A conclusione dell’ultimo corso online di Autodifesa Alimentare desidero condividere con tutti voi un’esperienza che sta dando un senso alle mie giornate, aumentando la consapevolezza che se vogliamo che le cose cambino dobbiamo cambiare noi, per vederle in un’altra prospettiva e agire prima su noi stessi.
Da quando mi sono scontrata per la prima volta con quello che si è soliti definire “controinformazione”, ho provato tanta tanta rabbia, senso di colpa (se solo avessi saputo prima…), impotenza di fronte all’incredulità e alle scelte più o meno pilotate della gente, soprattutto di persone amate.
E come Viviana mi aveva anche fatto notare, dai miei post ne traspariva la sofferenza 🙁
Mi chiedevo come sarebbe stato possibile dare un senso a tante esperienze dolorose aiutando altri a trovare un’alternativa, un’opportunità, una migliore qualità di vita, un modo naturale di fare davvero “prevenzione”.
Ora, come tutti abbiamo scoperto grazie ai nostri Coach, il segreto è dare l’esempio, non c’è nulla di più potente e attraente per le persone di vedere altri fare e ottenere un beneficio, per provare il desiderio di ottenere altrettanto.
E io non mi accorgevo che stavo trascurando proprio la parte più importante di tutto il progetto: me stessa.
Pensare di coinvolgere le persone bombardandole di informazioni, link, prove – seppure evidenti – è un’utopia, se non sono loro a scoprirle da sole: la maggior parte sente ciò come un’invasione del proprio spazio e di fronte allo spauracchio del cambiamento istintivamente fugge ma quanto diversamente reagisce se non si sente “pressata”, se magari ascolta una conversazione “in terza persona” (quindi apparentemente non diretta a lei personalmente), se il tutto viene “servito su di un piatto d’argento” come del buon cibo attraente alla vista e al palato…
Siamo già in un’epoca di allarmismi, di insicurezze, possiamo fare la differenza offrendo esattamente il contrario.
La cosa importante che voglio condividere con voi è che nel momento in cui ho deciso di raccogliere le idee, coccolarmi e “perdonarmi” per abbandonare tristezza, ansia e trasmettere invece serenità e fiducia, focalizzarmi sul fare “un passo dopo l’altro”, sulla bellezza della scoperta, sul vestirmi ogni mattina di “luce”… Voilà! Tutto sta andando a posto!
Con amore,
Ania 😀