Cari Viviana e Leonardo, approfitto di questa seconda tappa per ringraziarvi dell’ospitalità e dell’opportunità che mi date di metabolizzare, è il caso di sottolineare, gli argomenti del corso e la possibilità anche di fare una nuova esperienza come autore (he he 😉 ).
Volevo riepilogare quello che è il percorso che fa il cibo attraverso il grande tubo per recarci i nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno così come esposto con le slides, ma mi sa che devo proprio prendere appunti durante la lezione. Per non riportare qualcosa che si può trovare in un buon dizionario di scienze, ma presumo tranquillamente anche online, tralascio la descrizione strettamente scientifica del processo di digestione e attendo le schede di fine corso per il ripasso.
Quello che mi ha lasciato un po’ “perplesso”, non è stato tanto il percorso, ottimamente spiegato, ma i tempi di … evacuazione.
Già solo l’accenno nella prima lezione di 2 volte al giorno mi aveva creato un bell’interrogativo, poi adesso avete detto addirittura anche 3 volte in un giorno. Come si fa? 😕
Non è eccessivo l’impegno di mettersi a “contare le mattonelle” tutte queste volte ???
Ricordo che quando mio figlio era piccolo e bisognava cambiargli il pannolino diverse volte al giorno, mi chiedevo come facesse il corpo di un neonato ad assimilare i nutrienti necessari e a liberarsi dei residui dell’alimentazione tante volte in un giorno.
Mia moglie lo chiese anche alla pediatra e la risposta fu che era una cosa normale.
Devo dire che la mia perplessità è rimasta, perché ero convinto che il cibo per fare un “giro completo nella giostra” impiegasse circa 48/72 ore (invece questo è il tempo necessario all’espulsione degli scarti della carne, a quanto pare).
Naturalmente la perplessità riguarda la quantità e la qualità del cibo di cui bisogna nutrirsi e delle relative modalità di preparazione/assunzione.
Nel senso di come fare una buona energetica e sana colazione, dicono fondamentale per affrontare la giornata, quindi con gli spuntini, il pranzo e la cena, … soprattutto se non sei tu (io) a prepararli.
In quanto al compito, mia moglie, dovendo comprare delle uova, ha controllato diversi punti vendita (quelli delle vicinanze) prima di arrendersi 🙁 … insomma, almeno si comincia ad agire con una diversa conoscenza.
Bene, resto in attesa di apprendere buone nuove. 🙂
Caro Michele, grazie per le tue domande!
“E’ possibile andare a contare le piastrelle 3 volte al giorno?” Sì, certamente! Un organismo che funziona bene evacua regolarmente e non si tiene tossine inutili in giro nel corpo…
“Non è eccessivo l’impegno di mettersi a contare le piastrelle tutte queste volte?” Questo dipende solo ed esclusivamente dalle tue priorità…
Personalmente trovo anche abbastanza noioso andare al cancello a portare fuori l’immondizia differenziata tutti i giorni… però mi darebbe più fastidio tenermela in casa. O no? 😉
Per le uova, dopo quello che abbiamo scoperto sulle uova 3 non mangiamo più uova se non le troviamo biologiche. E ti parlo del 2007… Non era facile trovarle al di fuori dei negozi bio.
Oggi che addirittura gli allevamenti stile “3” non sono più permessi (se ne devi aprire uno nuovo per legge non puoi), mi pare impossibile che non si trovino uova non allevate in gabbia…
Noi ultimamente le prendiamo all’azienda agricola (questo ci permette anche di bere il tuorlo con limone e sale), però prima le trovavamo in molti discount (ad es.Todis) e in molti supermercati (la Coop, il Carrefour, la SMA…), ovviamente anche nei negozi BIO e nei supermercati BIO come Natura Sì…
Dai che sono sicuro che ce la potete fare! 🙂
PS. Spero non serva dover vedere qualche filmato shock per consapevolizzare questa informazione… Ma non sempre in famiglia ci seguono, lo so bene!!! Vedi tu, a mali estremi….
Io ho allertato mio marito sulle uova e proprio ieri è tornato a casa tutto felice perchè aveva trovato le uova con il codice O.. sto chiaramente sensibilizzando ache lui. Un saluto, Stefania Esposito