Siamo in piena epidemia!
I dati riguardo all’obesità infantile sono davvero allarmanti, sotto trovi l’articolo integrale, e dulcis in fundo la “dieta” proposta dal Nutrizionista commentata da noi pezzo a pezzo…
Ma se “loro” chiudono un articolo del genere con questo tipo di consigli, che speranze hanno i bimbi italiani?
Ecco la dieta perfetta per un bambino di 10 anni:
A colazione il latte e fette biscottate con marmellata. (Peccato non citare anche il burro!!!) 😕 Latte di vacca, ovviamente, ormoni, pus e antibiotico resistenza inclusa… nessun accenno al limite al latte parzialmente scremato, o quello vegetale…, nè alle fette biscottate integrali – magari non di grano visto che 3 bambini su 4 in Italia sono gruppo sanguigno zero – ma vabbè è un dettaglio.
Ovviamente la marmellata non è necessario che sia biologica nè che sia senza zucchero aggiunto… va benissimo una delle grandi marche che la frutta vera maturata sulla pianta l’hanno vista solo in cartolina e certo non di prima scelta… così i picchi glicemici se ne vanno all’impazzata ed il bambino alla 10 ha già fame…
Ma che problema c’è?
Gli diamo una bella merenda con yogurth alla frutta e cracker, sempre di grano, sempre non integrali così gli cementifichiamo il grande tubo e cominciamo a costruire la sua costipazione rendendolo ben ben stitico… almeno le tossine del latte e gli zuccheri faranno al meglio il loro sporco lavoro!!!
A pranzo, alla faccia della dissociata sia pasta (il messaggio è chiaro: pasta… no cereali, primo piatto… PASTA!!! ovviamente di grano bianco, no problem) + proteine. Qualsiasi tipo di proteine, no “meglio pesce azzurro“, no “meglio limitare carne rossa“… quello che capita.
Nessun problema se la bistecchina che mangia il bimbetto italiano – con tanto di cadaverina e putrescina – toglie cibo a oltre 15 amichetti del terzo mondo…
“Ecologia della… che?” Vabbè lasciamo stare… 🙁
Il massimo sono le “verdure cucinate in modo intrigante” (quindi presumo non crude nè al vapore, troppo triste, facciamogliele fritte o a forma di dinosauro!!!) – e a fine pranzo, che fa benissimo, “frutta di stagione” anche già tagliata, così le vitamine che già erano poche, se ne vanno del tutto… tanto gli zuccheri non evaporano!!!
Che problema c’è? 😯
Nel pomeriggio altre fette biscottate (FETTE plurale, ma non aveva 10 anni? Vabbè ma è obeso, peserà 70 chili a questo punto, è giusto che sia nutrito adeguatamente alla stazza) con altra marmellata o il miele.
Come abbiamo visto al corso on line di Autodifesa Alimentare, il miele è un “superintegratore”, apporta moltissima energia, ed è consigliabile al mattino, non a fine giornata. (E se il bambino con questa ennesima dose di zuccheri ad altissimo indice glicemico ti sclera, dà di matto, è ipercinetico e poi “non si applica” che problema c’è? C’è sempre un bel Ritalin…) 😯
Ma andiamo alla cena.
La cena “vegetariana” va decisamente meglio, minestre, passati, siamo d’accordo, tranne che avremmo preferito un piccolo suggerimento a favore di alimenti biologici, cereali integrali in chicchi e magari anche un lieve accenno al fatto che le patate, al pari della pizza, non sono cibo da tutti i giorni perchè alzano la glicemia…
Ma – e qui arriva la mazzata – cosa c’è di meglio dopo cena, prima di andare a a letto, proprio per conciliare il sono, di un fantastico dolce di frutta o di frutta secca?
Non preoccupiamoci del diabete infantile, malattia prima pressoché sconosciuta, ma che oggi un bambino su 3 di quelli nati dopo il 2000 rischia di contrarre…
Ma non siamo catastrofici…
E la merendine, ad esempio?
Non demonizziamole, se ad una “dieta” del genere ci mettiamo un paio (plurale, merendinE) di merendine… perchè no? In fondo è un bambino. Se non le mangiano loro, chi le deve mangiare???
Io, nonostante il tennis, con una dieta del genere prenderei certamente 10 chili in 3 mesi. E peso 60 kg per 1.70…
Ma cresciuta all’ombra della medicina alternativa, non mi permetterei mai di contraddire la medicina ufficiale dei luminari italiani… sebbene non sia disposta, come l’esimio regista di SUPERSIZE ME, a fare la prova sul mio benessere e sulla mia taglia 42.
Comunque, se lo dice IL Nutrizionista, allora, va bene! Chi vuole, provi pure.
Ecco comunque qui di seguito l’articolo integrale.
Che si becca di diritto il nostro primo PREMIO DELLA CRITICA Autodifesa Alimentare…
almeno fintanto che non faremo anche noi una sorta di TAPIRO D’ORO di Autodifesa Alimentare…
Che dici? Al posto del TAPIRO che animale o oggetto simbolico potremmo usare come espressione della nostra riconoscenza…
D’altronde se esiste Autodifesa Alimentare è anche grazie a questo modello di cultura del benessere…
Un’idea ce l’avrei….. dimmi la tua! 👿
=======================================
Presentata a Roma la ricerca condotta nelle scuole dal ministero del Lavoro
Oltre un terzo dei bambini della terza primaria è sovrappeso o obeso
Merendine, tv e poco sport
troppo grassi i bimbi italiani
Maglia nera alla Campania dove uno su due ha problemi. Meglio di tutti la Valle d’Aosta
Gli esperti: “Rivedere quantità e qualità dell’alimentazione e diminuire la sedentarietà”
ROMA – In Italia più di un milione di bambini tra gli 8 e i 9 anni è sovrappeso o obeso, oltre uno su tre. Troppe ore passate davanti alla tv, poco tempo dedicato alle attività fisiche e soprattutto abitudini alimentari squilibrate stanno provocando un fenomeno ormai considerato un’emergenza, soprattutto per i danni che ciò potrebbe provocare in futuro alla salute dei ragazzi. Grandi differenze tra Sud e Nord: maglia nera alla Campania, meglio di tutti la Valle d’Aosta. È il risultato dell’indagine “Okkio alla salute”, presentata oggi a Roma, condotta nei mesi recenti nelle scuole italiane dal ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali e coordinata dall’Istituto superiore di sanità in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e con l’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione.
Per la prima volta sono stati adottati strumenti e parametri uniformi (quelli stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità) per fornire un quadro omogeneo del fenomeno in Italia. Lo studio, cui hanno partecipato 18 regioni (tutte tranne Lombardia e Trentino), è stato condotto da 1.028 operatori del servizio sanitario nazionale, che hanno misurato peso e altezza di quasi 46 mila bambini della terza classe primaria (la ex terza elementare) di 2.610 scuole. Circa 46.500 I genitori intervistati, 1.500 gli insegnanti coinvolti.
L’indagine ha evidenziato come il 35,9% dei bambini analizzati sia sovrappeso o obeso (rispettivamente 23,6% e 12,3%), con grandi differenze da regione a regione e tra Sud e Nord Italia: la maglia nera va alla Campania, dove un piccolo studente su 2 (il 49%, quasi 200 mila bambini) presenta disturbi fisici legati a un’errata alimentazione. Seguono Molise, Calabria e Sicilia (42%), Basilicata e Puglia (39%).
D’altra parte, agli ultimi posti e quindi con una corretta proporzione peso-altezza, si classificano la Valle d’Aosta (23%), il Friuli-Venezia Giulia (25%), la Sardegna (26%) e il Piemonte (27%).
L’indagine punta il dito sulle cattive abitudini alimentari, da imputare anche alla negligenza dei genitori: dalle interviste è emerso infatti che l’11% dei bambini non fa colazione la mattina, il 28% la fa in maniera non adeguata, l’82% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante (con snack ipercalorici e pieni di conservanti), il 23% non consuma quotidianamente frutta e verdura.
Se si aggiungono la scarsa attività fisica (solo 1 bambino su 10 svolge sport in modo adeguato per la propria età), comportamenti sedentari (1 ragazzino su 4 guarda la tv per 4 ore o più al giorno e 1 su 2 ha la televisione in camera), la sottovalutazione del problema da parte dei genitori e le responsabilità delle scuole (solo il 12% prevede la distribuzione di alimenti sani), il fenomeno acquisisce facilmente le dimensioni denunciate dalla ricerca.
“Oggi parlare di bambini sovrappeso o obesi vuol dire affrontare il quadro generale della salute della popolazione italiana del futuro: l’obiettivo già raggiunto è aver dato coscienza di un problema, perchè in italia l’obesità non è ancora percepita come malattia ed è invece una patologia che ci impone un cambiamento del modo di vivere”, ha commentato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, annunciando future iniziative con i pediatri di famiglia e nelle scuole per diffondere la cultura di una corretta alimentazione tra i più giovani.
Per i professori Carlo Cannella e Giorgio Calabrese, due dei più famosi nutrizionisti italiani, il fenomeno non è un’emergenza, ma certo un problema da non sottovalutare. Secondo Cannella “bisogna rivedere quantità e qualità dell’alimentazione e diminuire la sedentarietà fisica, riconsiderando anche le nostre abitudini mediterranee: frutta, ortaggi, cereali e legumi, poca carne, pesce, olio extravergine. Si dimostra affetto ai figli quando non gli si dà cibo e si va a fare una passeggiata e – conclude – è meglio un libro della playstation”.
Calabrese, quindi, propone la dieta giusta giornaliera per un bambino di circa 10 anni: “A colazione non deve mai mancare il latte, accompagnato da fette biscottate e marmellata, frutta fresca anche spremuta. A metà mattinata va bene uno yogurt alla frutta o un cracker, a pranzo una giusta quota di pasta e proteine (alternando formaggio e uova, pesce e carne) con verdure cucinate in modo intrigante e frutta di stagione anche già tagliata. Nel pomeriggio fette biscottate con marmellata o miele“.
“A cena – dice ancora il nutrizionista – specie d’inverno, legumi, minestre, passate, riso o patate. Si può mangiare anche la pizza, magari una volta a settimana. Come dolce una torta alla frutta di stagione o con frutta secca. Le merendine – conclude Calabrese – non sono essenziali, ma non le demonizzo”.
Fonte: La Repubblica.it – 7 ottobre 2008
Ciao caraVivi, molto interessante questo tema, mi piacerebbe tento fargliolo arrivare a mia figlia e anche a una mia amica che ha una bambina di sette o quasi otto anni, e sembra di dodici o più, peccato che , nè mia figlia nè la mia amica , vogliono capire l’importanza dell’alimentazione.
Magari tu mi potresti dare qualche consiglio di come arrivare a loro.
complementi per quinta edizione del corso, che come solito è stato un sucesso.
Ciao Liliana,
credo sia difficile far arrivare un discorso del genere a dei bambini, è difficile che arrivi a CERTI adulti (che generalmente sono quelli poi che hanno anche problemi di mal di testa, insonnia x non dire di peggio).
Io ho smesso di tenere in casa determinati alimenti, e sto lentamente inserendo cibi di qualità. Come ci hanno insegnato al corso tutto si deve fare gradualmente. Certo che se hai sia la frutta che le merendine in casa è ovvio che i figli vanno nella direzione merendine. Se hanno diversi tipi di frutta la cosa cambia. In commercio ci sono dei GUSTOSI budini alla vaniglia e al cioccolato… ma di soia ad esempio.
Per me è più semplice perchè ho i bambini piccoli, ma ultimamente quando la mia bimba mi chiede il pollo le dico: noi non mangiamo il pollo, poverino! Sono così simpatici i polli… noi non facciamo queste cose!! eheheh e lei mi guarda tutta seria annuendo!
Cara Viviana, è veramente difficile far capire queste cose alle mamme della mia scuola materna, abbiamo vietato le merendine, arrivano a dargliele in macchina per premio prima di entrare a scuola o all’uscita, e csa dire delle diete asl ?
Se ti inviassi la nostra ti renderesti conto
che pasta bianca, fette biscottate ecc. sono
considerate ottimi alimenti sopratutto quelle delle “grandi Marche” sono invece attenti nell’olio e niente fritti… ma è veramente dura, posso cambiare poco, potrei iniziare ad appendere alla bacheca qualche informazione e restare in attesa…
Ciao, Ciao, Paola
lo so, è allucinante! in casa tengo tanta frutta, yogurt e budini di soia, frutta secca, qualche merendina biologica senza lievito, latte, uova, zucchero e preparate solo con farine integrali. questo mi garantisce che il bimbo mangi bene almeno quando è a casa, ma a scuola le mamme portan pizzette e dolci a merenda!poi ci son le mamme che portano i bimbi al fast food e non posso tagliare il mio fuori dal mondo…quindi il miglior compromesso è cercare di curare il più possibile l’alimentazione senza cadere nei fanatismi e negli allarmismi. per quanto mi è possibile cerco di sensibilizzare mamme e maestre sul problema alimentare, sto parlando del corso di autodifesa, preparo merende a base di frutta quando gli amichetti vengono a casa. un po’ alla volta, con i buoni esempi, si possono fare grandi passi, più che con una rivoluzione che probabilmente creerebbe un clima di tensione e rifiuto
oggi esiste la possibilità nelle Marche di avere consegnata a domicilio frutta e verdura fresche dalle aziende agricole vedi sito web ortovagando.it
Lo so è terribile!!!
Ma un genitore che prova a dare una corretta alimentazione a suo figlio alla fine è bombardato da notizie false che ti portano sulla strada sbagliata, io ero preoccupata perchè mia filgia odia il latte non lo beve praticamente mai ma da un mese a questa parta ne sono felicissima invece!!!
Poi ci sono tutte queste feste di compleanno organizzate in quei fantastici fastfood tutto chiasso e puzza, come dice Elisa cosa facciamo li isoliamo dal resto del mondo?
E’ difficilissimo ma mai mollare!!!
Piano piano a partire dalla tavola di casa nostra poi portare queste idee positive anche fuori dalle nostre 4 mura domestiche…