Prima i complimenti, siete veramente bravi e avete sempre delle “dritte”che lasciano a bocca aperta… complimenti…
Ma veniamo al titolo, e torno su il mio beneamato burro.
Eh si sta proprio in cima al triangolo, tra gli alimenti più cattivi… sichhh. 🙁
E perchè?? perchè aiuta il formarsi del “famigerato”colestorolo, e per di più del colestorolo cattivo, ma cattivo a chi??? Forse per aumentare l’uso degli olii di semi??, perchè loro sono buoni???
Certo la pubblicità, favorisce l’idea dell’olio leggero e sano, però più assumiamo l’olio di semi e meno burro e olio di oliva più ci vengono malattie cardiovascolari (non c’è famiglia che non abbia qualcuno con problemi di cuore) e allora???
bisogna sapere e non lo dico io ma vari studiosi (per esempio il dottor Perugini Billi, nel suo testo “Mangia grasso e vivi bene” – edizioni Junior) che nel suo libro testualmente afferma: il colestorolo della nostra dieta influenza i livelli di colestorolo del nostro sangue.
Nulla di più falso…
Difatti paradossalmente persone sottoposte ad inutili diete a basso contenuto di colestorolo, vedono aumentare il loro colestorolo e non il contrario. Inoltre aumento di livelli di colestorolo del sangue non è associato ad un aumento del rischio cardiovascolare.
io non sono un medico, né un un chimico, non so se ciò sia vero o meno, mi piace però l’idea che a volte grasso è bello.
Un salutone a tutti e “adelante con juicio” (avanti con giudizio)
Carlo Motta
Sì, conosciamo un po’ il lavoro del Dott. Perugini Billi. Ma come sempre ci sono cose in comune e punti di distacco…
I grassi sono importanti, ma i grassi giusti… e spesso si fa un po’ troppa confusione. Uno dei problemi degli alimenti “grassi” è che le tossine ed i veleni si accumulano proprio lì… ma questo non implica dover preferire alternative artificiosamente “scremate” e “light”.
Se ti ricordi bene la lezione sull’acqua abbiamo visto che ci sono diverse cause per il colesterolo… E non è che tutto il mondo punta il dito solo contro il “povero” burro per questo!
C’è comunque una grande differenza tra il Ghee (burro chiarificato) è il burro tradizionale del supermercato…
Però se proprio vuoi ignorare la teoria dei gruppi sanguigni (e il fatto che alcuni gruppi proprio non tollerano latte e derivati), se proprio vuoi ignorare l’inadattabilità del latte di un altro mammifero alle specifiche esigenze umane a livello nutrizionale e di messaggi ormonali, ricorda almento che – come anche cita il Dottore in questione – “siamo quello che i nostri animali mangiano…”. Quindi io al tuo posto andrei tranquillo con il burro… avendo la mia mucca privata in giardino!
Grazie per i tuoi commenti, a dopo! 🙂
PS: tornando al titolo del tuo post… Dipende dal tipo di classifica… 😉