per legge come: “Qualsiasi sostanza normalmente non consumata come alimento in quanto tale e non utilizzata come ingrediente tipico degli alimenti, indipendentemente dal fatto di avere un valore nutritivo, che aggiunta intenzionalmente ai prodotti alimentari per un fine tecnologico nelle fasi di produzione, trasformazione, preparazione, trattamento, imballaggio, trasporto o immagazzinamento degli alimenti, si possa ragionevolmente presumere che diventi, essa stessa o i suoi derivati, un componente di tali alimenti, direttamente o indirettamente” (Direttiva del Consiglio 89/107/CEE).
Per fortuna che sin da piccola l’ho visto rarissime volte a casa mia….! sia per me che per mio fratello mia mamma ha cercato di fare sempre le scelte migliori possibili, evitando questi prodotti e merendine in genere, anzi avevamo la fortuna di avere le marmellate e i ciambelloni di ” casa”! Nonna faceva anche i succhi 🙂
🙂