Desidero riportare i risultati di una ricerca partita dalla lettura della 2 lezione del Corso di Nutrizione Autodifesa Alimentare – The Final ed in particolare sull’argomento ACQUA.
Avendomi molto colpita il post in ‘Bevande ed Acqua’, Ancora usi le bottiglie di plastica? Fanno anche male al cuore! avevo commentato che, facendo uso di acqua filtrata ma utilizzando come contenitori bottiglie in PET, avevo deciso di utilizzare bottiglie verdi.
Poi mi è sorta spontanea una domanda.. ma vanno meglio le bottiglie verdi o quelle trasparenti?
Da qui è partita la mia ricerca su quali contenitori siano più adatti per l’acqua, se il vetro o il PET, e anche di quale colore.
Un po’ stuzzicata da Viviana, ho deciso di indagare.
Quello che ho scoperto ve lo riporto in forma riassunta ed è tratto da una ricerca in 36 pagine reperibile in lingua inglese al seguente indirizzo web:
http://www.statistik.tuwien.ac.at dal titolo
Bottled drinking water: water contamination from bottle materials (glass, hard PET, soft PET), the influence of colour and acidification.
(Acqua da bere in bottiglia: contaminazione dell’acqua da materiali per bottiglie -vetro, PET rigido, PET morbido), l’influenza del colore e dell’acidificazione.
Nel documento non compare la data della ricerca, ma da una nota in bibliografia si legge: EU Directive 2000/60/EC of the European Parliament and of the Council of 23 October 2000 establishing a framework for Community action in the field of water policy – see: http://ec.europa.eu/environment/water/water-framework/index_en.html (last accessed on Apr. 12, 2010). Il che fa pensare che sia stata svolta nell’anno 2010.
Premessa
La ricerca ha preso le mosse da una direttiva europea (EU directive 2000/60/EC) che richiedeva di documentare la qualità delle acque sotterranee in Europa. Essendo però impossibile condurre questo tipo di analisi su singoli pozzi o sorgenti, la EuroGeoSurvey, che ha condotto la ricerca, ha avuto l’idea di prendere i campioni… dai supermercati.
Infatti esistono circa 2000 pozzi registrati per la produzione di acqua in bottiglia in Europa. Scopo della ricerca: individuare alcuni dei principali processi che determinano la qualità dell’acqua su vasta scala.
L’acqua in bottiglia sta sempre più sostituendo l’acqua del rubinetto. E’ venduta in economiche bottiglie di vetro o PET ed è conservata in condizioni spesso imprevedibili per parecchi mesi prima di essere consumata.
Siccome l’acqua è un potente solvente, la contaminazione dei campioni d’acqua da parte dei loro contenitori appare inevitabile.
Utilizzando la rete di colleghi da EuroGeoSurveys, 1785 bottiglie d’acqua vendute in tutta Europa sono state raccolte presso l’Istituto Federale per le Geoscienze e Risorse Naturali (BGR) di Berlino.
Quando possibile, la stessa acqua è stata acquistata nella varietà naturale e gassata, in diversi tipi di bottiglie (vetro, PET rigido, PET morbido) dai diversi colori (trasparente, verde chiaro, verde scuro, azzurro, blu scuro come colori principali, ma anche un certo numero di bottiglie color marrone, rosso, rosa (tutte comprese sotto la dicitura “marrone”).
Studio
Lo studio è stato condotto lungo tre direzioni specifiche:
1) Confronto diretto fra la stessa acqua contenuta in bottiglie di vetro e PET
La ricerca confronta la concentrazione di 57 elementi chimici (Ag, Al, As, B, Ba, Be, Bi, Ca, Cd, Ce, Co, Cr, Cs, Cu, Dy, Er, Eu, Fe, Ga, Gd, Ge, Hf, Ho, I, K, La, Li, Lu, Mg, Mn, Mo, Na, Nb, Nd, Ni, Pb, Pr, Rb, Sb, Se, Sm, Sn, Sr, Ta, Tb, Te, Th, Ti, Tl, Tm, U, V, W, Y, Yb, Zn and Zr) in 294 coppie di campioni di stessa acqua imbottigliata (in prevalenza acqua minerale) sia in bottiglie di vetro che in PET.
L’acqua nelle bottiglie di PET presentava una concentrazione significativamente più alta di Sb (antimonio) (21x) rispetto a quella in bottiglia.
Le bottiglie in vetro, invece, rilasciavano una lista molto più lunga di elementi all’acqua, ed in particolare: Ce-cerio (19x), Pb-piombo (14x), e Al-alluminio (7x).
Molti altri elementi non venivano influenzati dal materiale delle bottiglie.
2) Influenza del colore – confronto diretto fra stessa acqua venduta in bottiglie di vetro trasparente e verde.
Le acque minerali europee vengono vendute in bottiglie di 5 diversi colori (sfumature) con prevalenza dei colori trasparente e verde. Sebbene per la maggioranza degli elementi non vi fossero differenze visibili fra i valori riscontrati in bottiglie trasparenti rispetto a quelle verdi, queste ultime presentavano un aumento di Cr (cromo) di 7x più alto che nelle bottiglie trasparenti (che invece presentavano una concentrazione maggiore di Tungsteno). Inoltre l’acqua delle bottiglie verdi presentava concentrazioni significativamente più alte di Cr, Th, La, Zr, Nd, Ce, Pr, Nb, Ti, Fe, Co e Er.
3) Sostanze rilasciate dalle bottiglie
126 bottiglie di 3 diversi materiali (vetro, PEt rigido e Pet morbido) in 5 principali colori (trasparente, verde chiaro e scuro, blu chiaro e scuro e anche marrone) sono state scelte per il test del rilascio.
Il test evidenziava come tutte le bottiglie di vetro rilascino Pb (piombo) nell’acqua indipendentemente dal colore. Le concentrazioni aumentavano con il tempo. Per le bottiglie in PET sia rigide che morbide non si registrano concentrazioni significative di Pb.
L’Sb (antimonio) è rilasciato da tutti i materiali, indipendentemente dal pH ed è più pronunciato nelle bottiglie in Pet morbido (con valori superiori al 75% rispetto all’acqua in bottiglia, ed in costante crescita). Per le Pet rigide, è stato rilevato solo in quelle blu, ma ne sono state testate solo un numero limitato. Le bottiglie in vetro registravano valori molto più bassi alla fine dei 150 giorni ma le bottiglie verdi registravano valori superiori. Mancava però un trend simile per tutte le bottiglie.
Per quanto riguarda il rilascio di Alluminio, questo era più presente nell’acqua con pH 3.5 ma bisogna notare che i coperchi di molte bottiglie sono in alluminio e che aprire e chiudere le bottiglie molte volte potrebbe far sì che la polvere di Al dei tappi si dissolva nell’acqua.
Si è osservato come l’acidificazione influenzi notevolmente il rilascio delle sostanze dai contenitori, soprattutto per quanto riguarda la concentrazione di Pb (piombo).
Alcune bottiglie sono state riempite di acqua con pH 6.5 e le restanti acidificate a pH 3.5. La concentrazione dei 57 elementi analizzati è stata analizzata dopo 1,2,3,4,5,15,30,56,80 e 150 giorni. I risultati confermano le osservazioni dal confronto diretto della stessa acqua venduta in diversi tipi di bottiglie dai diversi colori. Per la maggior parte degli elementi il rilascio aumenta con acqua a pH 3.5 e le bottiglie di colore scuro rilasciano più di quelle chiare, indipendentemente dal tipo di materiale. I valori tendono ad aumentare alla fine dei 150 giorni.
PER CONCLUDERE
Con un pH di 6.5 i seguenti elementi possono passare dal contenitore all’acqua:
Al (alluminio): vetro verde scuro
Cu (rame): vetro blu
Sb (antimonio): Pet morbido e Pet rigido blu scuro
Sn (stagno): tutte le bottiglie in vetro
Tl (tallio): tutte le bottiglie in vetro specialmente le trasparenti
W (tungsteno): bottiglie in vetro
Con un pH di 3.5 più elementi passano dai contenitori all’acqua. Il vetro rilascia la maggior parte degli elementi, il PET rigido è quello che rilascia di meno. Il PET morbido rilascia in modo diverso a seconda dei colori. Rilasciano di più le bottiglie marroni e poi quelle verde-scuro.
In termini di consumo di acqua in bottiglia, nessuno dei valori riportati fornisce motivo di preoccupazione in quanto sono tutti valori molto al di sotto del massimo di concentrazione accettabile di questi elementi nell’acqua potabile (EU Directive 1998/83/EC Drinking Water) o dell’acqua minerale. (EU Directive 2003/40/EC Mineral Water).
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Questo è sinteticamente quanto riportato dalla ricerca e mi sembra tutto sommato tranquillizzante per quanto riquarda i risultati. E’ risaputo che la Commissione Europea e’ considerata molto conservatrice e più restrittiva di altri organi di controllo quando si tratta di problematiche relative alla salute per cui i risultati delle ricerche sono spesso citati come affidabili e considerati a parametro esatto.
Se quindi, secondo le circostanze prese in esame nella ricerca, si può stare tranquilli (o abbastanza tranquilli sui tipi di contenitori) altre considerazioni sorgono spontanee
1) le date sui tappi riportano scadenze molto lunghe rispetto a quelle della ricerca menzionata sopra (fino ad un anno come ho potuto constatare personalmente per alcune marche di acqua in PET, poi bisognerebbe indagare su più vasta scala)
2) le condizioni di trasporto e stoccaggio in merito ad ambienti e a temperature restano una forte incognita
3) non ho trovato scritto (ma non ho fatto ricerca approfondita su questo) se le bottiglie in PET usate per l’acqua in Italia siano considerate morbide e quindi debbano essere utilizzate solo una volta in quanto potrebbero essere soggette a formazione di batteri (in Spagna ho comprato acqua in bottiglie PET rigide di colore blu…) .
4) Se anche consumare acqua in PET non comporta grossi rischi (ma nuovamente, la ricerca non ha preso in considerazione le variante riportate in 2), resta poi tutto il discorso del riciclaggio.
Così, nel tentativo di dare risposta a una domanda, si sono aperti altri interessanti quesiti …
Claudia Baruzzi
www.benessere-361.com
Grazie Claudia per il tuo approfondimento!
Hai ragione, ci sono cose che anche a me lasciano molto perplessa di questo studio anche perché non ci sono le quantità… 😕
Come il piombo (se parliamo di tracce infinitesimali è un conto, possono esserci nel silicio o anche direttamente nell’acqua… ma il piombo nel vetro non dovrebbe esserci, c’è – che io sappia – nel cristallo)…
Ma lo studio era finalizzato a capire se le acque in PET fossero salutari rispetto al vetro? Mi sembra un po’ strano… sai che la finalità dello studio orienta poi tutta la ricerca.
Cmq con calma gli diamo un’occhiata! 🙂
Intanto se usiamo il vetro solo come contenitore per l’acqua, che esce dal depuratore a osmosi e che sta nella bottiglia per le poche ore necessarie a berla… continuo a pensare che sia la soluzione migliore rispetto a riutilizzare una bottiglia in PET (credo che quelle in Italia siano per lo più morbide) che comunque anche a scalfirla con un coltello rilascia particelle sospette…
Che ne pensi? 🙂
Un caro saluto e complimenti per il tuo impegno!
V. 😀
Si, penso che la scelta del depuratore e della bottiglia di vetro siano la cosa migliore, dal momento che l’acqua viene consumata subito. Praticamente con 1 depuratore, abbiamo acqua per 4 famiglie (la mia, quella di mia figlia, di mia sorella e di mia madre) e in questo modo il costo iniziale e la manutenzione incidono pochissimo.
Buon’acqua a tutti!
Ciao,secondo voi, non avendo un depuratore, è meglio acquistare acqua in vetro o plastica? Riguardo al tipo di contaminazione
Grazie
Ciao Davide, il vetro.
Ma con 6 mesi di bottiglie di vetro ti paghi il depuratore che consigliamo qui: http://www.ifeelgood.it/acqua e con l’acqua del depuratore ci puoi anche cucinare, preparare thè, tisane, pasta, minestre…
ciao Viviana! Il link non mi funziona, quando puoi controlli al volo? Sono interessata ad avere news sul depuratore, so che avete anche una piccola agevolazione.
Ciao Stefania, prova ora http://www.ifeelgood.it/acqua ^_^
Comunque ti ho risposto anche nel forum del Weco Club!
ahhhh prima ho guardato e non vedevo nulla, grazie doppio!