Ma ci sarà pure un motivo per cui il petrolio è racchiuso in posti difficili da raggiungere?
Perché tirarlo fuori dalle profondità della terra, dal fondo degli oceani, da lande bituminose, inquinando e devastando l’ambiente intorno, quando sono anni che conosciamo altre fonti di energia alternativa, perpetua, che vengono immancabilmente osteggiate? 🙁
E dato che qui nel Blog di Autodifesa Alimentare parliamo di alimentazione e nutrizione, perché inquinare acqua, aria terra e tutta la nostra catena alimentare con elementi inadatti alla vita animale e vegetale che, non per niente, si trovano ben nascosti sotto terra?
Questo è autolesionismo, stupidità e delinquenza.
Anzi è Ecocidio.
L’Ecocidio è un crimine contro l’ambiente, e contro l’umanità tutta.
Se tu distruggi l’ambiente, distruggi risorse, e impedisci a qualcuno di sopravvivere.
Stai agendo contro la PACE e stai preparando il terreno a GUERRE di dominio dei pochi spazi vivi ancora disponibili.
Come diceva Bateson…
“Stiamo imparando sulla nostra pelle che l’organismo che distrugge il proprio ambiente distrugge sé stesso.”
(Gregory Bateson, 1904-1980)
Come probabilmente già saprai, l’aria e l’acqua sono i due maggiori veicoli per una rapida diffusione dell’inquinamento.
Così il mare, che già viene inquinato dagli scarichi diretti che dal terreno percolano nei fiumi, nei laghi, e di conseguenza nel mare (motivo in più per cui nel nostro EcoVillaggio abbiamo costruito bagni a secco!), nonché dai liquami di rifiuti civili, industriali e agricoli, allevamenti inclusi (motivo in più per limitare le spese inutili e preferire alimenti vegetali e biologici)…
Viene anche tartassato da scarichi di oli combustibili provenienti da raffinerie o petroliere (senza contare le innumerevoli immancabili perdite e gli incidenti alle superpetroliere con disastrose maree nere di idrocarburi).
E come ci sono rimasta quando ho scoperto che il Governo Spagnolo ha dato il permesso per effettuare trivellazioni petrolifere nel Mare delle Canarie… 😯
Firma la petizione Save Canarias
Proteggi l’Arcipelago delle Canarie e di conseguenza tutto il “nostro” mare, il mare nostrum…
Chiedi anche tu che le trivellazioni che si stanno effettuando quasi alle porte del Mediterraneo, per cercare il petrolio a pochi chilometri dalle spiagge dell’isola di Fuerteventura e di Lanzarote, entrambe dichiarate Riserva della Biosfera dalle Nazioni Unite, vengano prontamente interrotte.
Perché il Mar Mediterraneo è già altamente inquinato senza quasi più pesci… e sarebbe un peccato aumentare l’inquinamento qui alle porte di Cadige…
Lo sai che il Mediterraneo, che rappresenta solo 1/100 della superficie marina del pianeta, essendo un mare chiuso, concentra ben il 50% dell’inquinamento petrolifero marino mondiale?
Non ti sembra una cifra spropositata? 😯
E non è che inquinando invece gli Oceani un po’ più lontano, la situazione migliori in qualche modo… Non esiste un mio e un tuo... Il Pianeta Terra è l’unico posto dove ci è dato vivere e il petrolio inquina ovunque e in ogni fase del suo ciclo produttivo: estrazione, trasporto, lavorazione.
Senza contare che la maggior parte delle petroliere lava i serbatoi.. nel mare!!! 🙁
E in tutto questo la flora e la fauna marina?
Gli uccelli se finiscono nel petrolio, è risaputo, non possono più volare. E muoiono. I pochi pesci che sopravvivono alla marea nera finiscono per subire delle trasformazioni genetiche come è accaduto nel Golfo del Messico a causa dei ripetuti versamenti della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon…
Te la ricordi?
Cito da Wikipedia:
Il disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, affiliata alla British Petroleum è stato uno sversamento massiccio di petrolio nelle acque del Golfo del Messico in seguito a un incidente riguardante il Pozzo Macondo, posto a oltre 1.500 m di profondità.
Lo sversamento è iniziato il 20 aprile 2010 ed è terminato 106 giorni più tardi, il 4 agosto 2010, con milioni di barili di petrolio che ancora galleggiano sulle acque di fronte a Louisiana, Mississippi, Alabama e Florida, oltre alla frazione più pesante del petrolio che ha formato ammassi chilometrici sul fondale marino.
È il disastro ambientale più grave della storia americana, avendo superato di oltre dieci volte per entità quello della petroliera Exxon Valdez nel 1989 (Exxon Valdez era il nome di una superpetroliera di proprietà della ExxonMobil. Il 24 marzo 1989 la nave si incagliò in una scogliera dello stretto di Prince William un’insenatura del golfo di Alaska disperdendo in mare 40,9 milioni di litri di petrolio.) Pertanto, spesso ci si riferisce a questo disastro con l’espressione “Marea nera”.
E non voglio che si ripeta, né alle Canarie né da nessuna altra parte. E tu?
Firma la petizione Save Canarias
Basta inquinare i nostri mari…
Basta distruggere quella poca fauna marina che è rimasta…
Basta contaminare i pochi angoli di paradiso che ancora esistono su questo Pianeta.
Mi si stringe il cuore quando trovo sassi ricoperti di catrame su queste belle spiagge (ne ho parlato nel Blog di I FEEL GOOD, nell’articolo: “Nudismo, immondizia e libertà…” che puoi leggere qui.)
C’è così tanto da fare…
Non è certo solo il petrolio il problema, ma da qualche parte si deve pure iniziare.
Come insegniamo nel Corso di Autodifesa Alimentare, possiamo fare la differenza, a partire da quello che decidiamo di acquistare ogni giorno, a partire dal cibo che mettiamo nel piatto, perché ogni acquisto equivale a VOTARE.
Grazie per quanto farai!
🙂
Viviana Taccione
Wellness Angel Coach & Trainer di Autodifesa Alimentare